Lo sto leggendo...ne voglio parlare

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  1. _Nicoletta
     
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    Di Hornby parlano tutti bene! Come ti sembra?
    IO ancora non l'ho mai letto (a parte qualche articolo su Internazionale.it )
     
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  2. Alessia Va
     
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    Ma...
    Come dicevo: strano...Per me è il primo libro, suo, che leggo. E' particolare, perchè è raccontato in prima persona dai quattro personaggi che si alternano nel racconto. Per cui è già un tantino incasinato, cioè a volte faccio fatica a ricordare chi ha detto cosa.
    Poi un paio di questi hanno un linguaggio alquanto "balordo" per cui devo rileggere le righe per essere sicura di aver capito bene.
    Comunque oramai ci sono, sono a metà quasi...vediamo se riesco ad ingranare...magari prima che mi finisca il libro :P
     
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  3. Alessia Va
     
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    Finito "Non buttiamoci giù"....finalmente! Non so. Non ho ancora capito se mi è piaciuto :unsure: ma sono decisamente sollevata di essermi liberata di questi quattro :confuso:

    Ora:
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  4. _Nicoletta
     
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    Ale ma come fai con tutte ste robe che leggi anche a studiare??
    Sei un fenomeno!!! :giusto:
     
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  5. Alessia Va
     
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    Infatti: non è che stia studiando tantissimo :lol: :rolleyes:
    No, dai, oggi ho fatto BENE il primo capitolo del Mischel. Domani si fa il secondo! :adv:
    Che poi, è talmente bello, che non sembra neanche di studiare :cuoricino:
     
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  6. plumplum
     
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    io ho riletto 1 libro di osho che l'altra estate con la testa tra 1 esame e l'altro nn avevo compreso...qst anno invece mi è piaciuto tanto.... :cuoricino: beh qnd si ha tempo e si è un pò cresciuti dentro certi discorsi li cogli... :rolleyes: dopo 3 anni di studio...è la I volta che riesco a mettere 1 post in qst sezione...ahhah :asd: prima i libri erano solo e assolutamente di studio.... :studia:
     
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  7. Ginepro
     
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    Dopo due mesi di quasi totale distacco dai libri, ora sto leggendo di Roberto Speziale-Bagliacca, "Come vi stavo dicendo - Nuove tecniche in psicoanalisi", Astrolabio, Roma 2010.
    Sommario in copertina:
    "Non basta sapere, bisogna saper usare il sapere, perchè l'interpretazione che coglie nel segno può salvare o distruggere, a seconda di come transita nell'analisi".

    Oggi ho finito di leggere la prima parte, dedicata alla teoria, e ora inizierò la parte dedicata alla tecnica. E' un libro scritto bene, abbastanza accessibile a chi ha già un'infarinatura di psicoanalisi, in cui l'autore tratta e rivede diverse questioni: la logica della "colpa" e la logica della "responsabilità tragica", e la necessità che l'analista passi dall'una all'altra, per poter assumere un atteggiamento mentale non giudicante verso il suo paziente; il simbolismo e i pochi codici di base, codice materno e codice paterno, codice del bambino, codice dei fratelli, codice femminile e codice maschile, che permettono di comprendere parecchio di quanto avviene nella relazione analitica e, in genere, in certi aspetti delle relazioni umane; lo humor in seduta; alcune caratteristiche dei pazienti con nevrosi ossessive e le modalità di intervento che possono, appunto, "salvare o distruggere".

    L'autore usa uno stile abbastanza semplice e scorrevole, intercalando le riflessioni con storielle e racconti esemplificativi, oltre che con casi clinici e stralci di sedute.

    Riporto due storielle simpatiche, che ovviamente nel libro hanno un loro motivo d'essere:

    Un signore si trova in casa un giovane pinguino, lo prende in braccio, scende in strada e chiede a un vigile: "Ho trovato questo pinguino, cosa devo fare?". Il vigile risponde: "Lo porti allo zoo". Il giorno dopo il vigile vede ricomparire il signore con il pinguino in braccio e gli chiede: "Ma cosa fa ancora con quel pinguino?". Sorridendo felice, il signore risponde: "Ieri l'ho portato allo zoo, oggi lo porto al cinema".


    Un uomo arriva al circolo bocciofilo e chiede al custode dov'è il signor Brambilla. Il custode glielo indica, lui aspetta che l'altro finisca la giocata, si avvicina e timidamente gli chiede:
    "Scusi, è lei il signor Brambilla?"
    "Sì, sono io."
    "E' lei che ieri è andato a camminare in montagna?"
    "Sì, sono io."
    "E' lei che ha salvato il mio bambino che precipitava in un burrone?"
    "Sì - sorride compiaciuto il signor Brambilla - sono io."
    "Scusi - fa allora l'altro - e il cappellino dov'è?"


    Ogni tanto faccio di queste pazzie, nel senso che mi butto a leggere cose per le quali non sempre ho una preparazione adeguata, ma parto dall'idea che anche quando siamo piccoli non capiamo subito certe cose che ci accadono intorno ma poi, pezzetto dopo pezzetto, come fossero tasselli di un puzzle, tante cose insignificanti si collegano tra loro, fino ad assumere, ai nostri occhi, un significato.

