Facebook e Myspace..pensavo di averne già parlato

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  1. _Nicoletta
     
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    Facebook diventa segreto
    Alessia Grossi
    Pubblicato il: 17.10.08

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    Facebook

    Le «piazze virtuali» devono rendere le informazioni dei propri utenti inaccessibili ai motori di ricerca, a meno che sia l'utente a dare il consenso alla diffusione dei dati. L'hanno stabilito i 78 garanti della privacy europei, riuniti a Strasburgo nella 30esima conferenza mondiale delle autorità di protezione dei dati. «Proteggere la privacy in un mondo senza confini» è il titolo della conferenza che si conclude venerdì a Strasburgo con la ratifica delle linee guida del Consiglio d'Europa.

    Insomma, da sabato i profili degli 11 milioni di utenti di Facebook, il più grande socialnetwork del mondo, ad esempio non saranno più visibili dall'esterno. Cioè se volete trovare informazioni su qualcuno non sperate che Google o Yahoo possano aiutarvi a trovare il link al suo profilo di un socialnetwork o altre informazioni personali rastrellate in Rete. Poco male per coloro che hanno acceso un proprio blog su una «piazza virtuale» per farne un luogo d'incontro con gli amici e che non ci tenevano affatto a diffondere la propria immagine, il proprio stato d'animo o il luogo dal quale scrivono e che per questo, magari avevano reso il proprio profilo "privato" anche all'interno dello spazio sociale. D'altra parte c'è da dire che il divieto di Strasburgo non nuocerà nemmeno a chi, invece, puntava al socialnetwork per farsi conoscere proprio sfruttando il "passa parola" che corre nella Rete e gestito, appunto, dai motori di ricerca. Qest'ultima categoria, infatti, potrà ottenere l'effetto sperato dando l'assenzo alla diffusione dei propri dati e divenatare così rintracciabili anche dall'esterno.

    Quello che è certo, comuque è che da sabato le notizie personali non correranno più così velocemente nel Web con buona pace dei gestori delle «piazze virtuali» che con ogni probabilità vedranno aumentare ii loro gli utenti. D'ora in poi, infatti, se vuoi trovare informazioni private su qualcuno non puoi sperare nell'indicizzazione di Google ma devi iscriverti necessariamente anche tu al socialnetwork di appartenenza del "ricercato".

    Per evitare fughe di dati personali comunque, a scanso di equivoci, i garanti suggeriscono misure di autotutela anche agli utenti. «Utilizzare sempre uno pseudonimo per non mettere in rete, alla mercè di chiunque, e non solo degli altri utenti del socialnetwork, le proprie generalità- dice il garante italiano, Francesco Pizzetti, per cui «quella di Facebook e simili è l'emergenza più evidente della rete che mette a rischio la privacy di milioni di cittadini».

    Dunque è vero che con il divieto per i social network di cedere informazioni ai motori di ricerca, si eviteranno casi di diffusione di dati privati. Quello più recente ed eclatante è,ad esmpio, la notizia della gravidanza della figlia di Sarah Palin, candidata vicepresidente per i repubblicani nelle elezioni Usa: l'informazione, che i protagonisti della vicenda avrebbero voluto tenere riservata, è invece rimbalzata dal social network dove il fidanzatino della ragazza si era confidato con gli amici, ai motori di ricerca che l'hanno resa di pubblico dominio. D'altra parte gli utenti di Facebook potranno anche dire addio allo sfogo terapeutico del socialnetwork, come suggerisce il garante italiano. A quanto pare la segretezza e la finzione diventano legge anche a scapito dell' apertura e dello slancio che si sta registrando proprio da quando il fenomeno dei socialnetwork ha preso piede.

    da unita.it
     
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6 replies since 6/9/2008, 14:17   865 views
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