Emendamento finanziaria: precari a vita

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. _Nicoletta
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Il giudice non potrà più imporre la stabilizzazione dei rapporti di lavoro irregolari
    Si tratterebbe di una sanatoria per le imprese, riguarderebbe solo i contenziosi in corso
    Manovra, norma "anti-precari"
    Cade l'obbligo del reintegro
    Sindacati in rivolta: "Misura iniqua". Favorevole Confindustria: "E' la direzione giusta"
    Il governo si smarca: "Non abbiamo voluto noi quella norma, anzi l'abbiamo mitigata"
    Manovra, norma "anti-precari" Cade l'obbligo del reintegro

    ROMA - La notizia arriva nel pomeriggio: nella manovra al vaglio al Senato è stato inserito un emendamento che blocca il reintegro dei precari. Il giudice non potrà più obbligare le imprese, nei casi in cui siano state accertate irregolarità, ad assumere i lavoratori precari. Si scatena subito una valanga di reazioni indignate, dai sindacati all'opposizione, per molti quella norma potrebbe diventare una condanna al precariato a vita. La vicenda provoca imbarazzo anche nel governo, che in serata prende le distanze dalla misura e crea un piccolo giallo: "Non l'abbiamo voluta noi - dicono dal ministero del Lavoro - anzi, l'abbiamo mitigata perché valga solo per i contenziosi in corso e non per il futuro". L'emendamento, che avrebbe origine parlamentare, sarebbe dunque una sanatoria, pensata per togliere le castagne dal fuoco a quelle imprese invischiate in cause con ex dipendenti.

    Il provvedimento. Finora il magistrato che riscontrava irregolarità sul ricorso a uno o più contratti a termine, poteva obbligare il datore di lavoro a riammettere in servizio il lavoratore con un contratto a tempo indeterminato. Se passerà la nuova norma, il giudice dovrà limitarsi ad applicare all'azienda una sanzione di entità variabile tra le 2,5 e le 6 mensilità (la stessa prevista per le imprese al di sotto dei 15 dipendenti). Con la sanatoria, il diritto al reintegro decadrà per chi in questo momento è in causa.

    L'esecutivo prende le distanze. "Si tratta di una misura nata in ambito parlamentare: non l'ha voluta il governo e tanto meno il ministro Sacconi - commentano da Via Vittorio Veneto - anzi siamo intervenuti, al momento dell'appovazione in commissione Bilancio per limitarne la portata: inizialmente la norma doveva valere per il presente e per il futuro mentre nell'attuale formulazione riguarda solo le cause ancora aperte".

    I sindacati sul piede di guerra. Dura reazione dei sindacati, che accusano il governo di lasciare alle imprese "mano libera sull'uso dei contratti a termine". "E' una misura molto negativa - denuncia Fulvio Fammoni segretario confederale Cgil con delega al mercato del lavoro - lascia aperta ogni possibilità per le aziende sull'uso del contratto a termine, senza che, in caso di irregolarità, queste abbiano alcuna ripercussione futura".

    "E' contro la Costituzione". "Una norma sbagliata che presenta gravi incongruenze", secondo il segretario confederale della Cisl, Giorgio Santini. "Oltre al problema dell'indennizzo, la norma introduce il principio che un contratto non corretto viene considerato nullo". In questo modo, spiega Santini, "il lavoratore, non solo non può essere riammesso sul posto di lavoro, per decisione del giudice, con un contratto a tempo indeterminato, ma rimane anche senza il contratto a termine". Per Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, la norma "è incostituzionale".

    Le critiche dell'opposizione. Per l'opposizione interviene l'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano: "Con la nostra battaglia parlamentare, che non consideriamo assolutamente conclusa, abbiamo limitato il danno - spiega il viceministro ombra del Pd - E infatti il governo è stato costretto a cambiare questa norma che non vale più per il futuro. Si tratta di una piccola correzione che non cambia il segno di profonda deregolazione del mercato del lavoro a tutto svantaggio dei lavoratori e soprattutto dei giovani. Questo dimostra la doppiezza dell'azione del governo - conclude Damiano - che a parole vorrebbe aiutare i più deboli ma nei fatti li colpisce".

    Favorevoli gli imprenditori. Di parere opposto Confindustria: "Il provvedimento va nella direzione giusta - commenta il direttore generale di Confindustria Maurizio Beretta - un po' di semplificazione e di minor rigidità è quello che serve al mercato del lavoro. In questo, come in altri casi, non è di sanzioni che abbiamo bisogno ma di norme praticabili, che abbiano un senso logico rispetto alla situazione reale".
    (26 luglio 2008)
    da repubblica.it




    MANOVRA: UIL, NORMA ANTI-PRECARI E’ INCOSTITUZIONALE
    da AGI -Agenzia Italia - Diritto Oggi
    (AGI) - Roma, 26 lug. - “Oltre che sbagliata e’ incostituzionale”. Non ammette repliche il giudizio di Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil con delega al mercato del lavoro, sulla norma che modifica, a danno dei lavoratori precari, le sanzioni per le imprese che commettono irregolarita’ nell’utilizzo dei contratti a termine. “Uno Stato di diritto - spiega Loy - non prevede il cambio delle sanzioni in corso d’opera”. La misura, inserita nella manovra con un emendamento del Governo approvato in commissione Bilancio, e’ invece “retroattiva” poiche’ interviene anche nelle cause in corso al momento della sua entrata in vigore.(AGI)

    Ma quando li fermano, quando li femiamo???
    Uno dei capisaldi del diritto moderno è che la legge NON è retroattiva. E adesso per l'immunità alle alte cariche, perio precari, basta cancelliamo Montesquieu????
    Stiamo condannando noi e i nostri figli ad un avvenire di merda!
     
    .
5 replies since 27/7/2008, 07:59   313 views
  Share  
.