Storia di parole

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  1. _Nicoletta
     
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    Troll



    Da NON DATE DA MANGIARE AI TROLL
    piccolo vademecum per difendersi da questi esseri inutili :adv:

    Nel gergo di Internet, e in particolare delle comunità virtuali come newsgroup, forum, mailing list o chatroom, per troll si intende un individuo che interagisce con la comunità tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente stupidi, allo scopo di disturbare gli scambi normali e appropriati.

    Spesso l'obiettivo specifico di un troll è causare una catena di insulti (flame war); una tecnica comune consiste nel prendere posizione in modo plateale, superficiale e arrogante su una questione già lungamente dibattuta, specie se la questione può già in sé suscitare facilmente tensioni sociali (politiche, religiose, ecc.).
    In altri casi, il troll interviene in modo semplicemente stupido (per esempio volutamente ingenuo), con lo scopo di mettere in ridicolo gli utenti che, non capendo la natura del messaggio del troll, si sforzano di rispondere a tono.
    Un troll particolarmente tenace e fastidioso può effettivamente scoraggiare gli altri utenti e causare la fine di una comunità virtuale. Se un troll viene invece ignorato (cosa che in genere rappresenta la contromisura più efficace), solitamente inizia a produrre messaggi sempre più irritanti ed offensivi cercando di provocare una reazione, per poi abbandonare il gruppo (fenomeno di autocombustione del troll).
    Nella gran parte dei forum, dei gruppi e delle chat, a prescindere dai moventi di chi li scrive, quasi sempre i messaggi impopolari o provocatori attirano reprimende, correzioni e risposte irritate da parte di chi non distingue fra comunità reale, in cui le persone sono esposte al rischio condiviso di violenza fisica, e comunità virtuale epistemologica basata sullo scambio di parole e idee. Gli usi e i costumi di discussione nati nelle comunità reali vengono trasportati ingenuamente in quelle virtuali dagli utenti inesperti, non ancora abituati alla gamma di giudizi ed opinioni espresse online, soprattutto se in modo anonimo.
    Dare da mangiare ai troll significa rispondere ai messaggi provocatori dei troll, dando così al troll nuovo materiale a cui rispondere, per gettare altra benzina sul fuoco del litigio. "Per favore non date da mangiare ai troll" è un messaggio di avvertimento che i vecchi utenti inviano ai nuovi quando questi ultimi pensano di averne individuato uno, perché il modo migliore di combattere un troll è ignorarlo completamente.
    Da NON DATE DA MANGIARE AI TROLL
    piccolo vademecum per difendersi da questi esseri inutili :adv:

    Uno dei primi riferimenti al termine "troll" che si trovano nell'archivio Usenet di Google è dell'utente "Mark Miller", rivolto all'utente "Tad" l'8 febbraio 1990. Però non è chiaro se il significato inteso da Miller fosse quello odierno o se avesse soltanto scelto un epiteto fra i molti possibili:
    (EN)
    « You are so far beyond being able to understand anything anyone here says that this is just converging on uselessness. The really sad part is that you really believe that you're winning. You are a shocking waste of natural resources - kindly re-integrate yourself into the food-chain...you mindless flatulent troll. »
    (IT)
    « Sei talmente lontano dall'essere in grado di capire qualunque cosa dica una qualsiasi delle persone qui, che (questa conversazione) sta approssimandosi all'inutilità. La cosa più triste è che credi davvero che tu stia vincendo. Sei uno scioccante spreco di risorse naturali: gentilmente, reinserisciti nella catena alimentare... fetente troll senza cervello. »

    L'etimo più probabile del termine troll si può trovare nella frase "trolling for newbies", che divenne popolare nei primi anni Novanta nel gruppo Usenet alt.folklore.urban. L'uso era piuttosto diverso dalla nozione attuale di troll: era infatti un detto scherzoso fra utenti di lunga data del gruppo che presentavano domande o argomenti tanto ripetuti e dibattuti nel gruppo che solamente un nuovo utente poteva mettersi a rispondere. Altri espansero il significato del vocabolo per includere il comportamento di utenti molto disinformati o delusi, anche in altri gruppi dove erano solo utenti occasionali; tuttavia i "troll" erano ancora considerati degli umoristi più che dei provocatori. In questo contesto, il nome "troll" si riferiva di solito all'atto piuttosto che all'autore.

    Alcuni degli utenti attivi da più tempo su Usenet continuarono ad usare il termine con il significato originale anche dopo che esso era passato a definire atti deliberati di provocazione tesi a generare scontri verbali.

    Nella letteratura ufficiale la pratica venne documentata per la prima volta da Judith Donath (1999), che usò molti esempi aneddotici da vari gruppi Usenet nella sua trattazione. L'articolo di Donath sottolinea l'ambiguità dell'identità in una "comunità virtuale" incorporea:

    "Nel mondo fisico c'è una intrinseca unità fra identità e individuo, perché il corpo fornisce di per sé una adeguata e inappellabile definizione di identità: la regola è "un corpo, una identità". (...) In questo il mondo virtuale è diverso, perché è composto di informazione invece che di materia."

    Donath fornisce una sintetica panoramica di giochi di mascheramento di identità che si basano sulla confusione fra comunità fisica ed epistemologica:

    "Trolleggiare è un gioco di false identità, compiuto senza il consenso degli altri partecipanti. Il troll cerca di farsi passare per un legittimo utente che condivide gli stessi interessi e argomenti degli altri; i membri del gruppo, se riconoscono un troll o altri impostori, cercano sia di distinguere i messaggi reali da quelli degli impostori, sia di fare in modo che l'impostore abbandoni il gruppo. Il successo o meno di questi tentativi dipende da quanto sono bravi (sia gli utenti che i troll) ad individuare le rispettive identità; alla fine, il successo o meno di questa strategia dipende da quanto diminuisce il divertimento che il troll ricava da questo gioco a causa del "prezzo" imposto dal gruppo.

    D'altro canto i troll possono danneggiare il gruppo in molti modi. Possono interrompere le discussioni, dare cattivi consigli, minare la fiducia reciproca della comunità degli utenti. Inoltre un gruppo di discussione che sia stato oggetto di attacco di un troll può "sensibilizzarsi" e rifiutare di discutere o rispondere a domande oneste ma ingenue, scambiandole per ulteriori messaggi del troll: questo può portare a osteggiare un nuovo venuto, che non sa nulla di tutta la vicenda e si ritrova rabbiosamente "accusato". Anche se l'accusa è infondata, essere considerati dei troll è molto dannoso per la propria reputazione online." (Donath, 1999, p. 45)[3]




    Alcuni tipi di messaggi e attività associati ai troll:

    Alcuni tipi di messaggi e attività associati ai troll:

    * messaggi fuori tema — "Potete aiutarmi a creare la mia pagina web?" (in un forum dove si parla di musica).
    * messaggi offensivi — "Sei un idiota se includi questo tipo di messaggi nella tua lista."
    * messaggi contenenti errori ovvi o gravi pecche — "Penso che 2001: Odissea nello spazio sia il miglior film di Roman Polanski."
    * messaggi intenzionalmente sgarbati o litigiosi — "Penso che George W. Bush sia il miglior/peggior Presidente della storia americana."
    * mandare intenzionalmente un'argomentazione oltraggiosa, imperniata deliberatamente attorno a un errore fondamentale ma nascosto; spesso il mittente si mette sulla difensiva se l'argomento viene confutato ma potrebbe invece continuare il discorso attraverso l'uso di ulteriori argomentazioni futili; questo è quello che viene chiamato "dar da mangiare" al troll.
    * includere contenuti multimediali offensivi come suoni o immagini in un messaggio, o inserire link a siti scioccanti che contengono tali contenuti. Spesso questi link sono mimetizzati come link normali.
    * quando si accende una flamewar (scambio acceso di opinioni), dichiararsi innocenti.
    * mandare messaggi contenenti trame di film e libri senza avviso, a volte celati in un messaggio altrimenti innocuo.
    * mandare immagini che hanno un'interpretazione politica in luoghi inopportuni.
    * lagnanze fuori tema a proposito della propria vita privata; a volte questo è il troll "grido d'aiuto".
    * sbagliare deliberatamente e ripetutamente a scrivere i nomi delle altre persone per turbarle e/o irritarle nella conversazione.
    * risposte plurime o paranoiche a opinioni personali espresse da singole persone — "Non penso che voi tutti ci crediate, vi siete coalizzati contro di me".
    * insultare persone perché non conoscono la grammatica, il che è un argomento piuttosto spinoso; ignoranza voluta delle regole grammaticali; o anche insultare altri perché scrivono male scrivendo peggio, con un effetto "ironico" che spesso riesce a far uscire le persone dalla loro ipocrisia.
    * ogni combinazione di quello che è scritto sopra. Per esempio un troll combinerà frasi ingiuriose scritte male.

    da Wikipedia
    image
    http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(internet)

    Motivazioni proposte per i troll:

    * Ricerca di attenzione: il troll cerca di dominare la discussione corrente incitando l'astio e dirottando efficacemente l'argomento in oggetto.
    * Divertimento: divertirsi alle spalle di chi riesce ad arrabbiarsi per le parole di un totale sconosciuto.
    * Grido d'aiuto: molti presunti troll, nei loro messaggi, espongono situazioni disperate o di grave disagio familiare, scolastico, finanziario o relazionale, sebbene sia impossibile sapere se siano vere o no. Alcuni credono che il trolleggiare sia un modo aggressivo di cercare in un dato forum una severa ma amorevole guida.
    * Troll autoproclamati e i loro difensori dichiarano che il trolleggiare è un modo astuto di migliorare la qualità della discussione, o un modo alternativo di vedere i rapporti di potere su grandi wiki pubbliche.
    * Far perdere tempo agli altri: uno dei maggiori temi nel trolleggiare è l'idea che si possa far perdere dieci minuti di tempo a dieci persone spendendo un solo minuto del proprio tempo. Alla maggior parte dei troll piace l'idea di far perdere tempo agli altri con poco o nessuno sforzo da parte loro.
    * Effetto Domino: correlato al divertimento, ma in modo specifico: iniziare una grande reazione a catena in risposta ad un singolo post iniziale, ottenendo un numero sproporzionato di risposte. Un comportamento simile a quello di un bambino che viene dato per disperso mentre in realtà si è solo nascosto, e si gode lo spettacolo di un gran numero di adulti che si danno un gran da fare per cercarlo.
    * Generare un cambiamento nell'opinione degli utenti: un troll può ostentare opinioni estreme per fare in modo che le sue vere opinioni, poi, sembrino moderate. Spesso il troll si serve di altre false identità, inscenando un falso dialogo pubblico. Alternativamente, il troll può fare l'avvocato del Diavolo per rinforzare l'opinione opposta a quella espressa (che è quella a cui il troll segretamente aderisce).
    * Testare la robustezza di un sistema contro gli attacchi sociali o altre forme di cattivo comportamento: per esempio violare platealmente le regole e i termini di uso per vedere se gli amministratori prendono contromisure e quali.
    * Combattere sentimenti di inferiorità o impotenza attraverso l'esperienza di controllare un ambiente.
    * Autopromozione.
    * Combattere il conformismo: molti troll si difendono sostenendo che il gruppo in cui postano è diventato troppo chiuso e conformista, e cercano di rimediare con una "terapia d'urto" scioccando gli altri utenti.
    * Satira: in questi casi gli utenti non si considerano dei troll ma piuttosto degli umoristi o dei commentatori politici.
    * Attacchi personali contro un particolare utente o gruppo di utenti.
    * Diminuire il rapporto segnale/rumore: diluire i messaggi interessanti nel gruppo affogandoli in un mare di banalità, insulti e ciarpame.
    * Una possibilità è che un troll stia provando la percepita anonimità di Internet come base di test per una personalità alternativa.
    * In caso di forum piccoli o di recente costituzione, un troll può tentare di provocare tanto disordine da scoraggiare gli altri utenti e svuotare il forum, in tutto o in parte.

    Come già detto è difficile rilevare direttamente le motivazioni dei troll, perché le risposte offerte dai sospetti troll sono spesso niente più che espedienti per continuare la loro attività di disturbo. Questo è un peccato, perché esistono alcune ragioni legittime, come riportato poco sopra, per cui un troll può fare quello che fa: tuttavia esistono anche modi educati e diretti di perseguire gli stessi scopi, senza dover ricorrere al genere di azioni per cui i troll sono tristemente noti. Poiché esistono diversi motivi che portano ad assumere il comportamento tipico di un troll, alcuni non necessariamente malintenzionati, stigmatizzare un utente come "troll" in senso negativo è un gesto avventato.

