pensieri e riflessioni

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. dariats58
     
    .

    User deleted


    Apro questo nuovo "argomento" dove potremo mettere i nostri pensieri, non quelli che stanno in superficie ma quelli che stanno dentro, nel profondo del nostro sentire.
    Una volta scrivevo ogni giorno, era un bisogno quasi fisico, mi sentivo inesauribile e mettere su carta (quella volta i pc non esistevano ... il che la dice lunga...) le mie emozioni e i miei sentimenti mi dava una sorta di ebbrezza e un senso di liberazione estatica.... bello.... scrivevo lettere (che spesso non spedivo), pensieri, opinioni, sfoghi .... oggi avrei ancora molto da dire, forse molto di più, ma ahimé, mi manca il tempo. Ma appena finisco 'sti benedetti esami riprendo!

    Nico mi ha suggerito di trascrivere questa lettera che ho indirizzato a una persona dell'altro forum, e questo mi ha fatto molto piacere. Mi ha fatto piacere perchè, mentre la scrivevo, questa lettera, ho sentito dentro che non era rivolta ad una sola persona, ma a tutti coloro che amano conoscere i pensieri degli altri per trarne qualche spunto di riflessione, che amano la poesia, che credono nell'amore, che vanno a dormire ogni sera sentendo che l'indomani si sveglieranno con "un piccolo qualcosa in più di ieri" che li farà sentire diversi e maggiormente consapevoli.

    Riporto la lettera pari pari e poco importa se non sapete l'antefatto:

    Ciao D.
    chi sei? ci conosciamo? quanti anni hai? Ti faccio queste domande perché non mi ricordo di te e perché vorrei comunicare con te nel miglior modo possibile. Con mia figlia che ha 27 anni mi rapporto in modo diverso da come faccio con mio figlio che ne ha 10 o con mio padre che ne ha 83. Ognuno di loro ha la sua perfezione dentro ma sono diversi ed io posso allinearmi al loro sentire solo se so vibrare come loro e lascio andare le mie emozioni con le loro, come foglie trasportate dal vento o barche dalle onde …. fino a perdermi nei loro pensieri dimenticando che sono i loro e non i miei. Trovo stupendo tuffarmi nell’innocenza dell’essere bambino dove tutto è ancora possibile e i confini sono sfumati e ancora malleabili, lasciar andare le mie rigidità e imparare che la mente può essere infinita, mi piace condividere le opinioni di una giovane adulta che, pur nella sua breve esperienza di vita, tanto spesso sa regalarmi intuizioni straordinarie che io non avrei saputo cogliere neanche in sogno, mi dà una gioia infinita guardare mio padre che, pur in sedia a rotelle e senza più autonomia, sa ricordarmi che ieri è passato, che domani non esiste e che oggi siamo insieme, possiamo toccarci e guardarci negli occhi per dirci ancora una volta che ci vogliamo bene. Quand’ero giovane non pensavo mai a come dev’essere sentirsi vecchi, li guardavo i vecchi da una certa distanza, con distacco, forse a volte anche con un po’ di fastidio. E i bambini mi sembravano mocciosi fastidiosi e invadenti. Non esisteva altro al di fuori di quello che ero io, che sentivo io, che interessava a me. Ma ero solo giovane. E non sapevo. Ci sono voluti tanti anni per comprendere. E anche tanta fatica. Ora sono molto cambiata. E molto più felice. Riesco a nutrire la mia giornata cogliendo il sorriso di un bimbetto nel passeggino in fila al supermercato mentre la madre è intenta a cercare il bancomat, stabilisco un contatto con lui che sarà solo nostro ma che produce un vortice di energia frizzante e trasparente che trascende il tempo; sorrido a tutti gli anziani che incontro, apro loro le porte dei negozi e porto le loro borse della spesa in quinto piano anche se io devo andare al primo. Riconosco in ognuno, in tutti quelli che vedo e che incontro, la loro straordinaria unicità. Ora mi sento molto più leggera, più libera dalle costrizioni, in grado di distinguere ciò che conta da ciò che non ha nessuna importanza. Se dovessi tornare indietro vorrei solo il mio corpo più fresco e più agile ma non cambierei la mia anima o il mio cuore.
    Cara D. (ma sei una donna? con questi nikname non si capisce più nulla), ti auguro veramente di arrivare a quell’età che ora forse disprezzi, te lo auguro perché sai, nella vita nulla è scontato. E quando ci arriverai, se avrai saputo far tesoro delle lezioni che la vita inevitabilmente ti offrirà, vedrai quanto più ricca e generosa sarà la tua esistenza.
    Un abbraccio
    Daria
     
    .
  2. _Nicoletta
     
    .

