Elezioni 2008 : siti di informazione

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  1. _Nicoletta
     
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    Matita copiativa
    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


    Una matita copiativa è una speciale matita il cui segno è indelebile o quantomeno difficilmente cancellabile.

    La matita normale ha la mina di sola grafite, mentre quella copiativa contiene anche anilina o altri pigmenti. Questi pigmenti sono solubili perfino in acqua, ma creano delle vistose macchie. La matita copiativa può essere cancellata solo per abrasione, ad esempio con una gomma ottagonale in riba, che può cancellare anche le penne a biro. Non si può invece cancellare tramite un solvente chimico come le penne a biro.

    Le matite copiative sono un oggetto reperibile in commercio senza particolari difficoltà, quali matite CF12 blu in legno di tiglio o con grafite Staedtler Kopier.

    Uso nelle elezioni

    Le matite copiative sono utilizzate in tutte le elezioni italiane degli ultimi 60 anni, a partire dal referendum fra monarchia e repubblica del 1946.

    La modalità di votazione con la matita copiativa venne in seguito stabilita con il Testo Unico del 5 febbraio 1948, n. 26. Le disposizioni in merito al loro utilizzo non sono state modificate dalle leggi elettorali approvate dal dopoguerra ad oggi.

    Non essendo allora diffusa la penna biro ed essendo poco agevole votare con penna e calamaio, il legislatore individuò nella matita copiativa un mezzo uniforme e difficilmente cancellabile per esprimere il voto. Le matite copiative erano comunemente utilizzate per firmare contratti e atti pubblici, prima dell'invenzione della penna a sfera.

    La matita copiativa lascia un segno blu indelebile, se è bagnata ad esempio con saliva o una spugna per francobolli. Una spugna per francobolli è normalmente fornita nel materiale elettorale, ma nei manuali per i membri del seggio non è esplicitamente fatto obbligo di usarla in questo senso. La mina della matita dovrebbe essere inumidita al seggio, o direttamente dall'elettore, prima di segnare ogni nuova scheda elettorale.

    La matita copiativa serve ad impedire cancellature e manomissioni dei segni che gli elettori appongono sulle schede. Se l'elettore deve esprimere una preferenza su più schede elettorali, la matita copiativa non lascia segni, se le schede vengono sovrapposte una sull'altra nella cabina elettorale. Inoltre, non lascia trasparire segni sulla scheda elettorale una volta piegata prima di metterla nell'urna. Infine, se il tratto lasciato dall'elettore è poco marcato oppure è apposto su un simbolo scuro, è visibile in controluce un segno della matita copiativa con riflessi violacei, senza il quale la scheda sembrerebbe bianca.

    Gli elettori italiani possono votare esclusivamente con la matita copiativa che viene loro fornita dal Presidente di seggio, a pena di nullità della scheda. Le matite copiative si usano in tutti i tipi di tornate elettorali: locali, legislative, per il Parlamento europeo, referendum abrogativi. Le schede elettorali sulle quali è apposto un simbolo con matita non copiativa o penna sono nulle, anche se è chiara l'intenzione di voto dell'elettore, ovvero se è stata espressa una preferenza, forza politica o persona compatibile con le regole. Il loro uso non è previsto in tutti i Paesi europei. In Francia e Germania, ad esempio, il voto viene espresso con una penna a biro indelebile; San Marino adotta regole analoghe a quelle italiane.

    Le matite copiative sono consegnate insieme al materiale elettorale, sono proprietà dello Stato e devono essere restituite dai membri del seggio, al termine dello spoglio dei voti. Gli elettori che non riconsegnano le matite copiative al Presidente di seggio insieme alla scheda incorrono in una sanzione pecuniaria da 103 euro a 309 euro

    fa un po' di colore ... :stira:

    ma lo sapevate voi? Io non l'hop mai bagnata...e dire che voto dal...
    no non lo dico
    :canto:
     
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20 replies since 23/3/2008, 15:11   383 views
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