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_Nicoletta.
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Qui su questo wiki
C a n d i d o
ovvero “Notizie” dall’unico Mondo che abbiamo
i link ai programmi elettorali : http://candidonews.wordpress.com
sul sito
indicato come:
il portale della campagna elettorale delle elezioni politiche ed amministrative del 13 e 14 aprile 2008 - primarie USA 2008 - elezioni provinciali 2008 - elezioni comunali roma 2008 - riforma della legge elettorale - sindaco d'Italia - referendum sulla legge elettorale - elezioni regione sicilia 2008 - sondaggi sul gradimento dei partiti politici italiani
Link ai programmi e l'elenco candidati http://www.politicalink.it/
su 13 aprile.com
però con i programmi riassunti e PdL confrontato solo con PD
secondo me poco completo
Link: http://www.13aprile.com
Il sito del carcere di Padova
dei carcerati di Padova
dedicato alle elezioni 2008
http://www.oltrelemura.com/
anche questo piuttosto schematico (personalmente preferisco leggere da me)
Open polis
Sulla home page:
* conosci i tuoi rappresentanti
* adotta un politico
* pubblica cosa dicono
c'è anche una parte (posizioni) in cui i politici interagiscono con i temi scelti dagli utenti
molto informativo
forse il più completo finora
Link homepage: http://www.openpolis.it/
Link dichiarazioni sui programmi: http://www.openpolis.it/argomento/694
Link politici: http://www.openpolis.it/politici
Interessante fatto di costume...
USA E ITALIA: LE CAMPAGNE ELETTORALI CORRONO SUI BLOG
Venerdì, 29 Febbraio 2008 - 13:30 -
di Francesco Peluso
In Italia e negli Stati Uniti entrano nel vivo le campagne elettorali nel segno del web 2.0. In questi ultimi mesi assistiamo ad un uso considerevole di YouTube, Blog e Network sociali da parte dei politici dei due Paesi. L’ingresso nell’era del web 2.0 -battezzata come una nuova visione di Internet - e la rivalutazione di concetti come “condivisione” e “partecipazione”, porta a dei radicali cambiamenti anche nei linguaggi e negli strumenti della comunicazione politica. Sembra lontano il ricordo della campagna elettorale del 2004 di Howard Dean. Probabilmente era convinto di parlare con il mondo intero attraverso il suo blog. La blogosfera lo adorava, si registrarono punte di 120 mila visitatori al giorno e il passaparola dei blogger gli procurò sia fondi per la campagna elettorale che una ottima copertura mediatica. In realtà si trattava semplicemente di poche persone realmente coinvolte e partecipi, quelle maggiormente interessate alla sua politica che, conversando in continuazione tra di loro, crearono un’illusoria amplificazione. Il risveglio fu brusco. John Kerry stava raccogliendo molti più fondi di Dean e gli elettori moderati di entrambi gli schieramenti si dimostrarono diffidenti e lontani da questo tipo di politica 2.0.
Nel 2008 è YouTube a farla da padrone. In questa occasione sono tutti i candidati alle presidenziali americane ad utilizzare il sito di video-sharing. È stato creato un canale apposito chiamato YouChoose ’08, dove, come fossero in una trincea digitale, troviamo schierati a sinistra i candidati democratici Obama, Clinton e Gravel, mentre a destra ci sono i rappresentanti repubblicani McCain, Huckabee e Paul. La sfida è a colpi di video. I candidati si confrontano sulle issues (tematiche) più sentite dalla popolazione americana: Iraq, economia, sanità, educazione, energia ed immigrazione.
Il più attivo su YouTube è senza ombra di dubbio Obama, che ha pubblicato oltre 700 video, quasi il triplo rispetto alla sua diretta rivale all’interno dello schieramento democratico, l’ex first lady Hillary Clinton. Oltreoceano non si fanno mancare nulla anche in tema di meta-campagna elettorale. Jeff Jarvis (conosciuto in rete grazie al seguitissimo blog Buzzmachine.com), docente di giornalismo ed esperto di media che, attraverso il blog Prezvid.com, monitora e racconta la campagna elettorale americana condotta su YouTube. Nel primo post, vecchio di un anno, elenca i motivi che guidano il suo progetto. E’ importante sottolineare come in questa maniera le campagne elettorali diventino più pubbliche rispetto al passato, acquistano visibilità planetaria e non più “regionale” ma non bisogna dimenticare che la trasparenza rappresenta sempre una arma a doppio taglio.
