Il roiboos

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  1. _Nicoletta
     
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    Il tè rosso è una bevanda dal piacevole gusto e dal colore rossastro, ma non è un vero tè, e quindi non contiene nessuna sostanza psicoattiva come la teina o la caffeina.

    Il the di rooibos
    Non proprio un the, ma... altrettanto delizioso. E benefico.

    Il the di Rooibos è una bevanda di origine sudafricana. Si coltiva a 200 km a nord di Città del Capo, sulle montagne del Cedaberg, e in latino il suo nome è 'aspalatus linearis'. Il the di Rooibos non ha niente a che fare con il comune tè nero: infatti, è completamente senza caffeina, senza coloranti, senza additivi e con un contenuto davvero povero in tannini. Ha un profumo delicato ed un gusto singolare, morbido, che ricorda molto da vicino quello delle noci.
    Provarlo è un'esperienza che può sembrare dapprincipio strana, lontana dalle nostre abitudini. Se invece continuerete a berne ed imparerete ad apprezzarne il gusto singolarissimo, vi assicuriamo che non lo lascerete più.
    Qui in Italia non è molto diffuso, ma nel resto del mondo moltissima gente lo beve regolarmente e lo propone agli ospiti come bevanda rinfrescante, digestiva e calmante.
    A differenza del the comune (che deriva dalla Camelia Sinensis), il the di Rooibos viene prodotto a partire dall'omonima pianta di Rooibos, che cresce nelle montagne sudafricane. Durante i mesi estivi, le piante di Rooibos vengono raccolte, fatte fermentare ed asciugate all'aria aperta. L'acqua pura, l'aria fresca della montagna ed il caldo sole africano fanno sì che le foglie diventino di color rosso mogano, il colore tipico del the di Rooibos. Il the di Rooibos è senza caffeina, senza additivi chimici, senza coloranti e con pochissimi tannini: una vera e propria fonte di benessere.
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    Vediamo insieme le sue caratteristiche principali:
    - antivirale. Recenti studi dermatologici hanno indicato il the di Rooibos quale prezioso aiuto nella lotta contro i virus: una caratteristica, questa, particolarmente favorevole per gli atleti ad alto rendimento, che - rispetto ad atleti meno impegnati - corrono più rischi di infezioni virali.
    - rimedio contro i radicali liberi. Studi scientifici hanno scoperto che il the di Rooibos contiene 9 diversi tipi di flavonoidi. Quattro di questi 9 tipi sono particolarmente potenti: sono la quercetina, la luteolina, l'isoquercetrina e la rutina. La loro sinergia, unita all'elevato contenuto in vitamina C del the stesso (1,5 mg per ml), dà come risultato una potente azione antiossidante, capace di combattere i radicali liberi presenti nel corpo umano. In questo senso, il the di Rooibos è particolarmente indicato a chi ha più di 40 anni ed è fisicamente attivo; infatti, più l'età è avanzata, meno il corpo può combattere autonomamente i radicali liberi. Bere questo tipo di the, dunque, contribuisce a mantenere bassa la quantità di radicali liberi e, quindi, ad avere un organismo più difeso.
    - rimedio per i bimbi. Se i vostri piccoli soffrono di coliche, insonnia, spasmi allo stomaco, vomito, diarrea o nausea, il rimedio è il the di Rooibos. Grazie alle sue proprietà antispasmodiche e calmanti, questo tè regola il sistema digestivo dei bimbi e assicura loro un buon sonno profondo. [a me tiene sveglia:ma: ]C'è da considerare, inoltre, che il the di Rooibos ha un contenuto estremamente basso in tannini: questo significa che, se lo farete bere ai vostri bimbi, le loro riserve di ferro non si abbasseranno; inoltre, il suo contenuto in calcio rappresenta un rinforzo per i loro denti e le loro ossa. E ancora: il contenuto in magnesio e zinco e l'assenza di caffeina assicura loro una corretta crescita dei capelli e uno sviluppo assolutamente normale del sistema nervoso. Da ultimo, è interessante sapere che il the di Rooibos può essere usato efficacemente (sotto forma di impacchi fatti con l'infuso e una pezzuola di cotone) nella cura delle macchie cutanee causate dall'uso costante del pannolino.
    - rimedio post-sbornia. Ovviamente non consigliamo l'assunzione di bevande alcooliche; se però vi capitasse di alzare un po' troppo il gomito, sappiate che il the di Rooibos contiene - tra l'altro - anche acidi carbossilici isolati, conosciuti per la loro efficace azione nel trattamento dei postumi di una sbornia.
    Link: www.erboristeriedelladda.it/magazin...&art=510&cat=33