    Faccio un po' così anche con certe letture, in certi periodi della mia vita: mi accontento di non voler capire tutto subito, leggo lo stesso (sempre che il libro mi affascini e riguardi argomenti che mi attraggono), e poi mi accorgo che piano piano, un pezzetto da un libro e un pezzetto da un altro, le cose si collegano e diventano chiare. E' una specie di insight :rolleyes:

    Ciao ciao,
    Giovanna
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    come-stavo-dicendo.jpg.jpeg

     
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  8. vevaleny
     
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    Ecco Giovanna, dagli appunti di Sociologia dei processi culturali - video del buon Livolsi (forse proprio i tuoi):
    Il testo è come una matrice di significati possibili a cui il lettore deve attingere, a volte comprendendoli a volte no o solo parzialmente ...
    lo stesso avviene nel testo dove molto spesso l’autore empirico sottolinea, mette delle aggettivazioni, fa degli esempi ecc., in modo che il lettore possa capire arrivando a partecipare ad almeno una parte di quelle cose che l’autore voleva dire. C’è un confronto che può essere anche scontro quando autore e lettore non si incontrano, non si capiscono, sono su posizioni diverse, c’è una battaglia fra strategie diverse, le diverse competenze fanno sì che i due non si capiscono.
    Più spesso questo non è uno scontro ma un patto comunicativo, una negoziazione di significati, nel senso che in genere un autore vuole essere letto dai propri lettori e il lettore se ha acquistato quell’opera vuole in qualche misura leggerla, quindi c’è un mutuo e tacito consenso ad arrivare a un risultato comune, quindi si assiste a una negoziazione di significato, ribadendo che il livello di interpretazione non è quello immediato, quello che si legge nelle parole o che si vede, ma è quello che sta dietro, quello che un testo vuole dire, un significare che spesso non è immediatamente manifesto (…) e che si cerca di trasmettere attraverso un insieme di strategie testuali, che sono quelle cose implicite in un testo che spesso non siamo pronti a cogliere immediatamente, ma che comunque ci sono ...
     
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  9. dariats58
     
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    CITAZIONE (Alessia Va @ 11/8/2010, 16:47)

    DONNE CHE CORRONO COI LUPI
    Clarissa Pinkola Estés

    Consiglio a tutte/i questo libro bellissimo. L'autrice è una donna acuta, profonda e capace di trasmettere messaggi di grande intensità. Usa le storie per aprire varchi nella coscienza. Storie antiche e moderne raccolte in giro per il mondo, storie che appartengono a tutte noi, storie che toccano le corde delicate del nostro "dentro" e fanno vibrare i sentimenti e le emozioni, storie ben conosciute anche se mai sentite, storie capaci di far comprendere in modo chiaro e immediato le dinamiche che a volte continuiamo a nutrire nonostante siano in antitesi con la nostra evoluzione umana e spirituale, storie che "pescano" nella nostra anima per cogliere e sciogliere quei "nodi" che sappiamo di avere e cerchiamo di comprendere ma spesso non troviamo il giusto modo di interpretare.
    Una vera perla, secondo me, per le donne ma anche per gli uomini (quelli sensibili e attenti e rispettosi dell'universo femminile).
    Buona lettura! :paper:
    Daria
     
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  10. Alessia Va
     
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    Concordo con Daria. Mi sta piacendo tanto :cuoricino:
     
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  11. Ginepro
     
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    CITAZIONE (vevaleny @ 13/8/2010, 00:36)
    Ecco Giovanna, dagli appunti di Sociologia dei processi culturali - video del buon Livolsi (forse proprio i tuoi):
    Il testo è come una matrice di significati possibili a cui il lettore deve attingere, a volte comprendendoli a volte no o solo parzialmente ...
    lo stesso avviene nel testo dove molto spesso l’autore empirico sottolinea, mette delle aggettivazioni, fa degli esempi ecc., in modo che il lettore possa capire arrivando a partecipare ad almeno una parte di quelle cose che l’autore voleva dire. C’è un confronto che può essere anche scontro quando autore e lettore non si incontrano, non si capiscono, sono su posizioni diverse, c’è una battaglia fra strategie diverse, le diverse competenze fanno sì che i due non si capiscono.
    Più spesso questo non è uno scontro ma un patto comunicativo, una negoziazione di significati, nel senso che in genere un autore vuole essere letto dai propri lettori e il lettore se ha acquistato quell’opera vuole in qualche misura leggerla, quindi c’è un mutuo e tacito consenso ad arrivare a un risultato comune, quindi si assiste a una negoziazione di significato, ribadendo che il livello di interpretazione non è quello immediato, quello che si legge nelle parole o che si vede, ma è quello che sta dietro, quello che un testo vuole dire, un significare che spesso non è immediatamente manifesto (…) e che si cerca di trasmettere attraverso un insieme di strategie testuali, che sono quelle cose implicite in un testo che spesso non siamo pronti a cogliere immediatamente, ma che comunque ci sono ...

    Probabilmente è la trascrizione che ti ho mandato io, sì... :rolleyes:




    "Donne che corrono con i lupi" me l'aveva consigliato una mia amica, l'avevo preso in biblioteca e avevo iniziato a leggerlo, ma credo non fosse il momento giusto e l'ho messo da parte...credo che ci tornerò su...

    G.
     
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  12. Alessia Va
     
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    Sai, penso che non sia un libro da bibiloteca, questo. Richiede i suoi tempi. Metabolizzare. Piano, piano. Credo molto nel momento giusto. L'avevo li da un anno, io, ma solo adesso, mi ha chiamato!
     
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  13. Ginepro
     
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    Sì, anche secondo me il "momento giusto" è fondamentale, nella scelta dei libri e nella lettura...ci sono libri che in una fase della nostra vita non ci dicono assolutamente nulla e che magari in una fase diversa diventano fondamentali, dei veri e propri "spunti" per svolte importanti...
     
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  14. Alessia Va
     
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    Lo so divorando. Uno scrittore di carne, sangue, ossa, materia. Non pensavo ne esistesse uno come lui. Dio, se mi piace!

    Edited by Alessia Va - 3/9/2010, 13:26
     
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  15. Alessia Va
     
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    ...e a proposito: è Triestino :cuoricino:
     
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60 replies since 15/4/2008, 17:27   1076 views
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