    Alcuni utenti di forum su internet sono considerati (o si considerano) "cacciatori di troll", ed entrano volontariamente in conflitto con un troll quando lo vedono emergere in un gruppo di discussione: spesso però finiscono per essere altrettanto dannosi dei troll stessi. Un singolo messaggio di un troll può essere ignorato, ma se un cacciatore di troll reagisce, il thread andrà immediatamente off-topic.

    Durante i conflitti causati dai troll il comportamento degli utenti di un gruppo si può classificare in una di queste sei categorie:

    * i Troll, che attivamente fomentano gli scontri e i litigi.
    * i Cacciatori di Troll che non iniziano il conflitto, ma se coinvolti ricambiano con gli interessi, dando luogo ad una vera escalation. Spesso usano i troll come scusa per il loro pessimo comportamento, e in molti casi accusano facilmente altri utenti di essere troll a prescindere dagli intenti di questi.
    * i Nobili: cercano di ignorare il conflitto, continuando a discutere gli altri argomenti che il gruppo stava trattando. Di solito esprimono una incurante riprovazione per il troll, ma non cercano di offenderlo. Si comportano come gli anziani del gruppo, postando consigli semplici ed efficaci del tipo "Non date da mangiare ai troll" o altre frasi che in generale hanno sempre lo stesso significato: "Ignoratelo e se ne andrà da solo".
    * i Moderanti: (non nel senso di "moderatori di sistema") cercano di risolvere il conflitto in modo che tutte le parti in causa restino il più possibile soddisfatte.
    * gli Spettatori: si ritirano dal conflitto. A volte abbandonano il forum disgustati.
    * i Dirottatori: iniziano una discussione off-topic in risposta ai post provocatori del troll, "dandogli da mangiare".

    I troll del tipo "in cerca di attenzione" cercano precisamente lo scontro con i cacciatori di troll, mentre quelli del tipo "grido d'aiuto" cercano la consolazione e la compassione offerta dai Moderanti.

    image

    Alla lunga un troll è sempre individuabile, perché tende a reiterare il suo comportamento nel tempo.

    La soluzione più semplice è ignorare a priori tutte le discussioni proposte da quest'individuo, se possibile metterlo in "ignore list", avvisando i nuovi utenti, in modo che non cadano nelle trappole che i troll tendono continuamente.

    La saggezza popolare suggerisce agli utenti di evitare di nutrire i troll, e di resistere alla tentazione di rispondere. Rispondere a un troll porta inevitabilmente la discussione fuori tema, nello sbigottimento degli osservatori, e fornisce al troll l'attenzione di cui ha bisogno. Quando i cacciatori di troll si avventano sui troll, rispondono con: "YHBT. YHL. HAND.", o "You have been trolled. You have lost. Have a nice day." ("Hai subito il trolling. Hai perso. Buona giornata.") Poiché i cacciatori di troll sono essi stessi (come i troll) affamati di controversie, i veri sconfitti sono gli altri utenti del forum che avrebbero preferito che non si arrivasse allo scontro.

    La letteratura sulla risoluzione dei conflitti suggerisce che indicare una persona che discute su Internet come un troll non aiuta a far cessare comportamenti disdicevoli. Una persona allontanata da un gruppo sociale, sia su Internet che nella vita, può assumere il ruolo di antagonista, e cercare di disturbare o far arrabbiare ulteriormente i membri del gruppo. L'etichetta di "troll", spesso segno di allontanamento dal gruppo, può quindi perpetuare il trolling.

    Normalmente si ottengono migliori risultati quando gli utenti si fanno carico del ruolo di moderatore e descrivono comportamenti più costruttivi senza giudicare né fare paragoni. I troll sono eccitati dai cacciatori di troll e frustrati da chi li ignora, e nessuna di queste emozioni produce risultati positivi per il forum. Affrontare i troll porta alle "flame wars". I troll frustrati dalla strategia "non date da mangiare ai troll" potrebbero lasciare il forum (e trollare da qualche altra parte, o diventare utenti responsabili) o potrebbero peggiorare finché non ricevono una risposta.

    I troll novizi spesso subiscono il Rimorso dei Troll, un sentimento di rimorso dopo che hanno perso il loro account (che sia da un Internet Service Provider o da un forum) come conseguenza delle loro azioni da troll.

    Utilità dei troll :huh:

    Chiedersi se un troll sia utile può sembrare un tipico esempio di comportamento da troll, e in effetti è difficile trovare dei vantaggi nella presenza di un rappresentante di tale categoria. Guardando le cose da un punto di vista distaccato, però, essi danno un involontario aiuto agli utenti meno smaliziati. In effetti, essi costringono la gente a non prendere per oro colato tutto quello che si trova nei newsgroup e nei forum, che forse perché appare in forma scritta viene spesso considerato aprioristicamente corretto.
     
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  2. _Nicoletta
     
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    Googlossario

    Il linguaggio dei nuovi media è usato, o meglio abusato, dalla maggior parte della popolazione che si affaccia con curiosità al mondo delle nuove tecnologie, senza avere alle spalle una minima, ma quantomeno generica, preparazione tecnica e culturale. Quante volte capita di leggere uno stesso termine su decine di siti diversi e non riuscire a comprenderne appieno il significato e le sue implicazioni?

    In qualità di studiosi (non azzardo l’appellativo di “esperti”) delle teorie, degli strumenti e delle pratiche di comunicazione, vogliamo dedicare questa sezione all’apprendimento ed approfondimento di vocaboli più o meno conosciuti, neologismi e “prestiti” di altre lingue, entrati ormai a pieno titolo nei nostri dialoghi quotidiani.

    Il Googlossario è un piccolo vocabolario d’emergenza che potrà esservi d’aiuto nel comprendere vocaboli a volte dal significato oscuro, o difficilmente traducibili in italiano, cui inevitabilmente vi imbattete durante la navigazione. Una particolare attenzione è dedicata al chiarimento dei termini relativi al funzionamento dei motori di ricerca, veri e propri strumenti di canalizzazione e pilotaggio dell’utente sulla rete.

    Il Googlossario è uno strumento interattivo ed in continuo aggiornamento: non esitate a richiedere spiegazioni, o ad inserire voi stessi correzioni, nuove parole o definizioni, così da renderlo più completo ed utile alle vostre necessità!

    ACCOUNT
    Letteralmente “cliente” indica un identificativo (nome, numero o sigla) che viene fornito a chi voglia usufruire di un servizio online (es. l’account di posta elettronica), sia esso gratuito o a pagamento.

    ADWARE
    Software gratuito in cui sono inserite delle pubblicità, di solito banner che rallentano la navigazione. Questo fa sì che il produttore del software possa trarre profitto dal suo lavoro senza che l’utente finale sia costretto a pagare il software. Molti poi danno l’opzione attraverso cui è possibile pagare una somma per rimuovere i banner.

    ADVERTISER
    E’ l’inserzionista, colui che pubblica l’annuncio pubblicitario.

    BANNER
    Striscia pubblicitaria inserita in un sito web. Generalmente essa riporta nome, logo o immagine aziendale dell’inserzionista o di un prodotto; cliccando sul banner si può essere reindirizzati su una nuova pagina dedicata all’inserzione, in genere la sua stessa Home Page.

    BOX DI RICERCA
    E’ la casella propria di Google in cui si digita il termine da trovare e si dà avvio alla fase di ricerca.

    CLICK FRAU
    Definizione di un’azione fraudolenta da parte di chi possiede siti associati al pay per click: in sostanza si simula la visita di utenti, in realtà inesistenti, verso le pagine sponsorizzate per ottenere la percentuale dovuta al momento del click sull’inserzione.

    CLICK RATE
    E’ l’indicatore della percentuale di click su un banner pubblicitario, dunque è un parametro utile per verificare l’efficacia della campagna pubblicitaria scelta e per stabilire il costo dell’inserimento di un banner in una pagina web.

    COOKIE
    In inglese letteralmente biscottino, in ambito Internet indica un file che si crea durante il collegamento ad un certo sito, che viene poi memorizzato sul proprio pc. Esso fornisce dati utili al monitoraggio dell’utente, come informazioni sulla data del primo accesso, dell’ultimo collegamento effettuato, della frequenza, dell’ID, etc..Nonostante la garanzia del rispetto dei dati strettamente personali, sono in atto da sempre aspre controversie sul diritto alla privacy e ad una navigazione anonima. Inoltre sebbene sia possibile scegliere di non accettare i cookies durante la navigazione, molti siti e servizi online, abilitando questa opzione, divengono totalmente inaccessibili.

    DIRECTORY
    1) Nel disco rigido o in altre unità di memoria di massa è una zona contenente files ed altre directories. Nel sistema operativo Windows, ad esempio, essa è rappresentata dall’icona di una cartella.
    2) In Internet essa è un server, o un insieme di server, dedicato all’indicizzazione delle pagine web. Le directories, di norma compilate manualmente, per mezzo di una sottomissione dell’utilizzatore, spesso implicano un processo editoriale di selezione/catalogazione, e servono a restituire elenchi di collegamenti web attinenti agli argomenti cercati.

    DOMINIO
    Definisce il nome alfabetico che identifica un server Internet; ad esso è abbinato un indirizzo IP numerico per il trasferimento dei dati.

    EDITOR
    E’ la figura professionale, o anche il programma specifico, che viene utilizzato per creare e modificare testi in formato elettronico. Si parla quindi di editor html o di testo a seconda del tipo di linguaggio utilizzato.

    FAQ
    Frequently Asked Questions, ovvero dubbi e domande più frequenti che vengono raccolte in una serie di pagine dedicate a fare chiarezza tra gli utenti e ad evitare la ripetitività delle richieste di spiegazioni in merito ad un prodotto o servizio.

    FEED-BACK
    Letteralmente è il “ritorno informativo”, ovvero uno strumento di marketing che serve a cogliere la reazione ad un certo prodotto/servizio.

    HELP DESK
    Termine usato per indicare un software o un luogo virtuale per gestire gli aiuti agli utenti di un sistema informatico.

    HTTP
    Hyper-Text-Transfer-Protocol. Indica il protocollo di trasmissione utilizzato per trasferire documenti ipertestuali sul Web. Nello specifico, la sigla http anteposta ad un indirizzo internet, indica il trasferimento dei dati dal server al proprio sistema operativo.

    HOSTING
    Disponibilità (a pagamento o gratuita) di spazio su un server Internet per la registrazione di file personali o per la realizzazione di un sito. L’hosting a pagamento può arrivare anche a cifre ingenti se avviene con un ISP italiano, mentre ha un costo molto inferiore se avviene con un server estero. Esistono poi dei server che forniscono spazio gratuito (fra i 5 ed i 15 Mb) per ospitare pagine e siti, ma non a fini commerciali.

    ID
    E’ l’abbreviazione della parola “identificativo”, e rappresenta appunto l’identità dell’utente che vuole accedere ad una pagina Web o ad un servizio cui si è registrato in maniera gratuita o anche a pagamento.

    INDICIZZARE
    Questo verbo ormai famoso sta ad indicare il processo svolto da un motore di ricerca per analizzare ed organizzare i contenuti presenti in un sito Web, in un database, in un qualsiasi contenitore di dati. Una buona indicizzazione permetterà di trovare con semplicità le informazioni richieste.

    ITEM
    Dall’inglese “voce”, nel senso di prodotto, elemento. Si riferisce ad un oggetto materiale/immateriale presente in una descrizione, in un catalogo di e-shop, in un negozio online, in una piazza virtuale e via dicendo.

    JOINT VENTURE
    Indica l’unione di due o più aziende che intendano realizzare un prodotto industriale o commerciale; questo sodalizio richiede dunque l’utilizzo collaborativo e sinergico delle risorse impegnate da ciascuna impresa partecipante.

    JUNK MAIL
    Termine usato per definire la posta elettronica a bassissimo valore informativo, la cosiddetta posta-spazzatura (vedi spam).

    KEYWORD
    Letteralmente “parola chiave”, consiste appunto nel vocabolo che l’utente inserisce in un motore di ricerca per ottenere una serie di informazioni e risorse in materia. Per rendere la ricerca più precisa, ottenendo una selezione migliore dei collegamenti listati, è consigliabile immettere più di una keyword, usando, se necessario, gli operatori booleani.

    LABEL
    E’ l’etichetta usata per classificare un prodotto. In alcuni programmi di posta elettronica (es. Gmail) è uno dei sistemi per catalogare le e-mail ricevute, e renderne più facile l’archiviazione ed il richiamo.

