Lo sto leggendo...ne voglio parlare

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  1. _Nicoletta
     
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    Non l'ho ancora finito di leggere
    ma ne voglio parlare ^^
    More about Vita, scienza & cyberscienza
    Vita, scienza & cyberscienza
    Di Keller Evelyn Fox
    Non è semplice da leggere, non è adatto ad una lettura frettolosa, l'autrice è una scienziata e dà per scontato che molti sappiano delle cose basilari (per lei). ^^
    Per esempio il 2° capitolo si riferisce alla 2a legge della termodinamica...sono andata a cercarla perchè non sapevo quale fosse ( sto cercando di capire...).
    Libro vecchiotto (anni '90) ma interessante, si basa sul presupposto che i cambiamenti culturali e quindi i modi per affrontare intellettualmetne dei problemi sono il substrato della scienza, delle sue evoluzioni, della sua maturità.
    Per esempio il problema della cellula dal punto di vista sia della diversificazione dalla cellula originaria e lo sviluppo di organi/apparati diversi in diversi animali da cellule (somatiche) più o meno simili
    che della costituzione interna della cellula vedi il Progetto Genoma Umano (DNA, nucleo, citoplasma, geni e proteine).
    Cioè il punto di vista degli Embrionologi e dei Genetisti. Questo modo di affrontare i quesiti della scienza è diverso dapprima vista l'indiscussa idea sulla presunta inferiorità femminile si trascurava il citoplasma quindi l'eredità materna e l'uovo, poi quando i tempi sono stati maturi, si è riconosciuta una attività anche alla parte "femminile"...ora si pensa che secondo il modello del computer e di internt ci siano sviluppi paralleli e in rete...
    io lo trovo interessante.
     
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  2. _Nicoletta
     
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    More about La bolla
    Editore: Feltrinelli
    Anno di pubblicazione: 2009
    Prezzo: 13 euro
    Pagine: 144

    La bolla
    La pericolosa fine del sogno berlusconiano

    Di Curzio Maltese


    Io che sono perennemente con perdite di memoria amo questi libri che mi aiutano a ritrovarla per cose che ho letto ma magari avevo fretta oppure è proprio che una volta che mi sono formata un'opinione dai fatti, tendo a dimenticarli...
    Interessante la tesi di questo libro , tesi oltrechè dell'autore anche della ex-moglie Veronica Lario: Berlusconi ha svuotato pian piano di contenuti la democrazia. Dopo di lui è facile che in Italia si arrivi ad una dittatura.
    Per preoccuparsi con fermezza e cognizione di causa.
    Peccato che lo leggermo solo noi che la pensiamo già così.
    Libro rafforzativo (se ce ne fosse bisogno)
    3 stelle su 4 :stella: :stella: :stella:

     
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  3. _Nicoletta
     
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    Intervista a Maltese http://www.ilrecensore.com/wp2/2009/11/la-...curzio-maltese/
     
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  4. _Nicoletta
     
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    CITAZIONE
    pag 23
    Come nel "Caimano" di Moretti, Berlusconi pensa ad uan fine incendiaria. Ma gli italiani di solito, alla vigilia dell'ultimo atto di una tragedia , scartano di lato.
    Cominciamo dalla salute. I primi a spiegarmi perchè Berlusconi "non stava bene" furono, dieci anni fa, due grandi psicoanalisti italiani, Mauro Mancia e Arnaldo Novelletto. Entrambi splendide persone, entrambi scomparsi da pochi anni. La diagnosi di Mancia era di un forte disturbo narcisistico della personalità. Andò a spiegarlo in una puntata dell'"Infedele" di Gad Lerner, con il prevedibile effetto dis catenare il linciaggio da parte della corte di destra, con il solito codardo silenzio-assenso da sinistra.
    A distanza di tempo le parole di Mancia suonano profetiche:" Berlusconi è un interessante caso di psicopatologia. Un narcisista estremo, che sostituisce la realtà con una propria visione. Ha modalità che noi riscontriamo spesso nell'esperienza clinica: per esempio la negazione : Lui nega tutto quello che è evidente. Alla negazione è collegata la menzogna. La bugia costituisce al regola relazionale e alla base c'è un processo che chiameremo di "identificazione proiettiva" e che consente in un'operazione della mente per cui parti proprie generalmente sgradevoli, negative vengono proiettate, cioè messe sull'altro. Allora l'altro diventa il ricettacolo delle parti peggiori di sé. Questo è evidente quando Berlusconi attribuisce agli avversari i propri difetti, in primo luogo la menzogna."