Anche in Italia assistiamo da parte dei nostri politici ad un tuffo nel web 2.0. Sono forse spinti dal vicino Observatoire présidentielle 2007, capace di analizzare la blogopole francese, censendo oltre 2 mila blog appartenenti a tutte le sfere politiche, o da Di Pietro, primo esponente italiano ad aprire un blog. L’esperimento più interessanti comunque proviene da La Sinistra l’Arcobaleno, che oggi lancerà il proprio sito ufficiale. Nella home page provvisoria, oltre al count-down alla presentazione della campagna elettorale, c’è la dichiarazione di intenti del candidato premier Bertinotti. Ma più interessante è il blog curato da Alessandro Ronchi, dichiarato come “non ufficiale”, anche se questo suona come la disclaimer di un corporate blog gestito da un Ceo aziendale. Il blog è nato con lo scopo di offrire spunti di discussione sul progetto politico della sinistra arcobaleno, un luogo dove aprire un dibattito serio e partecipato. Spazio a sondaggi, commenti e forum tematici.
Ma ormai ogni giorno assistiamo all’apertura di nuovi blog da parte di candidati politici più o meno noti. Solo il tempo ci dirà che di loro avrà utilizzato questo nuovo strumento di comunicazione in maniera appropriata. L’importante è che il blog porti ad una comunicazione orientata alla relazione, ad una conversazione non più con un individuo in quanto “avente diritto al voto”, ma con una persona con idee e sentimenti. Uno strumento che quindi, se usato con passione e professionalità, può avvicinare il politico al cittadino e rendere tutta la politica più aperta, affidabile e trasparente. Il cittadino, con critiche e consigli tramite un semplice blog, diviene una componente stabile per il miglioramento continuo della vita politica. Ma attenzione alle bugie e alle false promesse. In rete il passaparola viaggia a velocità tripla rispetto alla real life. La voce del singolo cittadino viene amplificata e una valutazione negativa, propagata in Internet, può determinare il fallimento anche di una intera campagna elettorale.
Link :http://altrenotizie.org. -
_Nicoletta.
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che ne pensate dei vari link ?
Io trovo openpolis il più utile. -
_Nicoletta.
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c'è anche il giochino: openpolis: voi siete qui
io sono qui
ecco il banner
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_Nicoletta.
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quattrogatti
Siamo un gruppo di studenti di master in economia. Con questa presentazione vogliamo fare informazione su alcuni temi economici della campagna elettorale che spesso vengono trattati in modo difficile da comprendere.
Ci teniamo a sottolineare che non siamo iscritti a nessuno partito e che abbiamo deciso di fare questa presentazione soprattutto per senso di cittadinanza.
Tutti i dati citati provengono da fonti ufficiali come ISTAT, EUROSTAT e OCSE. Alla fine della presentazione potete trovare il riferimento alle pubblicazioni ed ai database presi in considerazione.
quattrogatti il PDF. -
_Nicoletta.
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mio figlio Elia
vota per la prima volta.... -
_Nicoletta.
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beh anche Tommaso mio. vota
ma con Elia abbiamo fatto ora una bella chiacchierata. -
_Nicoletta.
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_Nicoletta.
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Ecco qui Tommaso. -
_Nicoletta.
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I votanti alle elezioni 2008 . -
_Nicoletta.
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Camera dei Deputati
13.4.08
ore 12,00
% 16,356
Prec. 17,633
ore 22,00
% 63,148
Prec. 67,078
14.4.08
ore 15,00
%
Prec.
Amministrative
Provinciali
13.4.08
ore 12,00
% 14,286
Prec. 11,309
ore 22,00
% 56,603
Prec. 50,035
14.4.08
ore 15,00
%
Prec.
Amministrative
Comunali
13.4.08
ore 12,00
% 15,565
Prec. 15,331
ore 22,00
% 62,851
Prec. 61,755
14.4.08
ore 15,00
%
Prec.
Senato della Repubblica
14.4.08
ore 15,00
%
Prec.
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_Nicoletta.