    LOGFILE
    Tutti gli eventi generati dall’interazione del sito web con il mondo esterno sono memorizzati sequenzialmente dal webserver in un particolare file detto logfile. I webserver più comuni (Apache al primo posto e Microsoft IIS al secondo) si dividono circa l’80% del mercato e producono logfile uniformati agli standard NCSA e W3C.

    MAILBOX
    La casella, ospitata generalmente su un server, che contiene temporaneamente tutti i messaggi di posta elettronica di un utente, in attesa che essi vengano poi scaricati sul proprio pc tramite appositi programmi client.

    MICROSITE (minisito)
    Definisce un sito di piccole dimensioni, spesso creato a bella posta per promuovere un evento o lanciare un nuovo prodotto. Può verificarsi che il suo ciclo di vita online sia limitato alla durata dell’offerta promozionale.

    MOBILE DATA USERS
    Sono tutti gli utenti che si collegano ad Internet attraverso l’utilizzo di dispositivi mobili, come cellulari, PDA, computers portatili, etc..

    NETIQUETTE
    Neologismo che descrive l’insieme delle regole di “buona educazione” della Rete; questa sorta di galateo della realtà virtuale, pur non avendo una codifica universalmente riconosciuta, è una prassi fortemente sentita dal popolo del Web, tanto che la mancanza di rispetto per queste regole non scritte può causare l’esclusione da gruppi di discussione e/o comunicazione (forum, chat, newsgroup, etc..)

    NEWBIE
    Colui che è alle prime armi con gli strumenti del Web, un neo-utente con poca esperienza della navigazione in Rete.

    ORDER FORM
    E’ un vero e proprio modulo d’ordine; insieme all’email ed al carrello elettronico, è uno dei modi per effettuare un ordine sul Web.

    OUTSOURCING
    E’ l’atto di assegnare un determinato compito o lavoro ad organizzazioni esterne specializzate. Il fenomeno ha avuto grande risonanza negli ultimi anni, grazie ad una professionalizzazione sempre più dettagliata e quindi ad una maggiore delega dei compiti e suddivisione delle competenze.

    PAGE RANK
    Tecnicamente è un algoritmo, una tecnologia proprietaria che sfrutta la struttura dei link all’interno di Internet come mappa stradale e strumento di organizzazione: esso misura la posizione di una pagina o di un sito web all’interno di un motore di ricerca ed il valore dedotto non indica semplicemente il grado di “popolarità” di una pagina sul web, ma si spinge fino ad indicare un certo grado di “autorevolezza”. Il PageRank classifica i documenti in base alla loro importanza, alla pertinenza dei contenuti, ma anche in proporzioni ai links che creano un network attorno al sito in questione. Il PageRank è in definitiva uno dei tanti fattori che contribuisce a determinare la posizione della pagina stessa nei risultati delle ricerche: più il PageRank è alto e più sarà alta la posizione della pagina.

    PAY PER CLICK
    E’ un sistema che garantisce il posizionamento in testa ai risultati per una certa parola chiave, dietro il pagamento di un tanto a visita (click). La quota è determinata da un’asta fra tutti i gestori dei siti che aspirano alle prime posizioni per quella parola chiave; tale quota varia a seconda di quanto una parola chiave è ambita, e può andare dalla base d’asta minima di 5 centesimi di dollaro a 2-3 dollari e oltre.

    PERMALINK
    E’ un link permanente, che l’utente può mettere a quei siti che vengono spesso cambiati o archiviati, come nel caso dei blog. Il Permalink si riconosce perché termina col simbolo #.

    PHISHING
    La forte assonanza con l’inglese fishing (pescare), si riferisce all’uso illegale di sistemi come email e siti web che simulano raccolte-dati sul web per carpire, o meglio pescare, informazioni private sugli utenti (ad esempio numeri di carte di credito, etc..).

    PINBOARD
    Letteralmente “bacheca elettronica”, è una pagina che raccoglie annunci di compravendita e può generare transazioni che possono essere effettuate e portate a termine esclusivamente dalle due parti coinvolte.

    POLICY
    La “politica”, nel senso di regole di comportamento, normative suggerite, imposte, adottate da un sito oppure indirizzate agli utenti di un servizio o di una comunità virtuale.

    POP-UP
    Sono finestre contenenti inserzioni pubblicitarie, che si aprono automaticamente quando l’utante entra in un sito o clicca un link. La maggior parte degli utenti tende a chiudere rapidamente questo mezzo pubblicitario invasivo, che ne disturba fastidiosamente la concentrazione durante la navigazione.

    QUERY
    E’ la richiesta che l’utente effettua in rete tramite i diversi strumenti di ricerca.

    RANKING
    Termine usato per descrivere la posizione in cui viene mostrato un sito all’interno della lista di risultati di una ricerca fatta in base alla keyword inserita. Ovviamente un buon ranking aumenta la possibilità di un sito di essere facilmente e frequentemente visitato.

    SPIDER
    Sono programmi automatici di navigazione dei siti web che hanno la finalità di raccogliere, per parte del motore di ricerca, i dati necessari all’indicizzazione del sito in questione, e quindi per la conseguente associazione logica tra sito web e ricerca effettuata su quel motore.

    TAG
    Sono i comandi che si usano nel linguaggio Html per fornire istruzioni sulla formattazione del documento; nel codice sono sempre compresi tra questi due segni <>.

    TOOLBAR
    Con questo termine si definisce la riga di pulsanti sotto la barra dei menu in un programma, che raccoglie tutti gli strumenti installati per quel determinato programma e permette di richiamare varie funzioni in modo intuitivo e veloce.

    URL
    Letteralmente Uniform Resource Locator, definisce l’indirizzo completo che identifica la posizione di ciascuna risorsa su Internet. Una URL è costituita da una sigla iniziale che indica il tipo di protocollo utilizzato (http, Ftp, Gopher..), cui seguono le due barre (://) e l’indirizzo completo del nome dell’host, del dominio, del file da richiamare.

    UPLOAD
    E’ la procedura inversa al download, che consiste nell’inviare dal proprio computer un file in un altro computer, con sistema remoto.

    USER ID
    Si definisce con questo termine un nome o una sequenza alfanumerica che identifica in maniera univoca (generalmente insieme ad una password) un utente di un computer, di una rete o di un sito.

    USERNAME
    E’ il nome scelto dall’utente per l’accesso ad un sito o servizio online, che viene digitato in fase di identificazione del log-in.

    W3C
    E’ l’acronimo del World Wide Web Consortium, un’organizzazione internazionale che promuove gli standard ed i protocolli per l’evoluzione del Web.

    WHOIS
    Si tratta di un servizio disponibile su Internet che consente agli utenti di interrogare i database privati (domini, reti, host) per ottenere informazioni di pubblico dominio riguardanti eventuali proprietari di domini, etc.

    WI FI
    Letter. Wireless Fidelity, definisce un certo tipo di rete wireless che usa la specifiche della famiglia 802.11, proprietà garantita dall’assegnazione di un certificato di qualità.

    WIZARD
    E’ un aiuto interattivo che guida l’utente fino al compimento di una certa azione, come ad esempio l’installazione di un software, o l’uso di particolari strumenti del programma stesso.

    WLAN
    Indica una rete locale wireless, in cui appunto un utente può collegarsi alla rete senza fili, attraverso dispositivi mobili, anche da luoghi pubblici come alberghi, aeroporti, stazioni, etc..

    WYSIWYG
    Famoso acronimo che si traduce con “What You See Is What You Get” ed indica l’esatta corrispondenza tra ciò che viene mostrato sul monitor e quello che sarà effettivamente stampato. La frase fu utilizzata per la prima volta durante la presentazione da parte di Jonathan Seybold del primo editor di testi Bravo (1970).

    ZIPPARE
    E’ un termine italianizzato, il cui significato si riferisce alla compressione ed archiviazione di file attraverso l’uso di un determinato programma che li trasforma in ZIP-file (un formato di compressione, appunto, che riduce l’accupazione di spazio in memoria e si ottiene grazie a programmi dedicati, come ad esempio Winzip).

    link: http://www.googlisti.com/googlossario
     
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  3. _Nicoletta
     
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    eBook

    Un eBook (electronic book) è un libro in un formato elettronico.

    Può essere scaricato da internet e e letto su personal computer da tavolo, su portatili o su computer palmari sui quali è installato l’apposito programma di lettura (eBook reader).

    Le possibilità di lettura sono sostanzialmente:
    con un PC fisso si può leggere un libro seduti alla scrivania di casa;
    con un PC portatile si può leggere quasi dovunque;
    il massimo della flessibilità e comodità si raggiunge con un Pocket PC, cioè un PC palmare dotato di schermo a colori che può contenere circa qualche decina di libri cartacei.

    Più o meno il formato eBook abbassa il prezzo del 20% rispetto a quello del libro tradizionale.

    Con il formato eBook è inoltre possibile:
    scegliere la dimensione dei caratteri con cui visualizzare il testo, facilitando la lettura dell’opera;
    ricercare parole o frasi contenute nell’opera;
    inserire nel testo diversi segnalibri creando un indice personalizzato;
    inglobare dizionari completi (al momento sono nella lingua inglese), cui accedere automaticamente ogni volta che si desidera verificare il significato di una parola;
    evidenziare il testo con i classici colori degli evidenziatori;
    inserire note e commenti direttamente nel testo, ottenendo poi un indice degli stessi.

    Dove e come acquistare o scaricare gratuitamente un eBook
    Il primo sito italiano per la vendita di libri digitali in formato MS Reader, leggibili con il software Microsoft Reader, é Mondadori.com. Nella sezione gratuiti sono disponibili e quindi scaricabili alcuni titoli dimostrativi. A seguire Apogeo. Io invece conosco liber liber! Link: http://www.liberliber.it/
    da: http://www.librilibrilibri.net/laboratorio...tura-lacquisto/
    il resto è piuttosto una pubblicità a Microsoft che informazione :paper:


     
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  4. _Nicoletta
     
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    CONTATORI VISITE: HITS E VISITATORI UNICI

    Non e' raro, visitando un sito web, trovare sulla homepage un piccolo contatore il cui compito è registrare il numero di visite ricevute.
    Spesso, troppo spesso in verità, i numeri parlano di migliaia di visite ricevute quotidianamente, ma è davvero così?
    No, purtroppo quasi mai. Proviamo a spiegare il perchè.
    La maggior parte dei contatori che vengono installati (quando non addirittura servizi gratuiti esterni al sito stesso) in realtà registrano e calcolano i cosidetti HITS e non i VISITATORI UNICI.
    Vuoi per sincera ignoranza dovuta all'incompetenza di molti webmaster improvvisati, vuoi per una sorta di maliziosa strategia, questo fatto viene quasi sempre sottaciuto. Noi crediamo sia invece onesto nei confronti di tutti che certi ingannevoli meccanismi vadano svelati.

    Cosa sono gli HITS e cosa i VISITATORI UNICI

    Hit (richiesta di accesso ai files)

    Una pagina web è una sorta di "collage" composto da numerosi files.
    Costituisce un hit qualsiasi richiesta di file pervenuta ad un server web. Così, se una pagina web è costituita da un file HTML e da sei immagini, la visualizzazione completa all'interno della finestra di un browser sia della pagina sia delle immagini in essa contenute corrisponderà alla registrazione di sette hit nell'apposito file di log del server, pur corrispondendo ad un unico visitatore. Viene facile comprendere come un unico visitatore che legga magari 10 pagine di un sito, le quali producono a loro volta 10 HITS ciascuna, faccia scattare il contatore a + 100 pur corrispondendo in realta' ad un unico accesso reale.

    Unique visitor (visitatore unico)

    Viene conteggiato come visitatore unico di un sito quel visitatore che - identificato principalmente per mezzo dell'indirizzo IP, ma anche per mezzo di cookie o di un'esplicita procedura di registrazione - effettua due o più visite ad un sito in un dato arco di tempo. Anche in questo caso, però, le aspettative di conoscenza legate ai valori numerici rilevati si scontrano purtroppo con difficoltà oggettive: nel caso del tracciamento per mezzo dell'indirizzo IP, può capitare infatti che - grazie all'assegnamento di IP dinamici da parte di un server - utenti diversi si colleghino in successione con lo stesso IP oppure il medesimo utente si colleghi più volte di seguito con un IP diverso. In entrambi i casi il numero di visitatori unici registrato risulta non veritiero.
    Allo stesso modo, il rilevamento degli utenti unici può essere falsato quando il tracciamento avviene per mezzo di cookie ed una stessa persona si collega più volte ad uno stesso sito:

    * con un browser che è impostato per rifiutare i cookie;
    * alternativamente con browser differenti;
    * da computer diversi.