    In secondo luogo, si potebbe aggiungere, le tentazioni autoritarie. Berlusconi ha proiettato per quindici anni in una sinistra "comunista" e "liberticida" che esisteva solo nella sua mente le proprie pulsioni autoritarie, la volontà non di prevalere sull'avversario, nel libero gioco democratico, ma di distruggere il nemico con qualsiasi mezzo. Quando il centro sinistra al governo è stato semmai fin troppo tenero con l'avversario, evitando con cura di varare una legge sul conflitto d'interessi e uan riforma televisiva liberale.

    Ma dove il meccanismo di proiezione raggiunge il picco è riguardo al sentimento forse più forte provato nella vita di Berlusconi: l'invidia. E' ricchissimo celebre, osannato, ma incarna tutte le invidie tipiche del borghese piccolo piccolo. E' invidioso di molti: di chi è più bello, più alto, più colto, di chi ha più capelli e di chi non ha bisogno di potere e danaro per conquistare una donna.

    pag 24
    CITAZIONE
    Il suo è un complesso di inferiorità su vasta scala, fisico, psicologico, culturale.

    Non ha mai imparato a usare l'italiano.

    Si sforza di usare un eloquio forbito, a tratti manierato, con esiti ridicoli ("Mi consenta ... ").

    Ha abolito il congiuntivo come Aldo Biscardi e ogni tanto si avventura in un latino maccheronico. Quante volte l'abbiamo sentito dire: "simul stabunt, simul cadunt", invece di cadent, immagino perché fa rima. Esausto in breve di tali voli pindarici, ripiega poi sulla barzelletta, il gioco di parole greve, il gergo aziendale. "Non ha mai avuto tempo di leggere molto," lo giustifica l'amico di sempre Fedele Confalonieri.

    Ma quanto deve aver sofferto l'inferiorità, quest'uomo "piccolo, calvo, dotato dell' eleganza di un manichino dei grandi magazzini" (Mancia) per rendersi patetico agli occhi di tutti, e a settant'anni suonati, con la chirurgia estetica, i capelli appiccicati, il trucco pesante, le tenute sportive da cumenda giovanilista, i rialzi nelle scarpe già dotate di tacchi da far impallidire le Oba Oba del carnevale di Rio! Tanto ha sofferto da attribuire all'altro questa invidia così dura da sopportare: agli avversari politici - a cominciare dagli invidiati Montanelli, Caracciolo, Scalfari.

    Tutta gente che a lui aveva, e ha, davvero nulla da invidiare.

    "Chi lo invidia sta semmai dalla sua parte," ha scritto Michele Serra, "perché vorrebbe essere come lui."

    Chi lo avversa in genere lo disprezza, o semplicemente misura la noia di doversi occupare da tanto tempo di un personaggio così mediocre.

    Almeno Mussolini era geniale, e perfino Craxi, al confronto, sembra un gigante del pensiero politico. "



    Edited by _Nicoletta - 5/12/2009, 21:38
     
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  5. vitoc
     
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    :paper:

    Si probabilmente sarà come anticipi tu... lo leggeranno in pochi e i soliti, la stragrande parte si perderà in romanzi, finzioni televisive, televendite, super-iper-mega mercati. Preconfezioni di opinioni e idee già pronte per essere montate in fretta, un IKEA del pensiero dove si monta solo il pratico e il conveniente, quello che và meglio, perchè così fan tutti: perpetuazione di un potere sempre più pervasivo, che scende fin dentro le coscenze violentandole ed esponendole poi come trofei.
    Parleranno ancora di un "tele Kabul", di una sinistra assassina ecc. ecc. Ricordo che in Spagna, ai tempi di Franco, per dire a un bambino che era cattivo veniva detto: "Sei più cattivo di una Repubblica!".... ah, il sapore della nostalgia... :(
     
