la "linea"

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  1. _Nicoletta
     
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    La Linea (in)finita di Osvaldo Cavandoli
    Articolo di Davide_Caci 07 marzo 2007

    E' fatto tutt'altro che insolito conoscere i personaggi e non gli autori (anche se è qualcosa di squisitamente made in Italy). Così è stato per Osvaldo Cavandoli, ideatore de la Linea. Nella sua lunghissima e onorata carriera, l'autore è sempre rimasto in disparte dai riflettori. Allo stesso modo, ora, se n'è andato, con lo stesso stile. In silenzio.
    alcuni episodi della linea -in francese-

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    Osvaldo «Cava» Cavandoli e Mr. Linea
    © Osvaldo Cavandoli

    Ma Cava verrà ricordato, per sempre, perchè è una pietra miliare del fumetto e - soprattutto - dell'animazione italiana. E pensare che, almeno inizialmente, era un promettente designer dell'Alfa Romeo...

    Cosa sarebbe successo se, nel 1940, il giovane milanese d'adozione non avesse salutato l'azienda automobilistica? Sicuramente sarebbe stata una grave perdita per l'Italia cartoonistica. Perchè Cava non avrebbe avuto modo di conoscere Nino Pagot (creatore, tra gli altri, del nero pulcino Calimero), del quale divenne presto allievo. Pagot gli insegnò i trucchi del mestiere, mestiere che aveva sempre affascinato Cava, fin da quand'era bambino, appassionato lettore di fumetti.
    La notorietà arrivò nel 1969, con l'esordio di una delle sue idee più geniali, la Linea, nel caleidoscopio di immagini e creatività che prendeva il nome di Carosello.

    image1969. Delle varie agenzie pubblicitarie a cui si era rivolto, Osvaldo Cavandoli ricevette risposta dall'ingegner Emilio Lagostina, entusiasta per quel buffo personaggio - chiamato Mr. Linea - che gli era stato proposto. Un'idea particolare, una linea infinita, di cui il personaggio stesso fa parte!
    Nacque così il primo Carosello della Linea, in cui Giancarlo Bonomi dava voce al personaggio, in un grammelot - ovvero una recitazione onomatopeica - con forte accento lombardo, rivolgendosi al disegnatore. Il tutto, accompagnato dalle musiche di Franco Godi.
    Lo spot, che in origine doveva essere uno solo, ebbe talmente tanto successo che ne vennero prodotti numerosi, con lo stesso protagonista.
    Dal 1972, poi, la Linea divenne anche striscia a fumetti e fonte di merchandising di ogni genere e tipo.


    Con il suo stile essenziale ma mai scarno, l'autore lombardo è stato capace di far sorridere ed entusiasmare più di una generazione. Dopo gli esordi - e il relativo successo - la Linea divenne un personaggio fisso di numerosi cortometraggi, prodotti e diretti dallo stesso Cava, che ebbero molto successo in Italia e, soprattutto, all'estero (al solito, nemo profeta in patria).
    A oggi, la sua sintesi colma di espressività è rimasta inarrivata. Forse perchè inarrivabile.

    Memorabili sono alcuni cortometraggi della Linea, in cui è espresso alla perfezione il pungente, semplice e mai banale umorismo cavandoliano (basti pensare alla sexlinea del 1978). Perchè, come ricorda Carlo Peroni, «Cavandoli è un Umorista con la "U" maiuscola e come tale viene stimato e amato da tutti i suoi colleghi». E non solo.
    Ora che ci ha lasciato, piangono la sua scomparsa tutti i numerosissimi fan, fedeli e saltuari. E oggi, gli ammiratori della Linea hanno una consapevolezza in più: sanno chi era la mente che stava dietro quel buffo personaggio. E lo ricorderanno.

    Davide Caci

    fonte www.komix.it
     
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