Google Buzz: addio privacy?

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  1. _Nicoletta
     
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    Google Buzz: addio privacy?

    Dopo i primi test compiuti dagli utenti e dagli esperti sul nuovo servizio social di Google, piovono parecchi dubbi sulla tutela della privacy garantita da questo sistema
    di Franco Forte
    12febbraio 2010

    Google aveva sorpreso mezzo mondo, nei giorni scorsi, con l’introduzione del suo nuovo servizio Buzz, integrato con l’ormai diffusissimo sistema di gestione della posta elettronica Gmail. Moltissimi hanno deciso di provarlo, e i “buzz”, cioè i messaggini in tempo reale un po’ a mezzo fra Twitter e Facebook (dato che c’è la possibilità di irrobustire il testo scambiato con i propri “amici di buzz” – rilevati fra i contatti di Gmail - anche con foto e video) hanno cominciato a invadere i nostri computer, seppure in una modalità abbastanza discreta, visto che sta all’utente visualizzarli o meno entrando nel menu apposito dei Buzz dalla lista delle attività del proprio account di Gmail.

    Molti i commenti divertiti, qualcuno stufo dell’ennesimo social network in cui doversi impegnare (seguire i buzz pubblici non è uno scherzo da ragazzi, soprattutto se si hanno parecchi contatti da tenere d’occhio), altrettanti entusiasti della nuova possibilità di interscambio di commenti e supporti multimediali messa a disposizione da Google.

    Tutto nella norma, quindi, come sempre succede quando si lancia un nuovo servizio web: gli utenti si dividono fra contenti e scontenti, fra chi ritiene Buzz simpatico e chi antipatico.

    Ma i problemi sono arrivati anche prima del previsto, e toccano la delicatissima sfera della privacy, in cui già servizi come Facebook hanno avuto a che fare pesantemente, con grossi problemi di tutela e interventi realizzati in tutta fretta per porvi rimedio.

    image

    Per quanto riguarda Buzz, i guai arrivano nel momento in cui gli utenti, scatenati nel provare il nuovo sistema integrato con Gmail, non si rendono conto che diffondere i loro buzz in modalità pubblica significa rendere disponibili praticamente a chiunque (il contatto del contatto del contatto del vostro account Gmail, tanto per intenderci) non solo i propri commenti, le proprie foto e i propri video, ma anche per esempio il profilo Gmail e l’indirizzo di posta elettronica. Come dire che se non si imposta correttamente la pagina di Buzz, tutti coloro che rientrano nei nostri contatti possono risalire a persone a loro sconosciute ma che rientrano fra i nostri contatti Gmail, e capire con chi avete rapporti e scambio di posta elettronica.

    Altro meccanismo che fa discutere, è il fatto che al primo collegamento è Gmail (o meglio, Google) che sceglie i contatti da seguire in fase iniziale, e quelli che invece ci sono stati messi “alle costole”, per seguire i nostri buzz (i cosiddetti follower). Non siamo noi a farlo, ma il sistema in automatico. Certo, questo è un modo per semplificare le cose e venirci in aiuto mentre muoviamo i primi passi in questo nuovo mondo, ma a molti è sembrata una mossa sbagliata e irritante da parte di Buzz, perché presuppone che sia il sistema, e non l’utilizzatore, a scegliere i contatti con cui mantenere rapporti di interscambio.

    Ma con quali criteri viene scelta questa prima lista di contatti che appare nel momento in cui si aderisce a Buzz? Pochi lo sanno, anche se Google ha dichiarato che la scelta viene effettuata in base a criteri oggettivi validi per tutti. Come, per esempio, i contatti che ogni utente predilige fra quelli con cui scambia più spesso email oppure chatta attraverso il servizio messo a disposizione da Gmail.

    Nella realtà, molti che hanno già provato Buzz smentiscono queste affermazioni, dichiarando che in realtà fra i primi contatti di scambio compaiono persone che difficilmente sarebbero state inserite, se la decisione fosse stata presa da loro.

    Insomma, come tutti i sistemi automatici, è evidente che Buzz ha qualche problema, ma tutto sommato a noi pare che non siano né intramontabili né così irritanti e pericolosi per la nostra privacy, come qualcuno sostiene. Bastano pochi clic nelle impostazioni di Buzz per sistemare tutto. Altrimenti, basta non usarlo...

    Link: http://www.pcworld.it/notizia/119754/2010-...io-privacy.html


    io ho rifiutato buzz,
    mi basta fb come perdita di tempo :timido:
    o anche svago cazzeggievole :P
     
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0 replies since 12/2/2010, 22:44   28 views
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