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  6. _Nicoletta
     
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    e oddio basta mi sono scocciata di pesare la scuola o la sanità che sono servizi ESSENZIALI sono con tot-spendo-tot-deve-rendere...
    ma rendessero di più quegli assenteisti dei parlamentari 4.000 € al mese a non vanno nemmeno a votare!!!! :angry: Vergonatevi!
    E' chiaro che un'istruzione di qualità COSTA
    ma insomma invece di scacciare un moscherino qui gli sparano col bazooka :huh:
    forse avere gente davvero qualificata potrebbe farci uscire dai nostri problemi, (adesso abbiamo il 3° debito pubblico mondiale)
    proveremmo orgoglio per il nostro paese...
    ok basta sono OT

     
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  7. maristella52
     
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    IO invece vorrei leggere NELLE TUE MANI - Medicina, fede, etica e diritti di IGNAZIO MARINO, (cara e bella persona)
    La vita è di ognuno, i diritti sono di tutti. Il racconto in prima persona, profondamente umano e a tratti sconvolgente, di un medico che affronta le questioni ultime: le decisioni sui trapianti, il testamento biologico, i progressi tecnologici e la durata della vita.

    .... e poi vado a farmi una polizza malattia over 60. :
     
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  8. .indie.
     
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    La bolla sembra molto molto interessante ,appena finisco le quantità industriali di libri che devo leggere ,lo prendo ... ^^

    intanto ho finito di leggere un autore che per me una costante da qualche annetto a questa parte asd ...
    Chuck Palahniuk e il suo romanzo Pigmeo
    definito dallo stesso autore :
    “in realtà è una commedia ,romantica per giunta”.
    In realtà potrebbe avere ragione,la storia narra le vicende di un ragazzino tredicenne,i un non bene identificato paese straniero,si presume arabo, che passa sei mesi con una famiglia americana della provincia per uno scambio culturale.La famiglia bianca cattolica e molto rispettata ,fa da sfondo ai pensieri del ragazzo che chiama tutti “agenti”mentre spia la vita dei suoi ospiti per organizzare un attentato terroristico.Sottolinea le ipocrisie dei famigliari acquisiti e del loro mondo di facciata ,ogni tanto fa rapporto e tramite un concorso scolastico partecipa ad un concorso che lo porterà alle finali di Washington.
    Questo avviene perché Pigmeo ,così definito dai suoi fratelli, è un terrorista educato fin da piccolo all'odio verso l'occidente e in particolare l'imperialismo degli Stati Uniti. Nei suoi piani deve arrivare nella Capitale per uccidere più persone possibili ,studia chimica dal padre adottivo e inventa una formula che gli farà portare a termine il piano.
    La particolarità di quest'ultimo lavoro,sta nel linguaggio dove il protagonista utilizza la parlata sgrammaticata di uno straniero, passando per figure retoriche non troppo immediate,rendendo poco scorrevole la lettura e poco chiari alcuni passaggi. Rimane in ogni caso un romanzo interessante per l'approfondimento dei personaggi, le situazioni astruse con un fondo di spessore alle quali i lettori di Palahniuk sono abituati,la spietata ironia sul suo Paese e un finale,che seppure nella abituale ottica nichilista,sembra realmente avere un carattere romantico. :D
     
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  9. _Nicoletta
     
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    More about L'eleganza del riccio
    sufflé smontanto in salsa kantiana con spruzzatina di fiamminghi

    Ecco un libro che non resterà certo nella storia della letteratura.
    Secondo me l'autrice ha preso delle sue riflessioni scritte su un diario personale e le ha rielaborate scrivendo un romanzo.
    Dei personaggi principali la portiera mi era sembrata la più credibile, interessante ed originale ma adesso ... (continua)

