Più i palestinesi protestano pacificamente , più l’esercito aumenta la repressione

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  1. _Nicoletta
     
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    Più i palestinesi protestano pacificamente contro l’occupazione, più l’esercito aumenta la repressione



    La mia amica era al parco e il suo compagno mi ha chiesto di richiamare più tardi. Poi ha aggiunto: “Ma forse non tornerà tanto presto. È uscita con altri due di sinistra, e di questi tempi è un po’ pericoloso”. Stava scherzando, naturalmente. Le persone di sinistra possono passeggiare per ore a Tel Aviv senza essere seguite o fermate. Ma forse avrei dovuto scrivere “possono ancora”.

    Attenzione: non c’è paragone tra il giro di vite dell’esercito contro i palestinesi e le misure prese contro i loro simpatizzanti israeliani. Più i palestinesi protestano pacificamente contro l’occupazione, più l’esercito aumenta la repressione: raid nei villaggi di Bili’n e Ni’lin, arresti di massa e lunghi processi basati su testimonianze dubbie.

    Contemporaneamente le forze dell’ordine scoraggiano i cittadini israeliani dal violare la separazione imposta ai due popoli. Chi partecipa ad attività congiunte è accusato di schierarsi con il “nemico”. Negli ultimi due anni una nuova generazione di israeliani ha aderito alla causa palestinese, raccogliendo l’invito dei vecchi attivisti.
    A Gerusalemme la polizia ha effettuato alcuni arresti durante le proteste contro l’espulsione dei palestinesi dalle loro case.

    Anche le manifestazioni contro il muro di separazione preoccupano le autorità. Da qualche tempo i poliziotti chiedono la carta d’identità agli attivisti che manifestano a Tel Aviv. Spesso si segnano anche il numero di targa delle loro automobili. Ma far presente che l’esercito non ha nessun diritto di raccogliere informazioni su privati cittadini non serve a niente.

    C’è un lato positivo: la repressione dimostra che l’esercito ha paura dei palestinesi e degli attivisti israeliani.

    Internazionale 836, 3 marzo 2010 www.internazionale.it/firme/articolo.php?id=23080

    Amira Hass
    È una giornalista israeliana.
    Vive a Ramallah, in Cisgiordania,
    scrive per il quotidiano Ha'aretz
    e ha una rubrica su Internazionale
     
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  2. _Nicoletta
     
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    un articolo sui territori occupati la cartina è impressionante
    Territori palestinei persi dal 1946 al 2000
    image

    gli israeliani in bianco ed i palestinesi in verde
     
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1 replies since 13/3/2010, 19:21   18 views
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