    Rimane comunque un valore che, seppur con un suo margine di errore, si avvicina a quello reale molto più di quanto non faccia il conteggio degli hits.


    Link: http://altrenotizie.org/alt/modules.php?op...article&sid=630
    SPOILER (click to view)
    Altrenotizie.org ha scelto di fornire ai suoi visitatori dati i più reali possibili.
    Se avessimo scelto di spacciare per "visite" gli "hits", al momento della stesura di questo scritto il nostro contatore porterebbe la considerevole cifra di 2.213.470, come dimostra il sottostante screenshot del servizio statistiche interno al nostro server.
    Forse avremmo potuto pavoneggiarci un po' di più, ma la nostra coscienza sarebbe stata sicuramente un po' più sporca.
    Altrenotizie ha scelto di dire quello che sa e quello che altri non dicono. A cominciare da se stessa.
     
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  5. _Nicoletta
     
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    CITAZIONE (_Nicoletta @ 25/2/2008, 23:25)
    Avatar

    Cosa sono gli avatar?

    La parola avatar deriva dalla metafisica indiana e significa reincarnazione. ah però... :paper:

    Il nostro alter ego virtuale nei mondi attivi è l'avatar.



    1° L'AVATAR è molto di più di una semplice immagine...



    2° Serve a dare una immagine di come sei fatto in poche parole...

    Interessante presentazione su slide share sull'avatar
    http://www.slideshare.net/Ibridamenti/daniele-muriano
     
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  6. _Nicoletta
     
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    Pseudobiblium
    Uno pseudobiblium (plurale: pseudobiblia) è un libro mai scritto, ma citato come vero (con il titolo o addirittura con qualche estratto) in libri di narrativa realmente esistenti. Il termine fu coniato per la prima volta da Lyon Sprague de Camp nel 1947. Si tratta dunque di un libro immaginario, creato come artificio narrativo.

    Secondo lo scrittore di racconti fantastici Howard Phillips Lovecraft, il Necronomicon (il cui titolo originale in arabo è Al Azif) è un testo di magia nera redatto da uno stregone arabo di nome Abdul Alhazred, vissuto nello Yemen nell'VIII secolo d.C. e morto a Damasco in circostanze misteriose (si dice fatto a pezzi in pieno giorno da un essere invisibile).

    In realtà il Necronomicon è uno pseudobiblium, cioè un libro mai scritto, ma citato come se fosse vero in libri realmente esistenti. Il Necronomicon, infatti, è solo un espediente letterario creato da Lovecraft per dare verosimiglianza ai propri racconti, che diventò gradualmente un gioco intellettuale quando anche altri scrittori cominciarono a citarlo nei loro racconti di genere horror o fantascientifico. Lo stesso Lovecraft fu quasi costretto, a un certo punto, a confessare che il Necronomicon era una sua invenzione quando si accorse che troppi suoi fans lo avevano preso sul serio; ed anche oggi non mancano persone che credono alla reale esistenza del Necronomicon.

    C'è incertezza su quale possa essere stata la fonte ispiratrice di Lovecraft per la creazione del Necronomicon. Secondo De Turris e Fusco sarebbe stata la Clavicola di Salomone, un celebre grimorio che l'autore di Providence avrebbe conosciuto attraverso Cerimonial Magic, un libro di A. E. Waite del 1898, mentre secondo lo studioso americano Roger Bryant il Necronomicon sarebbe un adattamento del Picatrix, un testo arabo di magia del XII secolo. Per Domenico Cammarota, invece, il Picatrix non può essere la fonte del Necronomicon perché non è un testo di magia, ma di alchimia e di erboristeria. Lovecraft, però, si sarebbe ispirato al suo autore, l'alchimista iracheno ‘Abd al-Latīf, per creare la figura di Abdul Alhazred.


    Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Pseudobiblium --> qui c'è l'elenco di svariati pseudobiblia ^ ^
    Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Necronomicon
     
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  7. _Nicoletta
     
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    Spyware
    si definisce solitamente come una categoria di malware (malware = qualsiasi software dannoso, virus compresi) che comprende alcuni programmi, in genere trojan horse il cui scopo è quello di appropriarsi di informazioni personali, password, numeri di carte di credito per infiltrarsi in un computer consentendo all'autore dell'attacco di assumere il controllo in modalità remota. Ovviamente senza che il proprietario del computer ne sia a conoscenza o abbia dato il proprio consenso.

    Anche i cookie di rilevamento possono essere considerati come un tipo di spyware, in quanto si tratta di piccoli file archiviati nel browser Web e inviati automaticamente al sito Web principale quando si visita di nuovo e possono contenere dati quali la cronologia di esplorazione e altre informazioni simili.

    Esistono vari tipi di spyware a seconda del livello di pericolosità. In linea generale variano da minacce effettivamente pericolose a minacce solo potenziali con effetto sulla privacy, ecco perché la stessa categoria viene talvolta denominata Programmi potenzialmente pericolosi o PUP. Un esempio specifico di PUP è l'adware, un software progettato per distribuire annunci, solitamente tramite la visualizzazione di popup. Può essere fastidioso ma non proprio dannoso.

    Cosa significa virus?

    Un virus è un codice dannoso che si copia e si diffonde in maniera automatica, spesso passando inosservato fino al compimento del danno. Alcuni virus rappresentano una minaccia seria perché eliminano file o li modificano deliberatamente, mentre altri agiscono in maniera apparentemente innocua, riproducendo ad esempio un brano musicale. Tuttavia, tutti i virus sono pericolosi a causa della capacità di base di moltiplicazione. Anche un virus semplice è in grado di assorbire tutta la memoria di un computer in un istante causando un'interruzione.

    Il worm è una sottocategoria di virus che, a differenza dei virus normali, non necessita di un oggetto "trasportatore" a cui collegarsi; si invia automaticamente ad altri computer, solitamente tramite e-mail provocando spesso sovraccarichi sui server e-mail e sui sistemi di rete.

    Diversamente dallo spyware, che appartiene a una categoria di malware alquanto complessa, un virus è sempre dannoso e indesiderato.
     
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  8. _Nicoletta
     
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    SUSHI

    Nella cucina giapponese il sushi (鮨 o 鮓 o, più comunemente 寿司) è un cibo a base di riso cotto con aceto di riso, zucchero e sale e combinato con un ripieno o guarnizione di pesce, alghe, vegetali o uova. Il ripieno può essere crudo, cotto o marinato e può essere servito disperso in una ciotola di riso, arrotolato in una striscia di alga o disposto in rotoli di riso o inserito in una piccola tasca di tofu.

    In Giappone la parola sushi si riferisce ad una vasta gamma di cibi preparati con riso. Al di fuori del Giappone viene spesso inteso come pesce crudo, o come riferimento ad un ristretto genere di cibi giapponesi, come il maki o anche il sashimi (che è pesce servito senza il riso).

    Le origini del sushi sono molto incerte quanto all’epoca. L’opinione più diffusa è che sia stato portato dai monaci buddisti tornati dalla Cina nel VII secolo.

    Molto simile al sushi fu un preparazione che comparve in Giappone già con l’introduzione della coltivazione del riso, intorno al IV secolo a.C., variante di un antico metodo per conservare il pesce molto diffuso in Asia sud-orientale e in Cina: il pesce crudo veniva disposto a strati con il sale alternato al riso e tenuto pressato per qualche settimana; in seguito veniva lasciato fermentare per mesi. Questo tipo di sushi si chiama naresushi, ancora molto apprezzato nella zona di Tokyo. Nel XVII secolo si cominciò ad aggiungere aceto di riso per abbreviare i tempi di fermentazione del riso e il pesce veniva marinato o cotto.

    Fu soltanto intorno al 1820 che comparve ad Edo (l’odierna Tokyo) la ricetta più vicina al sushi dei nostri tempi. Hanaia Yonei è l’ideatore del nigirizushi; fu il primo a servire sul suo banco bocconcini di riso aromatizzati all’aceto con sopra fettine di pesce crudo. Da allora la vendita del sushi per strada diventò un uso diffuso.

    Una cosa curiosa era la tenda bianca fissata alle bancarelle alla quale i clienti si pulivano le mani dopo aver consumato il sushi. Un sistema infallibile per individuare il miglior rivenditore era quello di guardare la tenda: più era sporca, più il posto era frequentato e quindi migliore il sushi che lì veniva servito.

    Da allora, il sushi si è diffuso in tutto il Giappone e in tutto il mondo dando vita a tantissime varianti.

    Maestro di sushi

    Volontà e disciplina sono le doti indispensabili per diventare cuoco di sushi, completate da forte personalità. Durante i primi due anni, un apprendista può soltanto osservare il proprio Shokunin e inoltre svolgere mansioni di lavapiatti o pulizia di pavimenti. In seguito imparerà la tecnica di cottura del riso (preparazione molto importante e difficile) e solo dopo quattro anni potrà apprendere l’arte del taglio del pesce e della composizione del sushi. In questo stesso periodo imparerà anche ad acquistare il pesce al mercato, cosa che richiede molta esperienza.

    Quella dello chef di sushi è da sempre una professione maschile: tradizionalmente si riteneva che le mani femminili avendo mediamente una temperatura più alta, rovinassero il pesce durante la manipolazione. Oggi però si può trovare una donna alla preparazione del sushi.



    Link: http://sparky-club.spaces.live.com/blog/cn...!4010.entry

    Link sul Bento
    il "cestino del sushi da asporto"
    (in italiano : http://it.wikipedia.org/wiki/Bento
    e più ricco in inglese: http://en.wikipedia.org/wiki/Bento
     
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  9. _Nicoletta
     
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    Per ora in inglese
    se qualcuno di buona volontà vuole tradurre
    fa un piacere a tutti ^_^
    Adware
    Typically, adware components install alongside a shareware or freeware application and bring targeted advertisements to your computer. These advertisements create revenue for the software developer. Adware displays web-based advertisements through pop-up windows or through annoying advertising banners.
    Browser Helper Object (BHO)
    A Browser Helper Object (BHO) may appear as a helpful browser toolbar within Microsoft Internet Explorer (IE). Malicious BHO's can change your default home page to point to some other site or send histories of your web-browsing habits to third-parties for the purposes of targeted advertising.
    Browser Hijackers
    Browser hijackers can take control of your web browser. They may alter your browser settings or change your default home page to point to some other site and they are capable of sending personal information to third-parties. They may not be detected by firewall software as they are capable of appearing as part of IE itself. Due to the variety of functions a browser hijacker can possess, it can be categorized as a Trojan.
    Cropware
    The duplicate, useless products that advertise online to plague Google ads. With fake security alert or exaggerated threats on the computer, it goad the user to purchase.
    Dialers
    Generally, this is software that is installed on your PC that dials a phone number. some dialers connect to Internet Service Providers (ISPs) and are designed to provide genuine assistance. However, malicious dialers can attempt to connect you to long-distance or toll numbers without your consent, resulting in expensive phone bills.
    Keyloggers
    Also known as 'key loggers' or 'keystroke loggers', these are programs that run in the background on your computer and are capable of recording every keystroke you make on your keyboard. Keyloggers can store information, which could very well include personal details and passwords that you have typed into your computer, such that it can later be retrieved by third-parties.
    Malware
    A generic term used to encompass malicious spyware, including adware, Trojans, browser hijackers, keyloggers, dialers and tracking cookies.
    Spyware
    A stealthy application that makes use of your Internet connection, gathering and transmitting information on various activities you conduct on your computer to third-parties. This information is often collected and sent without your knowledge or consent. Like adware, spyware often installs as a third-party component bundles with a freeware or shareware application, which can make the distinction between the two somewhat ambiguous. In some places on the Internet, you may also see 'Spyware' used as a generic term to encompass malware.
    Rogueware
    Installs without giving adequate information to the user during the installation. After installation, runs immediately without giving no option for user to consent. Gives false alarm about the malware presence on the computer so as to mislead the user to buy the product in order to clean the purported malware.
    Tracking Cookies
    Internet browsers write and read cookies, which are small text files with small amounts of data (such as web site settings) which are placed onto your computer by visiting certain web sites. In many cases, cookies provide a benefit to users as they can retain settings for when you next visit a web site. In some instances, however, cookies are used to consolidate and track your behaviour across different web sites, providing marketers with information about your web browsing habits.
    Trojans
    Like spyware, Trojans (also known as Trojan horses) can slip into your system and run without your knowledge. They are capable of possessing a variety of functions. For example, some use your computer's modem to dial long-distance or toll numbers (like a dialer), potentially generating expensive phone bills. Unlike viruses and worms, Trojans do not replicate themselves.

    da http://www.iobit.com/glossary.html
     
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  10. _Nicoletta
     
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    catena di Sant'Antonio

    L'origine dell'espressione "catena di Sant'Antonio"

    Secondo uno dei più autorevoli siti dedicati alle leggende metropolitane, il Centro per la Raccolta delle Voci e delle Leggende Contemporanee, il termine deriva da una tradizione molto diffusa a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso (il 1900): si riceveva una lettera che iniziava con "Recita tre Ave Maria a Sant'Antonio"e proseguiva descrivendo le fortune capitate a chi l'aveva ricopiata e distribuita a parenti e amici e le disgrazie che avevano colpito chi invece ne aveva interrotto la diffusione.