    User deleted


    A volte ascoltare musica è come un pensiero
    questa canzone si chiama L'uomo nero
    ce l'abbiamo tutti
    il nostro
    più o meno nero

    Muddy Waters
    Hoochie coochie man Newport 1960


    grazie Daria
    un bacio

    Tiriamo fuori i nostri
    :gattonero:
    il mio di questa sera è che non ho proprio VOGLIA di fare l'esame domani
    non sono tanto preparata
    e non ho più voglia di studiare per quest'estate... :pirata:
    ma visto che sono un soldatino
    vado (iaaataaaaaaaaa)
    ho predisposto l'assenza dal lavoro
    lo studio
    ce l'avrei fatta con dei giorni in più
    e con più metodo...
    ma che importa
    domani gioco e la tento
    rien va plus
     
    .
  3. _Nicoletta
     
    .

    User deleted


    Io canto per riempire l’attesa: Annodarmi la cuffia,

    Richiudere la porta di casa

    E non altro ho da fare,

    Finchè risuoni vicino il suo passo,

    E insieme camminiamo verso il giorno,

    L’uno all’altro narrando di come cantammo

    Per scacciare la tenebra.

    Emily Dickinson

     
    .
  4. _Nicoletta
     
    .

    User deleted


    inizio col minuscolo per quanto io sia ossessiva nella scrittura
    e mi diano fastidio certe libertà o certi linguaggi che trovo spogli
    ma questo è un discosro interno che si inizia da piccoli e si interrompe senza mai fermarsi, continuo- al limite ci "stanno" dei trattini- o delle virgole, dei punti mai- ma come tutte le cose che mi riguardano è soggetto a modifiche a cambiamenti...

    oggi ero molto pensierosa
    intanto metto una riflessione piccola piccola che mi è venuta prima quando stavo cercando di pulire un oggettino, un contenitore che dopo tanta incuria da parte mia si era impolverato tutto- ogni tanto mi piace fare questi salvataggi- per poi dimenticarmi degli oggetti a lungo- non sono maniacale nelle pulizie, anzi direi piuttosto incurante- ho deciso che ho troppe cose da fare e val la pensa di fare quelle-
    per quanto a volte il senso di colpa galoppi- ma non mi ero messa a pulire per senso di colpa-
    avevo voglia di rivedere un oggetto, di ridargli al bellezza che aveva un po' perduta...

    e chissà perchè mi è venuto quest'idea- pensando al fatto che spesso i genitori fanno amicizia tra di loro e i figli, se sono piccoli si "devono" frequentare...beh i miei facevano così e suppongo che anch'io lo facevo. Cercando nel figlio dell'amico delle buone qualità, ma quasi a priori. Ma se poi il bambino del tuo caro amico è antipatico o cattivo
    ma perchè pensiamo che se una persona ci piace, se è buona, dev'essere per foza un buon genitore?
    Ma pensandoci bene quanto è vero questo? Se uno è buono è necessariamente "buono" a far tutto? anche il genitore?
    Poi si sottovaluta anche l'importanza nella relazione genitore-figlio delle caratteristiche del figlio ed i suoi feedback
    dando al genitore tutte le responsabilità e anche diciamolo, le colpe...


    Comunque andando a ritroso sta mattina mi è venuto un altro pensiero, complice questo tempo grigio e un po' piovigginoso, ma non era una cosa formata
    ho visto, alla sosta al semaforo, un'insegna luminosa con l'albero di natale che si accende e si spegne
    e sulle scale dello stesso locale, una pizzeria, un uomo giovane, di colore, che aspettava, presumibilmente, o si riparava, presumibilmente dalla pioggerellina, seduto sullo scalino faceva contrasto con la nostra idea di natala: tutti-insieme-a-mangiare-con-la-famiglia e mi è dispiaciuto per lui... l'ho guardato, come si guarda un fratello che non si riconosce, da cui si è stati staccati da piccoli. Quando il semaforo è diventato verde ho smesso di fissarlo, anzi visto che prime lui mi ricambiava, forse senza capire le miei intenzoini o perchè diavolo lo guardassi, ho fissato ostentamente davanti. Ho avuto paura che la sua realtà infrangesse la mia. Sono così vicina, pericolosamente vicina all'indigenza che non posso guardarla negli occhi?
     
    .
  5. vitoc
     
    .

    User deleted


    Ciao Nico, è festa quasi per tutti, o almeno così ci piace pensare e così in tanti si sforzano di "venderci" questo ben di Dio... tu hai visto un fratello con un colore diverso, forse ripararsi da una pioggia fastidiosa ed insistente (come certi pensieri), io ho visto in TV tante sorelle coi loro "colbacchi" in pelliccia sedute all'aria di Cortina che raccontavano a tutti come avrebbero passato l'ultimo dell'anno, sottolineando l'intimità e l'esclusività, mal celata, di questa loro notte.
    Sono contento di non essere a Cortina...
    Ho una piccola rabbia nascosta di fronte alle storie come queste... ma accarezzo l'idea che la Storia sia qualcosa di diverso, è vero sembra non ascoltare, passa quasi indifferente sopra le vite dei più umili, per poi esplodere prepotente più avanti in situazioni e momenti impensabili ed imprevedibili... quasi un colore, una nota, un profumo...
    Ciao a tutti amici, in queste ultime ore di quest'anno, passato fra gioie, amori, incomprensioni, delusioni e tradimenti, fra figli e speranze, esami e prove di coraggio... a tutti gli auguri di un 2010 colmo di giustizia e pace. (e tanti esami conclusi)...
    Un bacio a tutte/i.
     
