Giochino: la catena dei film

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  1. stroppolo
     
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    il miglio verde..

    ..lo chiamano il miglio verde per il colore del linoleum che ricopre il pavimento..
    .. è il lungo corridoio su cui si affacciano le celle del blocco E, il braccio della morte..
     
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  2. plumplum
     
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    ...il colore viola... l'ho visto tanti anni fa...era molto bello... :)
     
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  3. stroppolo
     
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    Ghost.. per questo film la Goldberg vinse il premio Oscar, ma credo lo si ricordi soprattutto per il protagonista maschile!
     
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  4. _Nicoletta
     
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    Il fantasma della libertà (che non ho ancora visto)
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    SPOILER (click to view)
    Titolo originale: Le fantome de la liberté
    Anno: 1974
    Regia: Luis Buñuel
    Cast: Michel Piccoli, Michael Lonsdale, Paul Frankeur, Milena Vukotic
    Paese: Francia

    Una serie di brevi episodi paradossali e grotteschi tra cui dei frati che si giocano i santini a poker con un'infermiera, un professore di diritto che fa lezione a dei poliziotti indisciplinati, una bambina "smarrita" a scuola e cercata dalla famiglia, un cecchino che spara da un grattacielo...

    Impossibile raccontare la trama di un film come questo. Buñuel si diverte a costruire piccoli sketch dissacratori che prendono di mira i suoi usuali bersagli, cioè tutte le istituzioni borghesi: la famiglia, la legge, la religione, le forse dell'ordine. Rispetto ad altri film è accentuato lo stile aneddotico, che se da un lato tende a disgregare il film, dall'altro spinge l'acceleratore sul consueto surrealismo buñueliano: quasi un flusso di sogni bizzarri quanto divertenti. L'umorismo in questo film è tutto nel rovesciamento: gli spagnoli fucilati dai francesi gridano Viva le catene e Abbasso la libertà; un uomo in un parco regala delle immagini indecenti a delle bambine, ma poi si scopre che queste immagini così oscene sono cartoline paesaggistiche (particolarmente offensivo viene considerata la cartolina con San Pietro, che viene strappata); in una casa borghese si sta a tavola seduti su dei water a defecare, mentre si mangia in una sala apposita, lontana dalla tavola; una bambina viene data per smarrita nonostante sia in classe, e i genitori ne denunciano la scomparsa andando al commissariato insieme a lei. La chiave di lettura sta forse in un'altra memorabile scena: il professore che spiega ai poliziotti il relativismo dei costumi e delle leggi, non ascoltato e fatto oggetto anzi di burle da scolaretti da parte dei tutori dell'ordine. Fucilazioni aprono e chiudono, ciclicamente, il film: dal Goya delle Fucilazioni del 3 maggio a una fucilazione fuori campo in uno zoo, coordinata da due questori. Penultimo film di Buñuel, forse impuro stilisticamente, ma pieno di irresistibile sarcasmo anarchico e ricco di trovate da applausi.
    recensione da http://cinemarianz.splinder.com/


    ps ciao stroppolo benvenuta! :ehi:
     
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  5. stroppolo
     
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    dalla penultima all'ultima opera di Bunuel, "quell'oscuro oggetto del desiderio..

    Cast
    Carole Bouquet

    André Weber

    Milena Vukotic

    Julien Bertheau

    Angela Molina

    Fernando Rey

    Trama

    Tratto dal romanzo La donna e il burattino (1898) di Pierre Louys, già filmato 4 volte (1920 e 1935 a Hollywood, 1929 e 1959 in Francia) e sceneggiato con Jean-Paul Carrière, è la storia di un ricco borghese che giuoca inutilmente tutte le carte del privilegio nella partita con una donna che continua a negargli l'unica cosa per la quale egli spasima. E l'ultima trappola del grande vecchio di Calanda (1900-83) con un personaggio femminile solo, ma con 2 attrici che si alternano senza una logica evidente. Di un romanzo ammuffito Bunuel e Carrière hanno fatto una lettura ironicamente critica, ribaltandolo (per la 1a volta il vero protagonista è il "burattino") e mandando in briciole tutto quel che contiene di melodramma, metafisica passionale, esotismo di paccottiglia. Sebbene fondato sulla virtù della trasparenza da leggere al 1 grado può apparire enigmatico perché seminato di trabocchetti, false piste, scherzi, inganni che offrono pane per i denti dello spettatore con la smania dell'interpretazione. Si provi a leggerlo in chiave psicoanalitica, come un sogno, e diventa una fonte zampillante di sorprese, simboli, trasgressioni, significati. A prescindere, come direbbe Totò, questo film sul desiderio (le sue perversioni, le sue frustrazioni) rimane un'opera divertente, libera, felice.