    All'epoca la catena si diffondeva ricopiandola a mano e per posta; poi si è gradatamente tecnologizzata. Con l'avvento delle fotocopiatrici è scomparsa la ricopiatura manuale, e con l'arrivo di Internet è cessata anche la spedizione postale, soppiantata dalla più efficiente (e meno costosa) distribuzione istantanea via e-mail.
    link http://attivissimo.blogspot.com/2004/06/pe...antonio-si.html
     
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  11. _Nicoletta
     
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    BIOS
    Il BIOS (« Basic Input/Output System » tradotto « Sistema di gestione elementare delle entrate/uscite ») è una componente essenziale del computer, che permette il controllo degli elementi hardware.

    Si tratta di un piccolo software di cui una parte è in una ROM (memoria morta, cioè una memoria che non può essere modificata), e un'altra parte si trova in un EEPROM (memoria modificabile con impulsi elettrici, da cui il termine flashare per designare l'azione di modifica dell'EEPROM).

    Il POST

    Quando il sistema è messo sotto tensione o riavviato (Reset), il BIOS fa l'inventario dell'hardware presente nel computer e effettua un test (detto POST, per "Power-On Self Test") per verificarne il corretto funzionamento.

    * Effettuare un test del processore (CPU)
    * Verificare il BIOS
    * Verificare la configurazione del CMOS
    * Inizializzare il timer (l'orologio interno)
    * Inizializzare il controllore DMA
    * Verificare la memoria viva e la memoria cache
    * Installare tutte le funzioni del BIOS
    * Verificare tutte le configurazioni (tastiera, dischetti, dischi rigidi…)

    Se il POST riscontra un errore, cercherà di continuare l'avvio del computer. Tuttavia, se l'errore è grave, il BIOS bloccherà il sistema e se possibile :

    * visualizzerà un messaggio sullo schermo (l'hardware di visualizzazione potrebbe non essere ancora inizializzato oppure difettoso);
    * emetterà un segnale sonoro, come una sequenza di bip (beeps in inglese) che permettono di diagnosticare l'origine del guasto;
    * invierà un codice (detto codice POST) sulla porta seriale del computer, che potrà essere recuperata con uno specifico hardware di diagnostica.

    Se tutto risulta corretto, il BIOS emetterà generalmente un breve bip, segnalando l'assenza di errori.
    da http://it.kioskea.net/contents/pc/bios.php3
     
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  12. _Nicoletta
     
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    Mandare una mail. Che cosa significano le sigle "Cc:"e "Ccn:"?
    Cc: significa "copia per conoscenza". Chiunque sia elencato nel campo Cc: di un messaggio ne riceve una copia, quando questo viene inviato. Tutti gli altri destinatari del messaggio possono vedere che la persona che hai scelto come destinatario in Cc ha ricevuto una copia del messaggio.

    Ccn: significa "copia per conoscenza nascosta". Questa è simile alla funzione Cc:, con la differenza che i destinatari in Ccn: sono invisibili a tutti gli altri destinatari del messaggio (compresi gli altri destinatari in Ccn:). Se, ad esempio, invii un messaggio A: [email protected] con un messaggio in Ccn: ad [email protected], mariorossi vedrà se stesso come unico destinatario del messaggio. Invece annabianchi "la sa lunga": può vedere che hai inviato il messaggio A: mariorossi, e che l'hai messa in copia all'insaputa dell'altro destinatario. Per aggiungere una voce nel campo Ccn:, clicca sul link "Mostra Ccn" a destra del campo "A:".

    Nota – Per poter inviare un messaggio, devi sempre specificare almeno un destinatario nel campo "A:". Se non lo fai, quando tenti di inviare il messaggio viene visualizzato un messaggio di errore.

    Nota – L'invio di posta non desiderata o di "spam" rappresenta una violazione dell'utilizzo della mail
     
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  13. Ginepro
     
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    “Consideriamo il modo di parlare dei popoli “primitivi”, vale a dire di coloro che hanno un ridotto insieme di oggetti e la cui vita ruota intorno a un limitato circolo di azioni strettamente connesse con il presente. Gli elementi essenziali di questo parlare, parole in forma di frasi, originarie strutture pre-grammaticali (le quali, successivamente, separandosi, danno origine ai numerosi e vari generi di parole) indicano per lo più l’interezza della relazione.
    Noi diciamo “lontano”; gli Zulu indicano tale concetto con una parola che, tradotta in una frase, significherebbe: “Laggiù, dove qualcuno grida: Oh, madre, sono perduto”.
    I Figiani si sollevano al di sopra della nostra saggezza analitica e dicono "lontano" con una parola di sette sillabe il cui esatto significato è: “Essi si guardavano l’un l’altro, aspettando ciascuno che l’altro facesse di sua volontà ciò che entrambi desideravano, ma non erano in grado di fare”.
    In questa situazione globale, gli individui espressi sia dai nomi sia dai pronomi sono inseriti ancora soltanto come in un rilievo, senza una completa indipendenza. Ciò che conta non sono i prodotti dell’analisi e della riflessione, bensì la genuina unità originaria, la relazione vissuta”.

    (M. Buber)
     
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  14. _Nicoletta
     
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    Parole di un forum

    Ban (sospensione dell'account di un utente, ad esempio per violazioni perduranti delle regole, che può essere temporanea o definitiva), traducibile in "interdizione".
    Bannare (punire un utente con il ban), traducibile in "bandire" o "interdire".
    Cracker (il lato oscuro del fenomeno hacking), traducibile in "pirata informatico".
    Cross-posting (inserire lo stesso messaggio in più sezioni dello stesso forum).
    Emoticon (le faccine che compaiono nei messaggi per trasmettere l'umore dell'autore).
    Flame (fiamma discussione troppo accesa che può degenerare in insulti e offese personali).
    Flood ( amrea invio ripetuto di messaggi di solito inutili e fastidiosi).
    Geek (l'appassionato della tecnologia e della conoscenza in generale).
    Hacker (il tecnico esperto di tecnologia), spesso tradotto o intesto erroneamente come "pirata informatico".
    Lurker o Leecher (l'utente che si limita a leggere i messaggi senza intervenire).
    Lurkare (l'azione di leggere i messaggi senza intervenire nelle discussioni).
    Netiquette (net + etiquette regole di buon comportamento), traducibile in "norme di comportamento" o "etichetta".
    Newbie (utente inesperto), traducibile in "principiante", sovente tradotto ironicamente in "niubbo".
    Nickname (il nome utente), traducibile in "alias", "soprannome", "pseudonimo", "nome utente".
    Off-topic (indica un messaggio non pertinente all'argomento trattato in una determinata discussione, oppure una sezione per l'inserimento di messaggi non pertinenti ai temi trattati nel forum), spesso abbreviato in "OT" è traducibile in "fuori argomento", "fuori tema".
    PM (messaggio privato, sta per Private Message), traducibile in "MP" o "messaggio privato".
    Post, traducibile in "messaggio".
    Postare, traducibile in "pubblicare", "scrivere", un messaggio.
    Post padding (riempire pagine e pagine di messaggi inutili).
    Reply, traducibile in "rispondere" o "replicare".
    Spam (messaggio o messaggi di pubblicità indesiderata, anche non di carattere commerciale, come link a siti personali, pubblicato senza autorizzazione degli amministratori).
    Splittare (dividere un topic in due o più topic), traducibile in "dividere".
    Thread a volte abbreviato in "3d", traducibile in "discussione".
    Topic (sinonimo di thread; più raramente argomento), traducibile in "discussione".
    Troll (un individuo provocatore, che discute coi toni accesi con l'obiettivo di fomentare gli animi).
    Warn (avvertimento imposto da chi ha i poteri nel forum, atto a segnalare violazioni del regolamento, in genere ha il suo indicatore di livello per ogni Utente posto sotto l'avatar), traducibile in "avvertimento".


    Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Forum_%28Internet%29




    Lista di abbreviazioni in uso su internet

    Nei canali di chat, data la rapidità della comunicazione in tempo reale, è abbastanza frequente l'uso di sigle, acronimi ed abbreviazioni. Molte di esse provengono direttamente dai canali in inglese, altre, più specifiche della lingua e della cultura italiana, sono nate sui canali in lingua italiana.

    A esse si accompagnano anche le cosiddette emoticons, combinazioni di caratteri atti a rappresentare tipiche espressioni facciali, al fine di sottolineare emotivamente le frasi.

    0 - 9

    * 10x o 10q: contrazione del termine inglese thanks (10 = ten, x = ks, "grazie") o thank you (10 = ten, q = kyou).
    * 2: abbreviazione del termine inglese too ("anche", "pure" o "troppo").
    * 2H: acronimo di Two Hands, nei videogiochi indica l'opzione di un'arma a due mani.
    * 3ad o 3d: contrazione di thread.
    * 4: abbreviazione della preposizione inglese for ("per"). Può essere usato in alcune frasi come "4life" (for life, "per la vita"), "4ever" (for ever, "per sempre"), "4u" (for you, "per te").


    A

    * AFAIK: acronimo di As Far As I Know ("per quanto ne so").
    * AFAIR: acronimo di As Far As I Remember ("per quanto ricordo").
    * AIUI: acronimo di As I Understood It ("per come ho capito").
    * AKA: acronimo di Also Known As ("anche conosciuto come").
    * AFK: acronimo di Away From Keyboard ("lontano dalla tastiera").
    * ASAP: acronimo di As Soon As Possible ("il più presto possibile").
    * ASD: risatina sardonica utilizzata come variazione di lol , alcune volte ripetuta ("asdasdasd"), a differenza di quest'ultimo, per indicare la facilità con cui qualcosa fa sogghignare. A, S e D sono le prime tre lettere della seconda fila delle tastiere QWERTY).
    * ASL? (o a/s/l): acronimo dell'espressione inglese Age, Sex, Location? ("età, sesso, luogo?"), usato per chiedere informazioni personali sull'interlocutore.
    * asp: abbreviazione di aspetta.
    * ATM: acronimo dell'espressione inglese At The Moment ("per il momento").


    B


    * b4 : contrazione del termine inglese before ("prima").
    * b-day: contrazione di birthday ("compleanno").
    * BAU: acronimo dell'espressione inglese Business As Usual.
    * BAMF! : acronimo dell'espressione inglese "Bad Ass Mother Fucker!".
    * BB: acronimo dell'espressione inglese Bye Bye ("arrivederci"); viene usato anche semplicemente b per dire solo "bye".
    * BBL: acronimo dell'espressione inglese Be Back Later ("torno più tardi").
    * bbq: contrazione del termine barbecue.
    * BRB: acronimo dell'espressione inglese Be Right Back ("torno subito") o di BathRoom Break ("pausa bagno").
    * BTW: acronimo dell'espressione inglese By The Way ("a proposito", "ad ogni modo", "comunque").
    * bm o bmk: abbreviazione di BimboMinkia, utilizzato soprattutto nelle chat dei MMORPG per indicare chi si comporta da bambino stupido (ad esempio chi in game sconfigge ripetutamente players di livello inferiore al proprio, solamente per il piacere di farlo). Dall'italiano bambino minchione a sua volta derivato da minchia, termine frequentemente utilizzato dai dialetti del sud al posto di cazzo.
    * biz: contrazione del termine inglese 'business ("affari").
    * BFF: acronimo di Best Friends Forever ("migliori amici/amiche per sempre").
    * BOL: acronimo di Back On Line, usato per indicare che si è di nuovo disponibili dopo un AFK o un BRB.