    .
  6. _Nicoletta
     
    .

    User deleted


    riflessione sui totalitarismi


    trovata in un testo -dei tanti- di Gruppi
    punto di vista di Hannah Arendt filosofa ed ebrea
    Il totalitarismo (fascismo, nazismo, comunismo) che si era affermato in Europa costituisce qualcosa di totalmente diverso dalle altre forme di regime autoritario storicamente conosciute,
    poichè dove ha conquistato il potere:

    -ha distrutto le tradizioni politiche e sociali del paese,
    -ha portato alle estreme conseguenze le caratteristiche della società di massa (trasformando le classi sociali in masse di individui intercambiabili tra loro)
    -ha invaso la sfera privata degli individui col terrore e l'ideologia
    -ha demandato il potere del controllo sociale dall'esercito alla polizia
    -ha perseguito una politica estera di dominio mondiale

    il testo da cui è tratto l'originale è: Le origini del totalitarismo -1951-


    mi ha molto colpito questo che ho letto
    e l'ho copiato qui
    perchè ci si accapiglia ancora ...
    e il fatto che li accomuna
    non lo si nota
     
    .
  7. dariats58
     
    .

    User deleted


    Secondo me tutti gli estremismi hanno matrici comuni ... e tutti sono ugualmente pericolosi ...
    Daria
     
    .
  8. _Nicoletta
     
    .

    User deleted


    A me spaventa anche il qualunquismo perchè conduce all'inerzia al "tanto non serve".
    preferisco uno militante che si incazza e prova a fare qualcosa
    che uno rassegnato che "tanto così va il mondo e non posso fare niente..." brrr
     
    .
  9. _Nicoletta
     
    .

    User deleted


    Non cercare di splendere come la giada, ma sii semplice come la pietra...
    (Proverbio orientale)

    non credo di avere proprio niente da aggiungere^^
     
    .
  10. Ginepro
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (_Nicoletta @ 2/1/2010, 20:51)
    A me spaventa anche il qualunquismo perchè conduce all'inerzia al "tanto non serve".
    preferisco uno militante che si incazza e prova a fare qualcosa
    che uno rassegnato che "tanto così va il mondo e non posso fare niente..." brrr

    Io preferisco uno che...si arrabbia con equilibrio, cioè uno che non si rassegna, ma che cerca di cambiare le cose portando argomentazioni valide e senza ricorrere alla violenza.

    Certo, al "militante che s'incazza e prova a fare qualcosa", qualora sia anche fascista, o nazista, o comunista estremo, per il quale in genere il "fare qualcosa" coincide con la violenza (psicologia e fisica), con la prepotenza e l'imposizione dei propri voleri, preferisco uno rassegnato e inerte. Detta più semplicemente, ad un Hitler "che s'incazza e prova a fare qualcosa", preferisco un Hitler rassegnato e inerte...

    Ciò che conta, quindi, non è tanto l'atteggiamento di per se stesso (militante o rassegnato), ma i contenuti che il "militante-incazzato" propone e quelli che il "rassegnato-inerte" evita di proporre.

    Il fatto è che in genere l'estremista (politico, religioso, ecc.) non è mai rassegnato e inerte, anche perchè in genere è anche imbevuto di sete di potere. Viceversa, la persona equilibrata, proprio perchè in genere non aspira al potere di per se stesso, ma all'equilibrata convivenza, spesso lo è.

    Ci vorrebbero, insomma, estremisti rassegnati e inerti, e persone equilibrate "che s'incazzano e provano a fare qualcosa", "arrabbiandosi con equilibrio". In genere, nella concreta realtà, questo non avviene, anzi, è quasi un controsenso...

    Ciao,
    G.
     
    .
  11. nubenera
     
    .

    User deleted


    Giovanna...
    sei un mito!
    :iuppi:
    ....e come sempre ti scrivo: GRANDE!
     
    .
  12. _Nicoletta
     
    .

    User deleted


    Il mio pensiero però non era che gli incazzati sono estremisti, piuttosto che le persone non dovrebbero rassegnarsi, sennò perdono la facoltà di reagire. Reagire è importante! Incazzarsi e fare qualcosa è cercare di operare sul sociale in modo produttivo. Sentire di contare. Mica buttare bombe.
     
    .
  13. maristella52
     
    .

    User deleted


    provate a guardare questo video . Io ho riconosciuto perfino il viso delle mie figlie.. www.youtube.com/watch?v=nUDIoN-_Hxs

    Edited by maristella52 - 18/4/2010, 23:04
     
    .
  14. _Nicoletta
     
    .

    User deleted


    bellissimo ...
    se vuoi che venga automaticamente l'URL, devi lasciare uno spazio prima del link

    sono rimasta incanta a vederlo
     
    .
  15. maristella52
     
    .

    User deleted


    non mi viene...puoi metterlo tu? :rolleyes: per piaceeere?
     
    .
21 replies since 15/7/2009, 21:50   245 views
  Share  
.