La manovra economica

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  1. _Nicoletta
     
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    La manovra economica

    Dove andare a prendere i soldi? Questa domanda è ridicola, perché la risposta la sanno tutti. Si vanno a prendere dove ci sono. E allora iniziamo. Taglio delle spese militari e rientro delle missioni di guerra in Libia e in Afghanistan. Abolizione di tutte le pensioni parlamentari in assenza di un periodo di contribuzione pari a quello di tutti gli altri cittadini. Abolizione immediata dei finanziamenti pubblici ai partiti a partire dal prossimo settembre. Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali con effetto retroattivo al primo gennaio 2011. Contribuzione del 60% dei capitali regolarizzati con lo Scudo Fiscale. Statalizzazione di tutte le concessioni in mano ai privati. Abolizione immediata di tutte le province. Riduzione del 50% del numero dei parlamentari. Abolizione delle doppie e triple pensioni. Tetto massimo per ogni pensione di 4.000 euro al mese. Cancellazione delle Grandi Opere Inutili (Tav Val di Susa 22 miliardi, Ponte Messina 4, Gronda Genova 6, ecc.). Eliminazione delle Authority e degli stipendi dei trombati dalla politica lì collocati. Domani continuo...
    Chi vuole aggiunga i suoi suggerimenti per la manovra....

    Ma qualcuno sano di mente pensa realmente che con 19 milioni di pensionati e 4 milioni di dipendenti pubblici possiamo farcela? Per mantenerli vengono spalati ogni anno nelle caldaie della locomotiva Italia, sempre più lenta, in affanno, con salite ormai proibitive, altri 100 miliardi di debito pubblico, come fossero carbone, che corrispondono almeno a 5 miliardi di interessi annui in più. Pagati dai sempre più rari contribuenti, le aziende chiudono e ci sono 4 milioni di disoccupati. Il tasso sul nostro debito sale e gli interessi non possono che aumentare. Nel 2011, se va bene, pagheremo 100 miliardi di interessi. L'Italia non ha alcuna possibilità di farcela con questa zavorra.
    Il numero di dipendenti pubblici è pari alla popolazione dell'Irlanda e noi stiamo a fare il tricchetracche sulle Province. Vanno chiuse tutte, che altro c'è da discutere? Le pensioni vanno riviste nel loro insieme. Non ha senso che ci siano doppie e triple pensioni, una basta e avanza. Le pensioni in essere vanno erogate con il metodo contributivo, tanto hai dato, tanto prendi (esattamente il contrario delle pensioni dei parlamentari) e comunque le pensioni devono avere un tetto non superabile, 3.000 euro mi sembrano equi e di un minimo per chi non dispone di redditi sufficienti per vivere. I manager che hanno guadagnato milioni di euro nella loro vita non hanno bisogno di una pensione di 10/20.000 euro al mese, lo stipendio annuo di un impegato.
    Non è possibile dividere l'Italia in due sulle pensioni con la strategia del "Chi ha dato, ha dato. Chi ha avuto, ha avuto". E' pericoloso. I giovani, ma anche molti quarantenni e cinquantenni, in pensione non ci andranno mai. Perché devono pagare con tasse e contributi la pensione a Mastella, a Amato o a un consigliere regionale della Lombardia o della Sicilia? Questo non ha senso. La riforma delle pensioni deve iniziare da chi in pensione c'è già senza alzare continuamente l'asticella dell'età pensionabile accampando la scusa risibile dell'aspettativa di vita. Non me frega un cazzo delle statistiche. Dopo 35 anni di contributi ho il diritto di riposarmi. Un operaio non andrà in pensione a 70 anni, sarà morto prima.
    I giovani non hanno più nulla da perdere, non il lavoro, non la pensione, non i servizi sociali, non la speranza di un futuro migliore. Nella manovra economica non è stata spesa una parola per loro. Attenti alla loro rabbia. Quando le nuove generazioni capiranno che oggi sono soprattutto loro a pagare la crisi e che in futuro erediteranno il debito pubblico, non sarà più possibile alcuna mediazione. L'aria che tira è sempre più brutta.
    da: www.beppegrillo.it/2011/08/locomotiva_italia/index.html

    :confuso:
    non sono sempre d'accordo con le soluzioni proposte da Grillo
    ma raramente le sue denuncie sono poco interessanti
    Per esempio l'idea di chiudere tutte le provincie mi trova d'accordo ma secondo me deve essere previsto in modo graduale per dare risopste ai cittadini senza PALLEGGIARLI tra Regione e Provincia
    e poi ok i consiglieri ma il resto delgi amministrativi che facciamo di loro? Se voengono licenziati si aggiungono problemi invece di risolverli :confuso:
    per cui
     
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  2. Patrizia974
     
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    CITAZIONE
    [Dopo 35 anni di contributi ho il diritto di riposarmi. Un operaio non andrà in pensione a 70 anni, sarà morto prima.

    io aggiungo che il problema non riguarda solo l'operaio, ma tutti i lavori di fatica in genere, e non solo quelli.
     
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1 replies since 18/8/2011, 17:30   26 views
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