    C

    * C6?: omofono della frase ci sei?, utilizzata per assicurarsi che il proprio interlocutore sia ancora al computer.
    * camper: termine inglese usato negli FPS online per indicare un giocatore che si "nasconde" in un angolo isolato della mappa (da non confondersi col cecchinaggio che comporta l'uso di un fucile di precisione) aspettando che qualcuno gli passi davanti per poterlo uccidere senza essere scoperto.
    * 'cause, cos o cuz: contrazione del termine inglese because ("perché" con valore causale).
    * CC: acronimo di Ciao Ciao o di Crowd Control.
    * cmq: contrazione di comunque.
    * cn: contrazione di con.
    * COB: acronimo di Close Of Business ("fuori dagli affari").
    * cpt: contrazione di capito.
    * cs: contrazione di cosa o di così.
    * cu: omofono dell'espressione inglese see you ("ci vediamo").
    * cus: acronimo dell'espressione inglese see you soon ("ci vediamo presto").
    * cul8r: omofono dell'espressione see you later ("ci vediamo dopo/più tardi").
    * cved: contrazione di ci vediamo, generalmente in chiusura di conversazione.
    * cw: acronimo di Clan War ("battaglia fra clan").
    * cya: acronimo di see you around ("ci vediamo in giro").



    D

    * d/c o dc : viene usato nei Mmorpg per indicare la disconnessione di un giocatore dal server per motivi di lag o problemi alla connessione o del server stesso.
    * DD: acronimo di Damage Dealer usato nelle chat dei videogame online per definire un giocatore il cui personaggio puo' fare parecchio danno e quindi richiesto per certe missioni.
    * DFTT: acronimo dell'espressione inglese Don't Feed The Troll ("non alimentare polemiche").
    * dgt: abbreviazione di digiti (es. "da dove dgt?").
    * dmn: contrazione di domani.
    * DND: acronimo dell'espressione inglese Do Not Disturb ("non disturbare"), o di Dungeons & Dragons.
    * DPS: acronimo dell'espressione inglese Damage Per Second, utilizzato nei Mmorpg.
    * DTFM!: acronimo dell'espressione inglese Death To False Metal! utilizzata dalle frange oltranziste di ascoltatori metal in riferimento a generi come il nu, l'industrial metal, il glam metal o il crossover con tono accusatorio e dispregiativo; per estensione, maniera ironica per parodizzare lo stereotipo di chi è solito ascoltare tale genere musicale.
    * dunno: contrazione di don't know (non so).
    * dv: abbreviazione di devo o di dove.


    E

    * ESAD: acronimo offensivo utilizzato in giochi on line e chat/forum; sta per Eat Shit And Die ("mangia merda e muori").


    F

    * F2P: acronimo di free to play, che indica la possibilità di giocare senza dover pagare alcunché.
    * FAQ: acronimo inglese per frequently asked questions; indica discussioni in cui un utente riporta delle risposte a domande particolarmente frequenti, spesso banali, per velocizzare il consulto da parte dei nuovi utenti.
    * FB: contrazione di facebook.
    * FFS: acronimo di For Fuck Sake ("per l'amor del cielo").
    * FG: acronimo di Fucking God.
    * fk: contrazione di fuck.
    * FML: acronimo dell'epressione inglese Fuck My Life ("fanculo alla mia vita", per intendere "la mia vita fa schifo").
    * FO': acronimo di Fuck Off ("vaffanculo").
    * FOTCL: acronimo di Falling Off the Chair Laughing ("cadere dalla sedia per il ridere").
    * FOTL: acronimo di Falling Off the Toilet Laughing ("cadere dal bagno dal ridere").
    * FTV: acronimo dell'epressione inglese For The Victory ("per la vittoria").
    * FTW: acronimo dell'espressione engrish For The Win ("per la vittoria") o di Fuck The World ("fanculo al mondo").
    * FU/FY: acronimo di Fuck You ("fottiti").
    * FUBAR: acronimo dell'espressione inglese Fucked Up Beyond All Repair; di derivazione militare, indica qualcosa che non può più essere riparata o ripristinata.
    * FYI: acronimo di "For Your Information" ("per tua informazione").


    G

    * <g>: è l'abbreviazione di grin e simula un'espressione di autocompiacimento o gongolamento.
    * G2G: acronimo dell'espressione inglese got to go ("devo andare").
    * GA: acronimo di Go Ahead ("vai avanti", "prosegui (a digitare)"), o di Game Admin ("amministratore del gioco").
    * GG/GJ: acronimo dell'espressione inglese Good Game o Good Job ("bel lavoro"); può anche essere acronimo di Go, Go! con l'intento di spronare un'altro utente a fare la sua mossa. In italiano può essere usato come contrazione di giorni o di oggi.
    * GGA: acronimo dell'espressione inglese Good Game All ("bella partita per tutti"), per congratularsi con tutti i giocatori del risultato ottenuto nella partita appena conclusa.
    * gh: piccola risata o ghigno, oppure acronimo di Good Half, quando si arriva a metà partita, o Good Hand ("buona mano").
    * gimme: contrazione di "give me ("dammi").
    * GIYF: acronimo dell'espressione inglese Google Is Your Friend ("google è tuo amico"), usato in risposta a domande banali o la cui risposta è di facile reperibilità sul web.
    * GL: acronimo dell'espressione inglese Good Luck ("buona fortuna"), solitamente usata nei giochi on-line prima dell'inizio della partita, spesso è associata all'acronimo HF.
    * GLF: acronimo di Group Looking For... ("gruppo cerca...").
    * GM: acronimo di Game Master ("maestro del gioco").
    * GN: acronimo di Good Night ("buona notte").
    * gnite: contrazione di good night ("buona notte").
    * gonna: contrazione slang di going to ("stare per").
    * gotcha: contrazione slang di got you! ("preso!").
    * gotta: contrazione slang di got to ("dovere"); es. I gotta go ("devo andare").
    * gr8: contrazione di great! ("bello!", "grande!").
    * gratz o gz: contrazione congratulations ("congratulazioni").
    * grz o grx: contrazione di grazie.
    * GTFO: acronimo dell'espressione inglese Get The Fuck Out ("Fuori dai piedi").
    * GTG: vedi G2G.


    H

    * h8: omofono di hate ("odio").
    * HBU: acronimo dell'espressione inglese How 'Bout You ("e tu?", "cosa mi dici su di te?").
    * HF: acronimo dell'espressione inglese Have Fun, spesso viene usata nei giochi on-line all'inizio di una partita.
    * HP: acronimo di Health Point ("punti vita") usato spesso nei videogiochi.
    * HS: acronimo dell espressione inglese Head Shot ("colpo in testa").
    * HTH: acronimo dell'espressione inglese Hope This Help ("spero sia d'aiuto").
    * HYA: acronimo di Hi You All ("ciao a tutti").

    I

    * IANAL: acronimo dell'espressione inglese I Am Not A Lawyer ("non sono un avvocato").
    * IC: omofono dell'espressione inglese I see ("vedo", "capisco").
    * IDC: acronimo dell'espressione inglese I Don't Care ("non mi importa").
    * IDK: acronimo dell'espressione inglese I Don't Know ("non so").
    * IDTS: acronimo dell'espressione inglese I Don't Think So ("non penso").
    * IIRC: acronimo dell'espressione inglese If I Remember(/Recall) Correctly ("se ricordo bene").
    * ILY: acronimo dell'espressione inglese I love you ("ti amo").
    o ILYSM: acronimo dell'espressione inglese I love you so much ("ti amo tanto").
    * IMO : acronimo di In My Opinion ("secondo me").
    o IMAO: acronimo di In My Arrogant Opinion ("nel mio arrogante parere").
    o IMHO: acronimo di In My Humble Opinion ("a mio modesto parere").
    o IMNSHO acronimo di In My Not So Humble Opinion ("nella mia opinione non molto modesta").
    * IRL: acronimo di In Real Life ("nella vita reale").


    J

    * JAM : acronimo di Just A Minute ("solamente un minuto").
    * JK: acronimo dell'espressione inglese Just Kidding ("sto solo scherzando").
    * JW: acronimo dell'espressione inglese Just Wondering ("giusto per sapere").

    K

    * k: omofono di che (es. "k fai oggi?").
    * kinda: contrazione slang di kind of ("tipo", "simile a" oppure "abbastanza", "in qualche modo" e simili).
    * KISS: acronimo di Keep It Simple, Stupid!" ("resta sul semplice, stupido!"), per esprimere un invito a semplificare i concetti. In ambito informatico tale acronimo può assumere un diverso significato.
    * KIT: acronimo di Keep In Touch ("rimaniamo in contatto", "aggiorniamoci").
    * kk contrazione di okok.
    * kwl: omofono di "cool!" ("fico!", "grande!" e simili).
    * kthxbye o kthxbai: contrazione dell'espressione inglese "ok thanks bye" ("va bene grazie ciao"); si usa quando si vuole finire una discussione.



    L

    * L2L: acronimo dell'espressione inglese learn to lose ("impara a perdere").
    * L2P: acronimo dell'espressione inglese learn to play ("impara a giocare").
    * l8r o l8: omofonoe del termine inglese later ("dopo" o "più tardi").
    * lemme: contrazione slang di let me ("lasciami" o "fammi" seguito da un verbo).
    * LFG o LFP: acronimo di Looking For Group o Looking For Party; viene usato nei giochi di ruolo on line per indicare che il giocatore sta cercando di essere aggiunto in una squadra.
    * LFM: acronimo dell'espressione inglese Looking For More, usato nei giochi online per indicare che si sta cercando qualche membro per completare una squadra.
    * LMAO: acronimo di Laughing My Ass Off ("ridere a crepapelle col mio sedere scoperto").
    o LMFAO: acronimo di Laughing My Fucking Ass Off ("ridere a crepapelle col mio fottuto sedere scoperto")
    * LOL: acronimo dell'espressione inglese Laughing Out Loud o Lots Of Laughs ("sto ridendo sonoramente", "un sacco di risate"). Altro significato, meno diffuso, è Lot Of Love ("tanto amore").
    o LAL: simile a LOL, usato per l'onomatopea più aperta e allegra.
    * lotta: contrazione slang di lot of ("un sacco di", "molta/o/i/e", "un mucchio di" e simili).


    M

    * m8: contrazione del termine inglese di mate ("compagno").
    * MB: acronimo di Mana Break.
    * MDR: acronimo dell'espressione francese Mort De Rire ("morto dal ridere").
    * mex: in italiano è utilizzato al posto del verbo messaggiare o del termine messaggio.
    * MILF: contrazione di Mother I'd Like to Fuck ("mamma che vorrei scopare").
    * MOF?: acronimo della domanda Male Or Female? ("maschio o femmina?").
    * msg: message, o direttamente messaggio.
    * mwa o mwah: versione universale di "bacio".


    N

    * N1: acronimo di nice one.
    * n8: omofono di night ("notte").
    * NC: acronimo di No Comment, per indicare frustrazione e sgomento.
    * newbie o n00b, newbie, niubbo, nabbo: termine inglese che significa letteralmente novellino, inesperto.
    * NG: acronimo dell'espressione inglese Nice Game ("bella partita").
    * NH: acronimo di Nice Hand ("bella mano", ovvero "bella giocata").
    * NIMBY: acronimo dell'espressione inglese Not In My Back Yard ("non nel mio cortile").
    * NM: acronimo di Not Much ("non molto") o di Never Mind ("non importa").
    * NN: acronimo dell'espressione inglese Nice Night ("buona notte"); in italiano, contrazione di non.
    * nope: storpiatura di no.
    * NP: acronimo dell'espressione inglese di No Problem ("nessun problema").
    * NS: acronimo dell'espressione inglese Nice Shot ("bel tiro").
    * NTMU: acronimo di nice to meet you ("piacere di conoscerti").
    o NTMU2: l'aggiunta del 2 simboleggia la parola inglese too, che posta alla fine della frase significa "anche", "pure". Utilizzata in risposta a NTMU.
    * nvm: contrazione di Never Mind ("non importa").


    O

    * obv = abbreviazione di "obviously" cioè "ovviamente"
    * ofc = abbreviazione di "of course" ossia "certamente", "naturalmente"
    * OMG: acronimo dell'espressione inglese oh, my God!, "oh, mio Dio!".
    o OMFG: acronimo dell'espressione oh, my fu***** God!, "oh, ***** Dio!". Possiede anche una seconda variante inglese: oh, my fu***** gosh!, in italiano "oh, porco disco", il cui uso è, ovviamente e comunque, deprecabile.
    * omgwtfuhax: composto di OMG, WTF (vedi sotto) e UHAX (vedi sotto).
    * OMW: acronimo dell'espressione inglese on my way! "sto arrivando".
    * OPK = abbreviazione di "One Position Kill" usato negli hack dei videogiochi
    * o rly: abbreviazione dell'espressione inglese oh, really, "oh, davvero" usata ironicamente in risposta ad un'affermazione, solitamente associata all'immagine di un gufo bianco divenuto famoso nella rete anni fa per una sua foto dall'espressione curiosamente scioccata (a cui è stata aggiunta l'abbreviazione). L'immagine è questa e ce ne sono molte varianti.
    * OT: viene usato per indicare qualcosa che esce dall'argomento trattato, dall'inglese Off Topic.
    * oughta: contrazione di (you) ought to, "dovresti/e" seguito da un verbo, per dare un consiglio.
    * OOC: acronimo di "Out Of Character" si usa nei giochi di ruolo (o GDR) per indicare un personaggio che non somigli a quello reale.