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Matita copiativa
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Una matita copiativa è una speciale matita il cui segno è indelebile o quantomeno difficilmente cancellabile.
La matita normale ha la mina di sola grafite, mentre quella copiativa contiene anche anilina o altri pigmenti. Questi pigmenti sono solubili perfino in acqua, ma creano delle vistose macchie. La matita copiativa può essere cancellata solo per abrasione, ad esempio con una gomma ottagonale in riba, che può cancellare anche le penne a biro. Non si può invece cancellare tramite un solvente chimico come le penne a biro.
Le matite copiative sono un oggetto reperibile in commercio senza particolari difficoltà, quali matite CF12 blu in legno di tiglio o con grafite Staedtler Kopier.
Uso nelle elezioni
Le matite copiative sono utilizzate in tutte le elezioni italiane degli ultimi 60 anni, a partire dal referendum fra monarchia e repubblica del 1946.
La modalità di votazione con la matita copiativa venne in seguito stabilita con il Testo Unico del 5 febbraio 1948, n. 26. Le disposizioni in merito al loro utilizzo non sono state modificate dalle leggi elettorali approvate dal dopoguerra ad oggi.
Non essendo allora diffusa la penna biro ed essendo poco agevole votare con penna e calamaio, il legislatore individuò nella matita copiativa un mezzo uniforme e difficilmente cancellabile per esprimere il voto. Le matite copiative erano comunemente utilizzate per firmare contratti e atti pubblici, prima dell'invenzione della penna a sfera.
La matita copiativa lascia un segno blu indelebile, se è bagnata ad esempio con saliva o una spugna per francobolli. Una spugna per francobolli è normalmente fornita nel materiale elettorale, ma nei manuali per i membri del seggio non è esplicitamente fatto obbligo di usarla in questo senso. La mina della matita dovrebbe essere inumidita al seggio, o direttamente dall'elettore, prima di segnare ogni nuova scheda elettorale.
La matita copiativa serve ad impedire cancellature e manomissioni dei segni che gli elettori appongono sulle schede. Se l'elettore deve esprimere una preferenza su più schede elettorali, la matita copiativa non lascia segni, se le schede vengono sovrapposte una sull'altra nella cabina elettorale. Inoltre, non lascia trasparire segni sulla scheda elettorale una volta piegata prima di metterla nell'urna. Infine, se il tratto lasciato dall'elettore è poco marcato oppure è apposto su un simbolo scuro, è visibile in controluce un segno della matita copiativa con riflessi violacei, senza il quale la scheda sembrerebbe bianca.
Gli elettori italiani possono votare esclusivamente con la matita copiativa che viene loro fornita dal Presidente di seggio, a pena di nullità della scheda. Le matite copiative si usano in tutti i tipi di tornate elettorali: locali, legislative, per il Parlamento europeo, referendum abrogativi. Le schede elettorali sulle quali è apposto un simbolo con matita non copiativa o penna sono nulle, anche se è chiara l'intenzione di voto dell'elettore, ovvero se è stata espressa una preferenza, forza politica o persona compatibile con le regole. Il loro uso non è previsto in tutti i Paesi europei. In Francia e Germania, ad esempio, il voto viene espresso con una penna a biro indelebile; San Marino adotta regole analoghe a quelle italiane.
Le matite copiative sono consegnate insieme al materiale elettorale, sono proprietà dello Stato e devono essere restituite dai membri del seggio, al termine dello spoglio dei voti. Gli elettori che non riconsegnano le matite copiative al Presidente di seggio insieme alla scheda incorrono in una sanzione pecuniaria da 103 euro a 309 euro
fa un po' di colore ...
ma lo sapevate voi? Io non l'hop mai bagnata...e dire che voto dal...
no non lo dico. -
Indie.
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asd
della matita lo sapevo
e quest'anno abbiamo dovuto depositare il cellulare
...
per i risultati no comment per ora va'
o mi sento male. -
_Nicoletta.
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Hai qualche buon sito dove vederli? . -
Indie.
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prova con quello del ministero degli interni
http://www.interno.it/
solo che ora ovviamente è lentissimo. -
_Nicoletta.
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Dati definitivi Italia per il Senato
Dati definitivi Italia per la Camera
mancano i voti esteri
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