    Ps: grazie per il benvenuto! Però non riesco a inserire la locandina del film, uffa..

    :piango: ti ringrazio x la disponibilità, ma se non funziona copia e incolla, mo' come la sposto la locandina?
    Manu

    Edited by stroppolo - 21/3/2008, 23:10
     
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  6. plumplum
     
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    fuga x la libertà... ( lo sapete che l'attore di ghost sta veramente morendo ? )

    ahhhh guardavo la tv intanto che rispondevo !!!!
     
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  7. _Nicoletta
     
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    Ok si riparte da Quell'oscuro oggetto del desiderio

    un bel sito di cinema e una recensione a Quell'oscuro oggetto del desiderio

    la locandina (l'ho "passata" in imageshack così non scompare!)
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    Edited by _Nicoletta - 21/3/2008, 23:39
     
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  8. stroppolo
     
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    solo la locandina.. sono riuscita ad inserire la recensione, ma la mia capacità tecnologica lascia un pò a desiderare nonostante un 28 all'esame di PC e la rete..!
    Manu
     
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  9. plumplum
     
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    ah no..ho passato il turno :lol: la prossima volta darò l'enter prima di lasciare il pc :timido: le faccio spesso ste cose..vado a fumare..

    a studiare..e lascio il mess a metà....così imparo :B):






    [beh ma puoi modificare!! Nicoletta]

    Edited by _Nicoletta - 21/3/2008, 23:36
     
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  10. _Nicoletta
     
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    Io e Annie
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    di e con Woody Allen
    (del 1977 come l'altro)
     
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  11. plumplum
     
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    anna karenina
     
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  12. _Nicoletta
     
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    Urka due Anna Karenina ci sono! Beh scelgo quello del 1948 con Gino Cervi

    Il compagno Don Camillo :P di Comencini (stupendi Cervi e Fernandel! :lol: )
     
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  13. stroppolo
     
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    e allora di padre in figlia:
    La bestia nel cuore, Cristina Comencini
     
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  14. _Nicoletta
     
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    Eccola la Comencini...
    mhh
    Sembra una del Nettuno :P




    :paper:

    Ok del 2005 come La bestia nel cuore è:
    La sposa cadavere
    (...)
    Capolavori che molto spesso però, non emozionano, non trasportano, non accendono. E allora per apprezzare un film come questo c’è bisogno di sapere cos’e lo step-motion, che è una tecnica difficilissima basata su una elaborazione al computer di semplici pupazzi di plastilina ripresi un fotogramma alla volta; che Tim Burton ci ha lavorato sopra per 10 anni; che la storia riprende un’antica fiaba russa o che in lingua originale è più spassoso che in italiano…(...)
    il resto su www.cinemadelsilenzio.it

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  15. stroppolo
     
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    L'ultima fatica di Tim Burton "Sweeeney Todd"
    Scusami Nicoletta, ma le locandine proprio... :unsure: in compenso ho creato il collegamento...:iuppi:

    Nelle sale dal 22 febbraio il musical Sweeney Todd, riadattato dalla produzione di Brodway di Stephen Sondheim, trova ancora una volta in scena Johnny Depp affiancato da Helena Bonham Carter.
    Il film quasi interamente cantato lascia pochi spazi al dialogo parlato. Per la seconda volta nella sua carriera Tim Burton non ha affidato la produzione musicale al suo stretto collaboratore Danny Elfman ma si è attenuto alle musiche originali.
    Vincitore di due Golden Golbe e di un oscar per la miglior scenografia (Dante Ferretti).

    http://www.sweeneytoddmovie.com/
     
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382 replies since 17/2/2008, 11:23   3096 views
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