    Ecco un libro che non resterà certo nella storia della letteratura.
    Secondo me l'autrice ha preso delle sue riflessioni scritte su un diario personale e le ha rielaborate scrivendo un romanzo.
    Dei personaggi principali la portiera mi era sembrata la più credibile, interessante ed originale ma adesso verso i 3/4 del libro sta affogando nelle sue pretese di critica d'arte e filosofa.
    La ragazzina doveva minimo minimo avere 17-20 anni invece di 12 per pensare e scrivere come nel libro, con la conoscenza del mondo che le consegna l'autrice.
    Il giapponese è incredibile, chissà se è stata scelta una nazionalità così misteriosa per fargli fare delle cose strane??
    Secondo me quà e là il libro ha una certa qualità nel far riflettere su alcuni pensieri dei personaggi. E la recupera nell'ultimo centinaio di pagine, quando si fa più semplice, parla un po' di più con il cuore. Ma non si può davvero perdonargli il prima.
    Peccato che arrivata con fatica a metà in cui tutto sembrava poter decollare e diventare un bel libro, invece si è seduto come un sufflè. POi è rigonfiato sul verante da tenete-pronti-i-fazzoletti. Aumento di una stella rispetto a prima: 3 stelle (cioè Cosìcosì) perchè il linguaggio è promettente, le idee buone ma manca calore a questa storia, manca proprio la storia, manca la capacità di far appassionare ai personaggi, la credibilità. E frettolosamente dopoe aver torturato il lettore nasce qualcosa alla fine, un o' di sentimento (per fortuna il finalino rosa appiccicato lo sfugge).Stavo leggendo a marce forzate per finire.
    Non lo consiglio a meno di malattia da passare forzatamente a letto, curiosità o un po' di masochismo.
    Devo dire che mantengo queste impressioni ma affermo che il finale un po' lo riscatta. Ritrova delle idee fresche e ci si riesce ad appassionare alla lettura dal capitolo 12.
    Anche la ragazzina ridiventa una ragazzina, non un mostro sputasentenze inadatto ad essere calato in un personaggio di un età così verde.
    Peccato non ci fosse questo equilibrio in tutto il romanzo!


    2 stelle su 4 :stella: :stella:
     
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  10. Tonks.81
     
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    non avevo più postato qui, che vergogna -_- ...anche perchè purtroppo sto leggendo pochissimo, non so, ho una sorta di blocco che non mi fa trovare niente di interessante :unsure:
    libri ne compro, ma poi li pianto a metà, è decisamente frustrante u_u

    L'ultimo acquisto è stato questo, cmq:

    Le amiche del venerdì sera
    image
    Riporto la trama da IBS:
    Tutto è nato un po' per caso: qualche cliente ritardataria che si trattiene oltre l'orario di chiusura, un paio di consigli sull'arte della maglia che diventano quattro chiacchiere e un caffè. Ed ecco il Club del Venerdì. L'appuntamento è da "Walker & Figlia": un negozio di filati nel cuore di Manhattan, nato dal talento della proprietaria per il tricot. Lei è Georgia Walker: stilista per passione, mamma single, trentacinque anni o poco più. Un vero asso con i fili di cachemire, un disastro con quelli della vita. Specie se, a ingarbugliarle l'esistenza, ci si mette il suo ex che, dopo averla lasciata dodici anni prima perché non portato per i "rapporti esclusivi", scopre un improvviso istinto paterno e decide di rifarsi vivo. O se a tornare è l'ex amica del cuore che, dopo essersi aggiustata connotati e conto in banca con qualche colpo di bisturi e il matrimonio giusto, vuole rifarsi anche la coscienza rimediando agli errori del passato. Ma per fortuna c'è il gruppo del venerdì sera, capace di superare differenze di gusti e di età, riunendo donne in carriera e severe femministe, signore mature ed eleganti come Anita, anima saggia del gruppo, e teenager intraprendenti come Dakota, figlia di Georgia, che nell'attesa di avere una bici per vendere i suoi muffin a Central Park allieta le serate con le sue golosità. Ben presto, le lezioni sul diritto e sul rovescio lasciano spazio a segreti e confidenze, e quelle che erano semplici clienti si trasformano in amiche.

    Boh, non mi è piaciuto granchè. E' scorrevole ma, un po' come i libri della kinsella, non ti fa venire voglia di rileggerli una seconda volta.
    Salvo solo il personaggio Dakota, perchè anche se è la classica adolescente made in U.S.A., sforna prelibatezze e spiritosaggini a go-go... un po' come la sottoscritta asd ^_^

     
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  11. Alessia Va
     
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    CITAZIONE (_Nicoletta @ 28/2/2010, 22:25)
    [IMG]http://image.anobii.com/anobi/image_book.php?type=4&item_id=013d850f567e2dfb08&time=0
    sufflé smontanto in salsa kantiana con spruzzatina di fiamminghi

    Ecco un libro che non resterà certo nella storia della letteratura.
    Secondo me l'autrice ha preso delle sue riflessioni scritte su un diario personale e le ha rielaborate scrivendo un romanzo.
    Dei personaggi principali la portiera mi era sembrata la più credibile, interessante ed originale ma adesso ... (continua)