    P

    * P2P: "Peer to Peer", ovvero "da pari a pari" o "da persona a persona"; protocollo usato per programmi come Limewire o eMule. Oppure può significare Pay to Play, "pagare per giocare".
    * PAW: Parents Are Watching. Viene usata in chat per indicare la presenza di un adulto vigilante.
    * PDA: Perfettamente D'Accordo.
    * PEBKAC: "Problem Exists Between Keyboard And Chair", ovvero "il problema sta fra tastiera e sedia", ad implicare che un problema informatico oggetto di discussione è dovuto all'utente del computer.
    * PFA: "Please Found Attached", usato nelle email per indicare che in allegato c'è un oggetto di interesse.
    * PLONK: "Put Lamer On Killfilter" metto il lamer nei filtri
    * plz, pls: contrazione molto utilizzata per "please" ossia "per favore"
    * ppl: contrazione utilizzata dai giovani che significa people ossia gente, persone
    * prg: contrazione di prego si usa generalmente come risposta a grz (grazie)
    * PVE: viene usato nei giochi di ruolo (RPG) per indicare il combattimento giocatore vs mostro, dall'inglese player vs environment.
    * PVM: viene usato nei giochi di ruolo (RPG) per indicare il combattimento giocatore vs mostro, dall'inglese player vs monsters.
    * PVP: viene usato nei giochi di ruolo (RPG) per indicare il combattimento giocatore vs giocatore invece che il solito giocatore vs mostro, dall'inglese player vs player.
    * pvt: viene generalmente usato nelle chat pubbliche per indicare che si vuole proseguire la conversazione in privato.
    * prolly: in inglese è l'abbreviazione per 'probably' che in italiano significa probabilmente.
    * PK: nei giochi di ruolo indica anche un giocatore che ne uccide un altro, dall'inglese player killer.
    * pwnd: per esteso in inglese powned, slang di owned, che in italiano assume il significato di posseduto. Usato soprattutto nei giochi FPS sta ad indicare come un giocatore abbia ucciso qualcuno in maniera o molto comica, o molto spettacolare. Usato anche nelle chat e nei forum in situazioni sarcastiche in cui una battuta può mettere a tacere un user in particolare, oppure farne crollare la fiducia virtuale.


    Q

    * qlc, qlcn/qcn, qlcs/qcs: contrazione di qualche, qualcuno, qualcosa.
    * q8: contrazione di quoto
    * qll: contrazione di quello, quella, quelli, quelle, quell' , quel.
    * qlk1: contrazione di qualcuno, qualcuna.
    * qnd: contrazione di quando o quindi.
    * qwe: vedi asd.


    R

    * re: viene utilizzato prevalentemente in chat e\o giochi online, il suo significato è quello di indicare che la persona che lo esprime è tornata da un afk (vedi), oppure a significare che si rilancerà la partita del gioco on line in questione e si chiede di ripartecipare (remake).
    * RFC: Request for Comments, dall'inglese Richiesta di Commenti.
    * RL: dall'inglese Real Life, utilizzato spesso nei MMORPG, indica che si sta parlando di qualcosa che riguarda la vita reale e non del gioco.
    * r u: in inglese sta per "are you" delle frasi interrogative, per esempio, "r u jokin?", (stai scherzando?), "How old r u?" (Quanti anni hai?) e "How r u?" (Come stai?)
    * ROTFL: acronimo dell'espressione iperbole inglese rolling on the floor laughing, "mi rotolo per terra dal ridere". Molte volte la t della parola 'the' non e' trascritta: rofl
    o ROTFLASTC: acronimo dell'espressione inglese rolling on the floor laughing and scaring the cat, "mi rotolo per terra dal ridere spaventando il gatto".
    o ROTFLMAO: acronimo dell'espressione inglese rolling on the floor laughing my ass off, "mi rotolo per terra dal ridere col sedere di fuori".
    * RTFM: acronimo dell'espressione inglese read the fine manual, "leggi il buon manuale"; la maggior parte delle persone, però, lo intende come read the fucking manual, "leggi il fottuto manuale".
    * REHI = "hi again" corrispondente al nostro italiano gergale "riciao!"
    * rosik: dall'italiano "rosikare", usato dai player per istigare gli avversari dopo aver fatto qualche uccisione ridicola o spettacolare.
    * ruok?: dall'inglese Are you ok?, "stai bene" oppure "è tutto a posto?"
    * RP: dall'inglese "Role Play" viene usato per identificare una modalità di gioco; nella modalità RP il giocatore deve compiere azioni che compirebbe nella realtà. Stare in piedi su una macchina in corsa non è RP, poiché nella vita reale non vi si riuscirebbe.
    * RRH: si usa in risposta a un'abbreviazione inesistente usata dai troll per confondere l'interlocutore.



    S

    * SBROFL: variante composta e modificata di rotfl.
    o SBROFL?: sbrofl interrogativo, "dovrei ridere?".
    o SBROFLMAO: variante composta e modificata di rotflmao.
    * scs: abbreviazione di scusa.
    * sk8: contrazione di skateboard.
    * srsly: abbreviazione di seriously, in italiano seriamente.
    * STFU: acronimo dell'espressione inglese shut the fuck up, "stai zitto".
    * sup: contrazione dell'espressione inglese what's up? wassup?: "cosa succede/Come Butta/Com'è?".
    * soz, sry: significa sorry cioè scusa in inglese
    * SNAFU: acronimo della frase in lingua inglese "Situation Normal, All Fucked Up"; la frase si può tradurre sommariamente in italiano con "Situazione normale, tutto a puttane", ossia qualcosa è andato male, come al solito. Il termine è utilizzato correntemente quindi per indicare una situazione che è fuori controllo, specie se il fatto non è occasionale.
    * SOD: acronimo di "smash open door" (sfondare una porta aperta). Usato per sottolineare che l'argomento dell'interlocutore non solo ci trova d'accordo ma ne eravamo già ampiamente convinti in precedenza.


    T

    * TAT: acronimo italiano di "ti amo tanto".
    * TBH: ad esser sinceri , dall' inglese :To Be Honest
    * TC: Take Care, letteralmente "abbi cura (di te)'"
    * TFS: Thanks for sharing, Grazie per averlo/a condiviso/a.
    * TIA: grazie in anticipo, dall'inglese thanks in advance.
    * TLNR o TL,NR: "troppo lungo, non ho letto", dall'inglese "Too Long, Not Read", in risposta a post eccessivamente prolissi sui forum.
    * TMI: Too much informations ("troppe informazioni", ovvero "stai dicendo troppe cose").
    * tt o ttt: "tutti", "tutte", "tutta", "tutto".
    * TTYL: acronimo dell'espressione inglese talk to you later, "parlerò con te più tardi, ci si vede dopo".
    * TTYT: acronimo dell'espressione inglese talk to you tomorrow, "ci sentiamo domani".
    * TVB
    1. acronimo italiano per "ti voglio bene"; delle varianti varianti sono tvtb "(ti voglio tanto bene"), tv1mdb ("ti voglio un mondo di bene") e simili.
    2. nei videogiochi strategici (rts), acronimo dell'inglese "Top VS Bottom". Nelle partite multigiocatore generalmente i partecipanti si dividono in squadre, e nell'elenco dei giocatori appaiono in ordine verticale; in pratica, indica i primi contro gli ultimi, per esempio, in caso di quattro giocatori i primi due formeranno la squadra 1 e gli altri la squadra 2.
    * ty, thx o tnx: contrazione dell'espressione inglese thank you o thanks, "grazie".
    * TYFT: Thank You For Tournament, comunemente usato per ringraziare di aver partecipato ad un torneo.


    U

    * u: dalla pronuncia inglese you, che sta a significare "tu".
    * ur: abbreviazione di youre o your, la pronuncia è simile
    * uhax: letteralmente you hack, lo si trova negli FPS multiplayer quando si vuole accusare qualcuno di barare con i trucchi (usare hack, cheat o aimbot, programmi irregolari nei giochi multiplayer in internet).
    * ul: letteralmente unlucky ("sfortunato" in inglese), usato negli FPS multiplayer quando si viene ucciso dall'avversario da un colpo sfortunato.
    * ust: abbreviazione di (I) used to, che si usa in inglese per dire che nel passato si era soliti fare una determinata cosa.
    * UW: letteralmente you're welcome, dall'inglese "prego", "non c'è di che".
    * UM: abbreviazione inglese di your mum!, italiano "tua madre!".


    V

    * vbb: abbreviazione del gergale vabbé, ovvero "va bene".

    W

    * wanna: contrazione di want to, "voglio" seguito da un verbo.
    * wataya: acronimo dell'espressione inglese what do you, "cosa" seguito da un verbo.
    * watcha: contrazione di what are/have you, in italiano "cosa hai" seguito da un participio passato, "cosa stai" seguito da un gerundio o "cosa stai per" seguito da un infinito.
    * w8: acronimo dell'espressione inglese wait, in italiano "aspetta!".
    * WB: acronimo dell'espressione inglese welcome back, "ben tornato".
    * WBU: acronimo di what about you?, in italiano "tu che ne dici?", "cosa ne pensi?".
    * WD: acronimo dell'espressione inglese well done, "ben fatto".
    * wht: What!?, in italiano "Che cosa!?".
    * WOMBAT: acronimo dell'espressione inglese Waste Of Money, Brain And Time, "spreco di soldi, risorse mentali e tempo".
    * WP: acronimo di well played, "bella giocata".
    * WTF: acronimo di what the fuck!?, "ma che cazzo!?".
    * WTH: acronimo di what the hell!, "che diamine!"/"che diavolo!".
    * WTB: acronimo dell'espressione inglese Want To Buy, "voglio comprare", utilizzato nelle chat dei MMORPG per indicare che si è interessati all'acquisto di un bene (o item).
    * WTS: acronimo dell'espressione inglese Want To Sell, "voglio vendere", utilizzato nelle chat dei MMORPG per indicare che si ha intenzione di vendere un bene (o item).
    * WTT: acronimo dell'espressione inglese Want To Trade, "voglio scambiare", utilizzato nelle chat dei MMORPG per indicare che si ha intenzione di scambiare un bene (o item).
    * WTJ: acronimo dell'espressione inglese Winning Team Joiner; si usa spesso quando viene ucciso un avversario più volte e lui si sposta nel gruppo del suo killer
    * wazup/wasup/wazzup/wassup/wazzap/'ssup (poco usato): abbreviazione significante "what's up?" che in italiano è possibile rendere con "come va?/come te la passi?".
    * wubu2: abbreaviazione per 'what have you been up to?' che hai fatto ultimamente? che hai combinato?
    * WTK: acronimo dell'espressione inglese "Watch The Keyboard!", "Bada Alla Tastiera", nel senso di "bada a cosa scrivi / cosa stai scrivendo / come scrivi". È un monito a guardarsi dal formulare frasi eccessivamente offensive, maleducate o contenenti troppe abbreviazioni.
    * W00T!, WOOT!: acronimo dell'espressione inglese We Owned Other Team, "abbiamo sconfitto l'altro team", che si usa per esprimere una sensazione di trionfo (equivalente dell'italiano "li abbiamo stracciati").



    X

    * x: contrazione molto utilizzata al posto del suono o della preposizione "per". Talvolta è usata per sostituire la doppia "s" (esempio "poxo" per "posso") o "z"
    * xché, xk: contrazione di perché.
    * xes: per esempio.
    * xoxo: baci e abbracci.
    * xxx: leggendolo in inglese "ecsecsecs", simile a SexSexSex, riferito a materiale di genere pornografico, esiste comunque una variante, all'interpretazione "sessuale" di questo termine. Con esso si possono intendere anche genericamente "baci", dove in questo caso la fonetica deve ricordare il suono "kisskisskiss". Sovente le persone di cultura anglosassone utilizzano in questa accezione le tre o più "x", non bisogna quindi "fraintendere" questo loro uso.
    * xò: contrazione di "però".
    * xsn: contrazione di "persone".
    * xdn: contrazione di "perdono".
    * XD: se si guarda orizzontalmente è una faccina sorridente (Lo smile è tratto dal cartone South Park, nel quale spesso i volti dei protagonisti riportano tale espressione)


    Y

    * Yeah!, yup, yap, yep, yah , yh : yes! usata nelle chat per esprimere approvazione, essere d'accordo o esultare.
    * Y: può essere interpretato sia come Yes che come WHY (PERCHÉ, poiché WHY si pronuncia UAI come la Y inglese quando si cita l'alfabeto).
    * ya: you dall'inglese "tu".
    * yr: your dall'inglese "tuo".
    * YT: abbreviazione di YouTube.
    * YW: abbreviazione di "you're welcome", prego.