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    ALLORA VEDIAMO PER BENE CHE COS’È:
    viene dall’Africa, diffuso soprattutto intorno a Città del Capo, si tratta delle foglioline e dei ramoscelli di una leguminosa che si chiama Asphalatus Linearis; è un arbusto che assomiglia molto alla ginestra con fiorellini gialli e piccole foglie. Il nome Rooibos deriva dalla deformazione afrikaans ( un misto di olandese, francese, tedesco, inglese con altre lingue malesi) di Red Bush, ossia cespuglio rosso; in realtà il cespuglio è verde ma dopo la lavorazione le foglioline diventano rosso ruggine e così è il colore della tisana, di qui il nome. Spesso viene chiamato tè rosso africano (molto impropriamente non derivando dalla Camelia Sinensis), Rooitea oppure tè dei Masai, e tutti questi nomi, spesso mettono in difficoltà i negozianti;-), a proposito la pronuncia non è alla francese ma proprio come si scrive.

    Come dicevo la pianta è originaria del Cedarberg e viene da sempre utilizzata dalla popolazione locale Khoisan.
    Il primo a classificarla fu il botanico Carl Humberg nel 1772.
    Bisogna aspettare i primi del novecento però perché si iniziasse a diffondere anche in Europa grazie al commerciante di origine russa Carl Humberg che ne inizio ad importare delle piccole quantità in Europa e in seguito fu il primo a sperimentarne le coltivazioni anche per lo sfruttamento industriale bisogna aspettare la fien della seconda guerra mondiale.
    Esiste un piccolo aneddoto proprio sulle difficoltà di far nascere le nuove piantine in quanto il seme dell’ Asphalatus Linearis è minuscolo: era difficilissimo riuscire a raccoglierne un buon numero ma il tutto si risolse quando una delle operaie scopri che le formiche ne prendevano grandi quantità che poi portavano al nido dove era facile recuperarli; quindi se oggi ci beviamo una bella tazza di rooibos dobbiamo ringraziare proprio le formiche.
    Al giorno d’oggi il rooibos oltre che in Sudafrica è molto utilizzato in Giappone, Germania e i paesi del nord Europa ma si sta affermando anche negli Stati Uniti ,in Oriente e addirittura in Cina.

    COLTIVAZIONE E LAVORAZIONE
    Delle tre varietà di Aspalathus Linearis ne viene coltivato per l’utilizzo come tisana uno solo, il rosso detto anche delle zone rocciose, originario della zona del passo Pakhuis, è un arbusto che arriva a 2 metri di altezza dal portamento eretto formato da un unico fusto dal quale, poco sopra il terreno, si aprono i rami sottili; le foglie sono aghiformi, di un verde brillante e lunghe da 1 a 4 centimetri. E’ una pianta che ha un bassissimo bisogno di fertilizzanti essendo azoto-fissatrice (proprio per questo migliora il terreno dove cresce) ed in più tollera anche condizioni di terreno molto acido.
    A primavera inizia a produrre dei fiorellini gialli dai quali si sviluppa un baccello con un solo seme.
    La raccolta avviene durante il nostro inverno, ossia fra dicembre e aprile, le piante vengono tagliate a circa 30cm da terra, poi rametti e foglie vengono triturati e nella variante rooibos verde (non fermentata) fatti essiccare in una stufa, mentre nel più classico rooibos rosso (fermentato) bagnate e lasciate fermentare completamente fino ad assumere il tipico color rosso ruggine, dopodichè viene essiccato.