    Ecco un libro che non resterà certo nella storia della letteratura.
    Secondo me l'autrice ha preso delle sue riflessioni scritte su un diario personale e le ha rielaborate scrivendo un romanzo.
    Dei personaggi principali la portiera mi era sembrata la più credibile, interessante ed originale ma adesso verso i 3/4 del libro sta affogando nelle sue pretese di critica d'arte e filosofa.
    La ragazzina doveva minimo minimo avere 17-20 anni invece di 12 per pensare e scrivere come nel libro, con la conoscenza del mondo che le consegna l'autrice.
    Il giapponese è incredibile, chissà se è stata scelta una nazionalità così misteriosa per fargli fare delle cose strane??
    Secondo me quà e là il libro ha una certa qualità nel far riflettere su alcuni pensieri dei personaggi. E la recupera nell'ultimo centinaio di pagine, quando si fa più semplice, parla un po' di più con il cuore. Ma non si può davvero perdonargli il prima.
    Peccato che arrivata con fatica a metà in cui tutto sembrava poter decollare e diventare un bel libro, invece si è seduto come un sufflè. POi è rigonfiato sul verante da tenete-pronti-i-fazzoletti. Aumento di una stella rispetto a prima: 3 stelle (cioè Cosìcosì) perchè il linguaggio è promettente, le idee buone ma manca calore a questa storia, manca proprio la storia, manca la capacità di far appassionare ai personaggi, la credibilità. E frettolosamente dopoe aver torturato il lettore nasce qualcosa alla fine, un o' di sentimento (per fortuna il finalino rosa appiccicato lo sfugge).Stavo leggendo a marce forzate per finire.
    Non lo consiglio a meno di malattia da passare forzatamente a letto, curiosità o un po' di masochismo.
    Devo dire che mantengo queste impressioni ma affermo che il finale un po' lo riscatta. Ritrova delle idee fresche e ci si riesce ad appassionare alla lettura dal capitolo 12.
    Anche la ragazzina ridiventa una ragazzina, non un mostro sputasentenze inadatto ad essere calato in un personaggio di un età così verde.
    Peccato non ci fosse questo equilibrio in tutto il romanzo!


    2 stelle su 4 :stella: :stella:

    Sono d'accordo con alcune considerazioni.
    E' un bel libro, nel complesso, ma con qualche peccatuccio.
    Spesso le riflessioni filosifiche segnano il passo.
    Il finale mi ha lasciato con l'amaro in bocca. Poteva nascere qualcosa di interessante
    e invece è stato tutto troncato.

    Negli ultimi tempi sto rileggendo per l'ennesima volta (ogni tanto faccio un ciclo completo di rilettura :rolleyes: ) I libri di Harry Potter.
    Prima ancora ho molto apprezzato Il gioco dell'angelo di Zafon, piaciuto di più del primo libro ( l'ombra del vento ).

    "Le amiche del Venerdi Sera" l'ho sullo scaffale. Tentativi di iniziarlo fatti: parecchi. Riusciti: zero. Mi entusiasma poco. Vista la tua recensione,
    mi sento confortata. Non mi perdo un granchè.
     
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  12. antonella67
     
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    ho appena finito di leggere il classico libercolo estivo
    quello che leggi tutto d'un fiato perchè leggero e rilassante...
    si intitola "L'orribile Karma di una formica"...
    io mi sono divertita molto a leggerlo ... sarà che dopo aver letto
    parti del nuovo libro di sociologia dei processi culturali tutto mi
    sembra più divertente però mi ha rilassato...
     
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  13. Alessia Va
     
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    http://www.ibs.it/code/9788838486777/bilst...o-biscotti.html

    Sono in fase "riposa-neuroni" e devo dire che è proprio carino ^_^

     
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  14. _Nicoletta
     
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    io sto cercando di smettere e tu metti un libro con questo titolo (e contenuto)
    non credo che sarò mai abbastanza forte da leggerlo... image
     
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  15. Alessia Va
     
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    E' carino, Nico.
    Un librino leggerino che rilassa.

    Ora iniziato questo:
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    Sinceramente:
    Strano.
    Non ho ancora capito se me ne frega qualcosa delle vite di questi quattro o no.
    Proseguo.
    Vediamo che succede :ma:
     
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60 replies since 15/4/2008, 17:27   1076 views
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