    Z

    * ZOMG: è una storpiatura dell'acronimo inglese OMG (vedi sopra). Viene usato per sottolineare frasi o avvenimenti stupefacenti o eccitanti. Esistono diverse teorie sull'origine del termine; sebbene se ne assumano la paternità sia Raspberry Heaven (nel 2003) sia alcuni gruppi di fansubber, se ne ritrovano tracce nella cache di Google risalenti ai primi anni novanta. Altre teorie ne fanno risalire la genesi ad un errore di battitura di persone che, intenzionate a scrivere OMG, premettero per errore il tasto Z, effettivamente situato di fianco a [⇧ Shift] nelle tastiere QWERTY.((EN) Urban Dictionary; zomg )

    Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_abbr...rnet#cite_ref-0

    Extra: http://it.wikipedia.org/wiki/Glossario_informatico#F
     
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  15. _Nicoletta
     
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    Cellulari: bande di frequenza e sistemi tecnologici

    Poiché le reti di telefonia mobile operano su diverse bande di frequenza radio, è importante sapere quante riesce a supportarne il telefono cellulare che vi piace per non rischiare di avere difficoltà di comunicazione.

    Cellulari dual-band
    L’operatività del cellulare avviene su due bande di frequenza radio, GSM 900 MHz e GSM 1800 MHz. La copertura geografica corrisponde a Europa continentale e Gran Bretagna.

    Cellulari tri-band
    L’operatività del cellulare avviene su tre bande di frequenza radio, GSM 900 MHz, GSM 1800 MHz e GSM 1900 MHz. La copertura geografica corrisponde a Europa, Africa, Asia, Australia e a gran parte dell’America settentrionale.

    Cellulari quad-band (o quadri-band)
    L’operatività del cellulare avviene su quattro bande di frequenza radio, GSM 850 MHz, GSM 900 MHz, GSM 1800 MHz e GSM 1900 MHz. Un telefonino quad-band consente di comunicare con tutto il mondo (in particolare, le bande di frequenza GSM 850 MHz e GSM 1900 MHz corrispondono agli standard usati unicamente in Nord America e Sud America).

    Tipologia----Bande di frequenza--------Copertura geografica

    Dual-band-------------GSM 900 MHz----------Europa continentale
    -------------------------GSM 1800 MHz --------Gran Bretagna

    Tri-band---------------GSM 900 MHz-----------Europa
    -------------------------GSM 1800 MHz---------Africa
    -------------------------GSM 1900 MHz---------Asia
    ---------------------------------------------------Australia
    ------------------------------gran parte dell’America settentrionale

    Quadri-band-----------GSM 850 MHz
    -------------------------GSM 900 MHz
    -------------------------GSM 1800 MHz
    -------------------------GSM 1900 MHz--------Tutto il mondo



    Cellulari GSM, GPRS, UMTS: quali sono le principali differenze?

    Per soddisfare la domanda, di seguito elenchiamo i sistemi tecnologici utilizzati per i cellulari.

    TACS (Total Access Communication System)

    Tecnologia analogica di prima generazione (1G) adottata in Europa nel 1985 e per legge definitivamente eliminata alla fine del 2005 per liberare frequenze.

    ETACS (Extended Total Acces Communication System)
    Tecnologia analogica di prima generazione (1G) originariamente adottata da Italia, Gran Bretagna e Austria. ETACS è stato sostituito dalle tecnologie GSM e UTMS.

    Cellulari GSM (Global System for Mobile Communications)
    Tecnologia digitale wireless divenuta uno standard internazionale della telefonia mobile.
    A differenza della successiva tecnologia di 2,5G (GPRS), la velocità massima di trasferimento dei dati è più lenta (9,6 Kbps), non adatta pertanto a grandi volumi, e la tariffazione dei costi è calcolata sul tempo di connessione anziché sulle dimensioni effettive dei dati trasmessi.
    Con il protocollo di trasferimento GSM sono stati introdotti gli SMS, strumento che rappresenta un’importante mezzo di comunicazione globale.

    EGSM (Enhanced Global System for Mobile Communications)
    Tecnologia che rappresenta il potenziamento del GSM allargando la frequenza a 10 MHz aggiuntivi in corrispondenza della banda di 900 MHz.

    HSCSD (High Speed Circuit Switched Data)
    Tecnologia di trasmissione di dati ad alta velocità (nominalmente 57,6 Kbps, di cui almeno 28,8 Kbps effettivi) che permette ai sistemi GSM di incrementare la velocità di trasferimento dei dati mediante l’impiego simultaneo di quattro canali radio.

    Cellulari GPRS (General Packet Radio Service)
    Tecnologia di trasmissione dei dati wireless che si colloca tra GSM e UMTS, detta anche di seconda generazione e mezzo (2,5G. Si colloca tra la seconda generazione, 2G, e la terza generazione, 3G), che permette la connessione a Internet e quindi l’accesso ad alcune funzionalità peculiari: navigazione nei siti web, ricezione e caricamento dei file (downlink e uplink di MP3, immagini digitali, ecc.), interrogazione di database, gestione della posta elettronica, ecc.
    I dati sono trasferiti a “pacchetti”, ovvero la commutazione di pacchetto suddivide i dati in pacchetti inviati separatamente che, al termine del processo di trasmissione, si ricompongono in un unico oggetto, proprio come avviene in Internet.
    La velocità di trasmissione, che in teoria è di 171,2 Kbps ma che in realtà si aggira intorno a una media di 30/40 Kbps, è subordinata a vari fattori, tra cui la potenza del segnale di copertura dato dalla distanza tra il cellulare e l’antenna più vicina, la disponibilità dei canali liberi in rete, la fascia oraria di connessione (la quantità di connessioni raggiunge il picco massimo tra le 19 e le 22).
    La connessione, definita always on o on demand perché sempre attiva a WAP e altri servizi dati (es. SMS, MMS, Internet, m-commerce, download di giochi, loghi e suonerie, ecc.), non si paga calcolando l’ammontare del tempo in rete bensì sulla base dei dati effettivamente trasferiti.

    Spesso l’acronimo GPRS è seguito da altre specifiche, come per esempio “classe 10”. Esse indicano la velocità di trasmissione massima dei dati, determinata da due fattori:
    timeslot (segmenti temporali). GSM e GPRS sono sottoposti a un tempo di trasmissione su una determinata frequenza, o canale, suddivisa in otto parti. Mentre nel GSM è utilizzato un solo segmento di tempo (pari a un ottavo) per trasmettere e un altro per ricevere (sempre di un ottavo), gli altri sei segmenti di tempo, di un ottavo ciascuno, non trasmettono né ricevono. Nel GPRS, invece, sono impiegati più segmenti temporali per l’invio e la ricezione dei dati. Le classi GPRS indicano il numero di timeslot, che sono espressi, per esempio, come 2+2, 3+1: il primo numero designa la quantità di timeslot in fase di downlink (ricezione dalla rete), il secondo quella in uplink (trasmissione verso la rete);
    schema di codifica (CS, coding scheme). Sono possibili quattro schemi di codifica: CS1, CS2, CS3 e CS4. Mentre il primo apporta la migliore correzione di errore al trasferimento dati, rallentando la portata per timeslot a 9,05 Kbps, l’ultimo consente la portata a 21,4 Kbps poiché non si effettua alcuna correzione di errore.



    La velocità massima, ma potenziale, della trasmissione di dati GPRS deriva dalla moltiplicazione della combinazione di timeslot con la portata di ciascun timeslot in base alla codifica adoperata, tenendo presente che non possono essere usati più di quattro timeslot in downlink.

    Le 12 classi multislot sono riassumibili in una tabella. (troppo lunga la salto)
    Di conseguenza, incrociando i timeslot impiegati in una determinata direzione con la portata dei quattro schemi di codifica si ottengono le 16 velocità massime teoriche possibili:
    Kbps--------------------CS1----------CS2---------CS3-----------CS4
    1 timeslot-------------9,05-----------13,4---------15,6-----------21,4
    2 timeslot------------18,10-----------26,8---------31,2----------42,8
    3 timeslot------------27,15-----------40,2---------46,8----------64,2
    3 timeslot------------36,30-----------53,6---------62,4----------85,6

    EDGE (Enhanced Data rates for Global Evolution;
    detto anche E-GPRS (Enhanced General Packet Radio Service)
    Tecnologia radio che incrementa la trasportabilità di trasmissione dei dati già raggiunta attraverso il GPRS, passando così a circa 200 Kbps reali dei teorici 384 Kbps, attraverso la rete GSM, permettendo di utilizzare in modo più veloce le funzionalità fruibili attraverso il GPRS e di offrire servizi come la TV mobile.

    Cellulari UMTS (Universal Mobile Telecommunications Service)
    Indica più specificamente il sistema di telecomunicazione mobile di terza generazione (3G), come il GPRS basato sulla commutazione a pacchetto.
    La tecnologia UMTS attualmente consente la più potente trasmissione di dati (fino a 2 Mbps) anche grazie alle frequenze di trasmissione comprese tra 1,9 GHz e 2,2 GHz contro i “tradizionali” 900 MHz e 1800 MHz; si fonda sull’unione di differenti tecnologie per le comunicazioni mobili terrestri (radio) e satellitari su banda larga secondo standard mondiali, per questo motivo un cellulare UMTS non pone limitazioni geografiche di sorta nell’uso. Inoltre la connettività è always on o on demand, ossia presente 24 ore su 24 e tariffabile soltanto nel caso si trasferiscano dati, fermo restando che è possibile optare per il pagamento pay-per-bit, flat e così via. La comodità è indiscussa, potendo evitare operazioni difficoltose (MMS, download di loghi, suonerie e giochi, m-commerce, ecc.). L’interfaccia, studiata per essere user-friendly (cioè accessibile con facilità), agevola qualsiasi procedimento di accesso ai servizi.
    Oltre a ottimizzare le funzioni Internet già offerte dal GPRS (siti web, posta elettronica, ricetrasmissione dei file, ecc.), si possono effettuare videochiamate, cioè chiamate telefoniche con l’ausilio del supporto video per vedere l’interlocutore e mostrarsi a lui; e non solo con amici e parenti, poiché l’uso della videofonia sostituisce quello della videoconferenza al computer quando non si ha la possibilità di essere in ufficio o di disporre di un PC con webcam.

    WAP (Wireless Application Protocol)
    Tecnologia di comunicazione standardizzata tra i telefoni cellulari e Internet. In associazione alle tecnologie GSM o GPRS, il WAP consente l’accesso a contenuti Internet appositamente creati per essere visualizzati sui piccoli display dei telefonini.

    SAR (Specific Absorption Rate)
    Standard per misurare il livello di assorbimento delle radiazioni elettromagnetiche; specifica l’emissione massima di radiazioni irradiate dal telefonino assorbite da un chilogrammo di tessuto umano (W/Kg). Si susseguono sempre numerose le discussioni sui possibili danni causati dall’utilizzo del cellulare; si raccomanda comunque buon senso nell’impiego, evitando di trascorrere ore parlando tramite il telefonino o facendo uso del vivavoce per limitare il contatto diretto del dispositivo con la testa.

    CDMA (Code Division Multiple Access)
    Tecnologia di comunicazione digitale che conserva una quantità di informazioni in etere fino a 8/10 volte maggiore di quelle archiviate da un sistema analogico. Questo tipo di rete è diffusa principalmente negli Stati Uniti e in Giappone.

    TDMA (Time Division Multiple Access)
    Tecnologia digitale che provvede a segmentare una sequenza di conversazioni indirizzandole in un unico canale; in pratica, la voce dell’interlcutore è codificata e compressa cosicché possano svolgersi più conversazioni contemporaneamente, sulla medesima frequenza ma in un tempo differente.

    FDMA (Frequency Division Multiple Access)

    Tecnologia di accesso radio, in particolare impiegato dalla tecnologia TACS, che assegna un preciso canale di frequenza a ciascun utente (SCPC, Single Channer Per Carrier) per tutta la durata della conversazione.

    Link: http://www.migliorscelta.it/gu/bande-frequ...logici-8-bg.htm
     
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29 replies since 12/10/2007, 13:35   2748 views
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