    PROPRIETA’
    Viene apprezzato fondamentalmente per due motivi: il primo è che è totalmente privo di caffeina, il secondo è la sua ridotta quantità in tannini ( il 4,4%) il che lo rende quasi dolce e, anche se siete distratti e lo dimenticate in infusione, mai amaro.
    Le cose si bevono per il piacere che danno ma se possiedono anche dei buoni effetti sulla salute è un valore aggiunto e il rooibos è ricco in antiossidanti e in vitamina C diventando un decente sostituto del tè per chi ha problemi con la caffeina oppure per far fare colazione ai bimbi magari macchiato con un po’ di latte. Tradizionalmente gli indigeni lo usavano per curare l’insonnia, le coliti ed i problemi di digestione, inoltre come ingrediente per bagni contro gli eczemi..
    Secondo le ultime ricerche l’infuso di rooibos è molto ricco in flavonoidi e acidi fenolici, in particolare acido caffeico, i quali sono riconosciuti come potenti antiossidanti; in tutto sono una decina i flavonoidi fra cui l’aspalatina, la rutina (importante nella sua azione di protezione sulle vene) e l’orientina. Altro grande merito del Rooibos è quello di essere ricco in minerali che lo rendono un buon dissetante grazie all’alto contenuto in minerali.

    COME SI BEVE
    Il rooibos è veramente facile da fare, non servono particolari accorgimenti e rende bene anche con quasi tutti i tipi di acqua, io personalmente non amo farlo con acqua troppo acida e mi mantengo su un PH neutro. Si usa una decina di grammi per litro con infusione a 100°C di circa 4 o 5 minuti; vista la finezza del triturato di foglie consiglio l’uso di un filtro a maglie troppo fini perché altrimenti si rischia di passare molto tempo a togliere le foglioline incastrate fra le maglie del fitro.
    AL gusto è tendente al dolce con dei ricordi di nocciola, non molto ampio, di norma sono più apprezzate le varianti aromatizzate proprio perché “la base” non è molto caratterizzata. Se ne trovano di tutti i tipi, da quelli semplici tipo caramello e vaniglia a quelli più elaborati.
    Essendo piuttosto dolce non lega molto bene con i cibi salati ( tranne che non varianti molto speziate) ma invece si abbina perfettamente con torte e dolci soprattutto con cioccolato.
    Freddo in estate mantiene a lungo il colore senza diventare scuro e, come ho già detto, un buon riminalizzante e dissetante da portarsi anche in spiaggia non temendo che, una volta diventato caldo, sia sgradevole.

    Bibliografia:
    Erickson L., rooibos tea, herbalgram
    Vender C., Erboristeria Domani
    Link: http://biblioteq.blogspot.com/2008/02/il-r...africano-t.html
    altri link: www.letribu.it/bottega_rooibos.asp
    www.altromercato.it/it/prodotti/ALI/A02/102/507/000006
    :sbav: dolci per accompagnare il tè link: www.buttalapasta.it/s/te-e-tea-time/

    è anche verde
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    recentemente sto bevendo sia uno roiboos rosso e limone
    che uno roiboos verde limone e vaniglia (la passione del negoziante che lo vende)
    ma il primo resta il migliore per me :cuoricino:
     
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  2. Tonks.81
     
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    è buonissimo *_*
    ...a me piace quello "classico", che si trova ormai facilmente anche in bustina, e ti dirò, è apprezzabile sia caldo che freddo :D
     
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  3. Alessia Va
     
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    Ieri ho aperto una scatola di Roiboos e l'ho fatto per la prima volta.
    Ha un gusto strano...
    Però fa venire voglia di berlo di nuovo :B):
     
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2 replies since 9/1/2011, 16:01   343 views
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